Autore: Muzio Scavolani

  • Alla scoperta del raro Gatto delle Finanze: artigli sulle no-tax area, fusa ai redditi alti

    Alla scoperta del raro Gatto delle Finanze: artigli sulle no-tax area, fusa ai redditi alti

    Nome comune: Gatto delle Finanze.

    Nome scientifico: Felix cativa (Gatti dal mondo, 2001). Specie identificata per la prima volta dallo studioso Prof. Ernesto Malconsiglio, che ne ha notato il tratto distintivo: la rara capacità di soffiare una “dittatura cativa”, concetto che da solo basterebbe a farlo entrare negli annali della zoologia politica.

    Habitat: Conferenze stampa e Commissione Finanze.

    Alimentazione: vive a gettito, caccia prede sicure come lavoratori e pensionati. Evita con cura il topus evasorii, troppo impegnativo da stanare.Caccia anche frontalieri nel suo territorio e predilige in alternativa bocconcini Cargill.

    Comportamento: bestia da palco, vive di slogan e propaganda. Trasforma i lapsus in spettacolo, con la faccia di bronzo tipica di chi confonde la preda fino a farsi applaudire.

    Note distintive: artigli rapidi sulle no-tax area, fusa rassicuranti quando si parla di “equità”, ma alla fine caccia sempre nello stesso territorio: le tasche.

    Attenzione: non lasciargli avvicinare la tua busta paga, la considera sua preda naturale.

    Un raro esemplare di Gatto delle Finanze
  • L’Avvento dell’Unione e le Profezie del Profeta Baracuc

    L’Avvento dell’Unione e le Profezie del Profeta Baracuc

    Tanto vale smettere di spiegarla razionalmente: siamo entrati nella fase delle profezie di sventura.

    E fu allora che, dai confini nebbiosi d’Occidente, scese tra noi un emissario oscuro: non portava una spada ma un accordo da firmare.

    Si diceva fosse l’Anticristo — o forse solo un commissario — ma ovunque passava, le leggi si piegavano come giunchi al vento.

    E fu allora che il Segretario agli Esteri, sudando come un penitente, scese da Bruxelles con le Tavole della Legge e le alzò al cielo davanti al popolo smarrito, proclamando l’Avvento della Firma.

    E dal palazzo in Via delle Scalette non giunse parola. Né fu diplomazia, né timore: solo l’antica abitudine del lasciar fare agli altri il lavoro sporco.

    Allora il Profeta Baracuc si voltò verso i decani democristiani e pronunciò queste parole:

    “Ora il fardello è vostro. Parlate al popolo che vi acclama numeroso. Dite loro che tutto era scritto, inciso nei programmi elettorali, che la firma era destino e che nessuno poteva fermare l’avvento dell’Unione”

    Ma i saggi democristi tireranno fuori dal cilindro la leggenda di Marino che fuggì dalla Dalmazia perché questa voleva entrare nell’Unione Europea d’Occidente.

    Marino tentò di ammansire l’Orso Europeo ma non ci riuscí perché la Von del Layen non fu Donna Felicissima davvero.

    E fu detto che nei giorni della firma, la Commissione calerà sul Pianello con carri di clausole, trascinando leggi lunghe quanto il cantiere della rotonda di Domagnano.

    Ogni volta che un sammarinese oserà pronunciare “indipendenza”, una creatura alata sorgerà da nord e gli sussurrerà: “Sei mio ora”.

    E la lingua degli avi, il romagnolo, sparirà dentro una società anonima lussemburghese.

    Già fu così con i nostri risparmi — e allora non era nemmeno l’Europa ma nessuno proferì parola.

  • Jeff Bezos dice sì (ma non a San Marino): matrimonio bloccato da Amazon

    Jeff Bezos dice sì (ma non a San Marino): matrimonio bloccato da Amazon

    LA SERENISSIMA, quella vera – Il miliardario Jeff Bezos ha detto sì… ma non a San Marino. La location originaria del matrimonio, la più antica Repubblica del mondo, è stata scartata all’ultimo minuto per un problema logistico in pieno stile Amazon: le fedi nuziali non possono essere consegnate a San Marino.

    La cerimonia era già pianificata nei minimi dettagli: Palazzo Pubblico trasformato in magazzino Prime per l’occasione, torta nuziale assemblata da robot, aviosuperficie di Toraccia, allungata fino a Domagnano, in attesa dei 200 jet privati e tirata a lucido con tanto di duty-free a base di Tilus + Verretta  e bouquet trasportato da un drone. Ma il pacco con le fedi non è mai arrivato. 

    Il tracking, trapelato su Insider da fonti anonime, mostrava le fedi bloccate da 72 ore in uno smistamento a Piacenza, con la dicitura enigmatica: “Chi paga l’IVA?”

    A quel punto la decisione è stata inevitabile. Venezia, con la sua comprovata esperienza nel trattare con magnati e matrimoni esagerati, è diventata la scelta d’emergenza.

    A nulla sono valse le raccomandazioni dei Segretari Gatti e Beccari, che avevano persino promesso una residenza fiscale non domiciliata e Bezos e consorte. Ma la questione delle fedi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (e il carrello).Secondo voci di corridoio, il Museo Numismatico avrebbe proposto di fondere due euro commemorativi per forgiare le fedi in loco, ma pare che Bezos, dopo aver dato un morso all’oro per testarne l’autenticità, lo abbia ingerito. Fonti vicine al suo staff parlano di “stitichezza diplomatica” e di un’interruzione delle trattative.

    Nel frattempo, la scena più clamorosa si è consumata al buffet, dove Fabio Righi è stato visto battere i pugni sul tavolo del rinfresco (ormai abbondantemente ordinato e già fatturato): “Ve l’avevo detto! Se avessimo firmato con Amazon, oggi avremmo avuto il prete in streaming!” avrebbe urlato tra una tartina e un vassoio di cacciatello.

    Motus ha infine diramato un comunicato dopo che alcuni membri hanno simbolicamente stracciato l’abbonamento ad Amazon Prime: “Abbiamo perso l’ennesima occasione per entrare nel multiverso. Ora restiamo soli, con dei tramezzini e un server in locale.”

    “Serve un locale?” ha chiesto un democristiano della prima ora, mentre si aggiustava il tovagliolo sulle gambe: quando si tratta di mangiare e lottizzare immobili, la transizione digitale non è mai stata un problema.

    Il Segretario Pedini, visibilmente deluso, ha commentato: “Speravamo che un matrimonio così ci portasse visibilità, e magari uno sconto sui giubbotti da cacciatore, ma niente. Bezos se n’è andato lasciandoci solo una recensione da due stelle: ‘Panorama incredibile, ma zero consegne.’”

    Intanto si attende un altro sì: quello alla firma dell’Accordo di Associazione con l’UE. Ma quella è un’altra cerimonia.

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  • Seconda lettera: “Ci avete rotto il guinzaglio!”I cani scrivono alle istituzioni dopo nuovi avvelenamenti

    Seconda lettera: “Ci avete rotto il guinzaglio!”I cani scrivono alle istituzioni dopo nuovi avvelenamenti

    Ehi Istituzioni,siamo di nuovo noi.

    Quelli con quattro zampe e una fiducia negli umani che comincia a scricchiolare.

    Avevamo scritto all’avvelenatore pensando che fosse finita lì. Che ve ne foste occupati. Che ci fosse almeno un limite. E invece eccoci qui: altri bocconi, altri cani stesi.

    Non vi abbiamo disturbati subito, perché pensavamo foste presi da cose più grosse. Tipo i soldi spariti con l’affare Delta (non sappiamo cosa sia, ma ci sembra un osso che non tornerà mai più), la monofase che fa piangere gli umani e le tasse che fa piangere solo chi le paga.

    Abbiamo notato un certo modo… come dire… vellutato, insomma a cazzo di umano, di fare rispettare le leggi.

    L’aria intorno a questa storia è così confusa che nemmeno col naso incollato a terra riusciamo a seguirne la traccia.Si mormora di complici, si sussurra di depistaggi, si annusa un odore d’omertà che sa di merdá, di quelle lasciate nei canili dismessi.

    Tutti sanno, nessuno parla, e chi osa abbaiare troppo forte viene zittito con uno “shhh” lungo quanto una sentenza mai scritta. Atmosfera molto cosa nostra, ma senza il codice d’onore: solo silenzi. Una mafia da cortile. Benvenuti nell’ antica terra dell’omertà.

    Nel frattempo, un altro di noi è caduto, uno che salvava vite. In fondo siamo solo cani. Senza voto, senza conti correnti, senza nemmeno un gruppo consiliare. Cosa aspettate, un morto a due zampe? O almeno un gatto con un seguito su Instagram?

    Nel dubbio, continuiamo a camminare. Ma sappiate che, stavolta, siete voi che ci avete rotto. Il guinzaglio. E il cazzo, di cane questa volta.

    Dio Bau!

    Cordiali latrati,

    I Cani. Quelli ancora vivi (ma sempre meno, e sempre più incazzati).

  • Gabry Ponte in finale all’Eurovision: scatta il piano d’emergenza di San Marino

    Gabry Ponte in finale all’Eurovision: scatta il piano d’emergenza di San Marino

    Se vince siamo f*ttuti.

    Questa, in sintesi, la linea del Congresso di Stato durante la conferenza stampa post-semifinale, nel caso in cui San Marino dovesse trionfare alla kermesse canora di Basilea.

    Non i debitori della monofase, non il riconoscimento ufficiale della Palestina, non l’accordo di associazione con l’UE, il caro vita, il killer dei cani, il problema abitativo o la denatalità: la vera emergenza nazionale è diventata “dove li mettiamo tutti se vince Gabry Ponte?”

    San Marino, per regolamento, dovrebbe ospitare tutto il carrozzone dell’edizione successiva. Una missione talmente impossibile che il governo ha già predisposto un piano d’emergenza segreto, denominato “Operazione Playback” – che, come suggerisce il nome, serve a fingere di avere il controllo.

    Quello che non è stato fatto a livello politico negli ultimi trent’anni, potrebbe ora risolversi col televoto:

    • Memorandum d’intesa con Bankitalia
    • Collaborazione con governo italiano per contare più del due di picche
    • Accordo lampo con SpaceX per la costruzione di infrastrutture in stile Musk, da completare entro la fine della seconda strofa.

    ll Teatro Titano verrebbe ampliato con il supporto della Russia, che da anni cerca un modo per rendersi utile invadendo qualcosa, camerini inclusi.

    Ma il vero nodo resta l’alloggio: San Marino dispone di 12, forse 13 camere libere nei periodi di bassa stagione. L’ipotesi più realistica è l’ospitalità diffusa: ospiti e delegazioni smistati tra garage, ecomostri abbandonati, e stanze segrete del Museo delle Torture, con pacchetti “bed & bondage” disponibili su Booking. In alternativa, si valuta un campeggio sulle rotonde, in collaborazione con l’AASLP. I più fortunati dormiranno in tenda; i più lenti finiranno nel tratto di superstrada tra Serravalle e la disperazione dell’Azzurro.

    Nel frattempo, il Consiglio Grande e Generale ha istituito una task force interistituzionale, co-presieduta da Al Bano e Sting, con l’obiettivo di scrivere un inno capace di unire le genti e i vitigni.

    Gli Eurovision scettici invocano un referendum preventivo per valutare gli impatti della finale.

    Il Segretario agli Esteri Beccari ha contattato Zelensky per chiedere come si gestisce una guerra, anche solo logistica, mentre una delegazione sammarinese sarà presente al prossimo G7 solo per dire: “Scusate, se vince Gabry Ponte, potete occuparvi voi della semifinale 2?”

    Nel caso di vittoria, il carrozzone dell’Eurovision dovrà arrivare con le proprie gambe.“Noi non ce l’abbiamo nemmeno un treno,” ha dichiarato sconsolato il Segretario Pedini Amati, mentre si valuta la creazione di una sorta di Cammino di Santiago per cantanti, battezzato ufficialmente: “La Via Crucis dell’Autotune” – un pellegrinaggio mistico in 12 stazioni, dalla prova costume alla crocifissione vocale.

    Nel frattempo, il CONS propone di accorpare l’evento all’inaugurazione dei Giochi dell’Alta Repubblica, che includerebbero discipline come:

    • il lancio del prestanome societario
    • la scalata bancaria anonima
    • lo slalom tra le leggi finanziarie
    • la maratona della riorganizzazione della PA

    Tutte pratiche in cui la Repubblica eccelle silenziosamente da anni.

    Se la situazione dovesse degenerare (ossia: arrivano più di 200 spettatori o un’intera orchestra dell’Azerbaijan), è già pronto un Piano B, denominato internamente “Operazione Esodo”: delocalizzazione totale dell’evento a San Marino Village, una replica della Repubblica costruita a Dubai, con fondi del fondo sovrano del Qatar e animazione affidata agli ex figuranti di Gardaland in pensione. I finti Capitani Reggenti riceveranno passaporti temporanei e francobolli commemorativi da collezione. La Democrazia Cristiana, come da tradizione ultraterrena, comanderà anche nella versione fasulla della Repubblica, ma per rispetto del contesto musulmano sarà camuffata da dipartimento invisibile della stabilità perenne. Il simbolo del partito sarà un falafel stilizzato.

    Il pericolo è reale.

    La comunità internazionale osserva con apprensione.

    Il Fondo Monetario Internazionale ha già attivato l’algoritmo che segnala anomalie nel PIL ogni volta che un Paese di 61 km² rischia di diventare la capitale del pop europeo.

    San Marino trema. Gabry Ponte sorride.E l’Europa si prepara al più grande spettacolo mai organizzato da una nazione in cui il telefono prende solo se apri la finestra.

  • Lettera choc dei cani: svelato il vero problema del killer (spoiler: non sono i cani)

    Lettera choc dei cani: svelato il vero problema del killer (spoiler: non sono i cani)

    Gentile Avvelenatore,

    abbiamo letto le tue lettere, spedite con la regolarità e la grazia di un getto d’idrante.

    Erano scritte con la stessa precisione con cui lanci i bocconi: alla cieca, colme di bile, e con una grammatica talmente devastata che, a ogni riga, una futura Montessori cambia mestiere.

    Ci accusi di ricevere troppe coccole mentre gli umani soffrono. È vero. È scandaloso. Forse, se qualcuno ti avesse grattato la testa più spesso, oggi non parleresti di far saltare i giardini ma ti occuperesti di pagare i debiti della monofase. Non sappiamo bene cosa sia, ma i nostri umani dicono che è una piaga. A questo punto, ci chiediamo: perché non vi mettono un collarino antiparassitario?

    Dall’APAS dicono che sei stato visto fuori casa, nonostante gli arresti domiciliari. Fortunatamente, noi pelosi siamo iscritti a DogBook, gruppo “San Marino – Segnalazioni Killer Canini”, dove campeggia il tuo muso versione “Chi l’ha visto?”, e il motto è chiaro: “Non accettare bocconcini da uno sconosciuto.”

    Se mai dovessimo incontrarti, tranquillo: sappiamo già come marcarti.

    Nel frattempo, invitiamo ogni umano a fare una tranquilla passeggiata davanti a casa tua.

    E a lasciare un pensiero.

    Diretto, sincero. Col colon.

    Cordiali latrati,

    I Cani. Quelli vivi.

  • La profezia del Ponte sullo stretto di Mellini

    La profezia del Ponte sullo stretto di Mellini

    Appena annunciato Gabry Ponte al San Marino Song contest il Baracucco aveva già messo le mani avanti

    Se Gabry Ponte vince e partecipa per conto di San Marino all’Eurovision con “Tutta l’Italia”, come minimo l’Italia in segno di riconoscenza deve pagarci il trenino, la monotoraia, l’approdo per dirigibili e un circuito di formula Uno a Galazzano.

    Se Gabry Ponte rappresenterà San Marino all’Eurovision con “Tutta l’Italia”, Tilus sponsor ufficiale della nazionale italiana di calcio per i prossimi mondiali.

    Se Gabry Ponte porta all’Eurovision “Tutta l’Italia” per San Marino, Rovereta in nothing!

    Se San Marino voleva fare parlare di sé all’Eurovision al posto di Gabry Ponte poteva fare partecipare Anna Maria Franzoni

    Se Gabry Ponte porta San Marino all’Eurovision con “Tutta l’Italia”, come minimo l’Italia in segno di riconoscenza deve ridarci la Gioconda.

    Se Gabry Ponte porta all’Euro Festival “Tutta l’Italia” per San Marino, per riconoscenza l’Italia costruisce il ponte sullo stretto da Dogana ad Arbe. E Salvini muto.

    Se Gabry Ponte porta all’Eurovision “Tutta l’Italia” per San Marino, non è che perdiamo la sovranità?

    Se Gabry Ponte porta all’Eurovision “Tutta l’Italia” per San Marino, c’è caso che ci riconsentono l’anonimato societario.

    Per non mancare di rispetto a San Marino all’Eurovision Gabry Ponte suonerà “Tutta l’Italia” al contrario.

    Se Gabry Ponte porta all’Eurovision “Tutta l’Italia” per San Marino, l’Italia per riconoscenza ci deve dare lo sbocco al mare e zitti.

    Se Gabry Ponte porta all’Euro Festival “Tutta l’Italia” per San Marino, ci ridanno il Gruppo Delta.

    Gabry Ponte all’Eurovision per San Marino con il pezzo Tutta l’Italia indosserà una maglietta con la scritta +++FRONTALIERO+++

    Gabry Ponte favorito per il primo e per il secondo posto.

    Per portare un po’ di sammarinesitá all’Eurovision 2025, Gabry Ponte suonerà con i piatti di ceramica made in San Marino

  • MSM svela l’asso per vincere le elezioni: IL DOS! Il Distretto Orto Speciale

    MSM svela l’asso per vincere le elezioni: IL DOS! Il Distretto Orto Speciale

    Stavamo Benessere!

    Ecco la boutade elettorale di Minestrone San Marino al fotofinish! Gli altri sapranno fare meglio?

    Grazie alla preziosa consulenza di alcuni esperti nel settore agroalimentare Minestrone San Marino presenta il progetto “Residenze Ortofiscali non Coltivate” che permetteranno di attirare sul Monte Titano tantissime verdure, anche fuori stagione in quello che sarà il DOS: un’area designata per la coltivazione intensiva e sostenibile di ortaggi di alta qualità. Questo distretto combinerebbe tecniche agricole avanzate, come l’idroponica e l’agricoltura verticale.

    Sicuri del successo dell’iniziativa i candidati della coalizione più verde del panorama politico sammarinese riuniti in conferenza stampa: “Saranno ammessi solo ortaggi con elevate capacità nutritive. Si pensi ai pomodori, per ottenere la residenza dovranno spremersi per garantire liquidità nei nostri istituti bancari: la crisi finanziaria è passata…”.

    Scarti ed esuberi saranno destinati agli Istituti Culturali per essere tirati nei teatri durante gli spettacoli.

    Zucche da tutto il mondo potranno insediarsi per portare i propri semi a fiscalità agevolata.

    Il distretto fungerebbe anche da centro di ricerca e sviluppo, promuovendo innovazioni nel settore agroalimentare: l’AASS assieme agli studenti dell’Università di San Marino hanno messo a punto uno speciale asfalto a base di cipolla che si sfoglia quando è rovinato e consente al Segretario di dare la colpa alle strade quando riceve critiche dall’opposizione.

    L’archistar Stefano Boeri, venuto a conoscenza che l’attuale Segretario al Territorio verrà riconvertito a terriccio universale, si è già detto disponibile alla costruzione in zona Rovereta di un Orto Verticale, venendo incontro anche ai desiderata di alcuni politici che vedono nella costruzione verticale un’opportunità da cogliere al volo.

    Lo Studio Carciofoster contemporaneamente ha proposto lo studio di un orto tangenziale lungo la superstrada dove saranno piantati carciofi tra i guard rail al posto delle erbacce.

    Prendendo spunto dalle due fette di melone già presenti nella rotonda di Borgo Maggiore e grazie agli introiti del DOS si stanno progettando rotonde con fette di cetriolo gigante idroponico, coltivate nei laboratori di alcune start up insediate alla San Marino Innovation.

    Serre 5 stelle con coltivazioni selezionate di patate depilate, peperoni anti reflusso, fagioli gas free e cetrioli indolore faranno da contorno a un progetto che porterà San Marino a sedersi al tavolo delle eccellenze agricole globali, rivoluzionando il mondo orticolo con il tocco sammarinese di alta tecnologia ed un pizzico di prezzemolo burocratico.

    Una Stabbio Economy.

  • Lettera al direttore: W il Minestrone!

    Lettera al direttore: W il Minestrone!

    Riceviamo e pubblichiamo:

    Buongiorno direttore del Baracuccosm, colgo l’occasione per scriverle dopo avere visto sulla sua pagina Facebook l’articolo dedicato alla nuova coalizione denominata “Minestrone San Marino”, compagine che solo lei ha avuto il coraggio di pubblicare e rendere nota alla popolazione.

    Mi ha molto colpito la leggerezza e la freschezza di questa nuova coalizione, ancora di più se paragonate alla pesantezza e alla poca digeribilità dei partiti tradizionali, specialmente per un elettore come me che ha problemi con il colesterolo.

    Trovo che le idee del Minestrone facciano bene a San Marino e contengano quella fonte di fibre che servono al paese per connettersi ad un mondo sempre più tecnologico.

    Continui a raccontare con serietà e coraggio cosa si nasconde dietro gli ingredienti che vengono spacciati per naturali quando in realtà sono artificiali se non modificati da una combriccola di persone che vogliono solo svenderci come carne in scatola.

    Un attento lettore con problemi di evacuazione

  • Teste di gas: niente di nuovo sul fronte fatturazione

    Teste di gas: niente di nuovo sul fronte fatturazione

    Bolla bolletta
    che arrivi senza fretta
    Arrivi a metà mese
    Dal sammarinese
    Arrivi senza indugio
    Infilata nel pertugio
    Dal pertugio io ci cago
    E la bolletta pago.

    Marzo 2023 è stato il mese più lungo per Teodoro Lonfernini alla prese con la lunga fatturazione delle #bollette del gas.

    Tutto nasce dall’autonomia dell’AASS che decide di calcolare le bollette sui consumi presunti e fa un po’ come CAASS le pare.

    Intanto sale l’eccitazione tra i cittadini: hai una bolletta in tasca o sei semplicemente felice di vedermi?

    Eccitazione che potrebbe trasformarsi in tragedia: Cronaca. Minaccia il vicino di casa con la bolletta del gas! Suicida col gas, parenti disperati: o il funerale o la bolletta!

    Oppure in opportunità: San Marino. Diventa milionario brevettando lo sportello del contatore del gas che non si apre.

    Lonfernini e la teoria del gaos: una farfalla batte le ali a Tokyo e a San Marino si emettono le bollette a cazzo di cane. Ma i rapporti con l’AASS li tiene il Lonfo ed è il Lonfo che deve prendere al balzo le palle cadute e il 25-26 Marzo riunisce i vertici AASS in quello che si trasformerà in quel weekend dei pomeriggi di un giorno da cani.

    In quelle frenetiche ore il Lonfo non vaterca né gluisce e molto raramente barigatta, ma quando soffia il bego a bisce bisce sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta.

    È  frusco il Lonfo! È pieno di lupigna arrafferìa malversa e sofolenta! Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna se lugri ti botalla e ti criventa.

    Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto che bete e zugghia e fonca nei trombazzi fa lègica busìa, fa gisbuto; e quasi quasi, in segno di sberdazzi gli affarfaresti un gniffo.

    Ma lui zuto t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.

    Carramba! Che bolletta!

    Durante la puntata i telespettatori devono indovinare il numero esatto di metri cubi di gas presenti all’interno di un contatore di vetro.

    Intanto ospite a sorpresa per le celebrazioni dell’Arengo del 25 Marzo Benigni legge i contatori del gas.

    E durante la riunione fiume coi vertici si trova l’anomalia: non è dato sapere da cosa è stata causata, forse è bastato spegnere e riaccendere.

    L’anomalia:

    Una delle prime soluzioni per il ricalcolo delle bollette è stata l’ipotesi dello spostamento delle lancette indietro di 3 mesi per evitare la figura del gas. Ma ormai  è primavera e l’AASS is in the air:

    Tu non ci crederai
    Ma vedo
    Le mille bollette blu
    E vanno leggere, vanno
    Si rincorrono, salgono
    Scendono per il ciel
    Blu

    Questo amore è una camera a gas
    Questo amore è una bolletta al veleno
    Questo amore è una lama sottile
    È una lettura del contatore

    Ed alla fine di questa effervescente maratona si giunge ad una conclusione drastica: annullamento totale globale. L’ora delle decisioni irrevocabili.

    E al bar già si sentono i primi effetti: sei inutile come una bolletta di Marzo!