Lampi accecanti d’ovvietà! Quando l’eclissi nasconde le zone d’ombra

(Prima ero cieco, ora vedevo) Gli oculisti l’avevano detto: fate attenzione ad osservare l’eclissi, o rischiate di diventare ciechi! Molti esponenti della maggioranza, che già si erano sentiti dire le stesse cose a proposito del toccarsi, non ci hanno creduto ed ora, ciechi come talpe per aver guardato il Sole senza protezioni, vagano dentro Palazzo Pubblico muovendosi a tastoni e dando capocciate l’uno contro l’altro.

Il capogruppo democristiano vaga come un profeta per l’Aula appoggiandosi ad un bastone e pontifica riguardo alle verità che gli sono evidenti ora che è caduto il velo che copriva i suoi occhi: “Stolfi… cioé volevo dire stolti… Stolti noi che non perseguimmo coloro che non pagarono la monofase! Con quei soldi avremmo potuto evitare di accendere un mutuo!” – “Hai ragione! Abbiamo aperto banche e finanziarie, ma non avevamo i soldi da metterci, così le abbiamo riempite di denaro da fuori, anche sporco!” – gli ha fatto eco un consigliere che per orientarsi si aggira tra gli scranni premendo tutti i tasti per votare un ordine del giorno ampiamente condiviso. Un altro consigliere di maggioranza, trovato nell’oscurità un lenzuolo utilizzato per coprire il corpo dell’ormai defunta volontà popolare, si aggira ora indossando una tunica bianca: – “Socrate sono, la fibra interrata nella nostra Repubblica avrebbe fatto volare Internet già vent’anni fa!”

Il suono delle craniate governative echeggia nel Palazzo, dove anche un Segretario di Stato al lavoro è re.


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