Tag: cemento

  • Edil-toriale. Blocco di cemento sul cofano delle auto dei Segretari al Territorio e al Turismo: stigmatizziamo l’imbecillità

    Edil-toriale. Blocco di cemento sul cofano delle auto dei Segretari al Territorio e al Turismo: stigmatizziamo l’imbecillità

    Memento cemento

    Un piccolo blocco di cemento è stato rinvenuto sul cofano delle auto (un blocco motore) del Segretario al Territorio e del Segretario al Turismo, qualcuno la considera una semplice goliardata, altri vicini ai Segretari ipotizzano una minaccia in stile avvertimento mafioso. Non è dato sapere al momento se il piccolo blocco sia esplicitamente di cemento armato, si sa per certo che l’imbecille di turno lo ha appoggiato su un fazzoletto di carta (sarà stato un carrozziere o una nonnina che mette un centrino sotto ogni cosa) sopra il cofano della vettura, cosa che avvalorerebbe la tesi della goliardata e non dell’intimidazione. Anche se l’imbecillità creativa avrebbe potuto utilizzare un linguaggio “mafiosamente corretto” con minacce più soft, in stile fazzoletto, quali recapitare fichi d’india privati delle spine, far trovare nel letto la testa di un cavallo a dondolo o fare consegnare a casa un cartoccio con mezzo chilo di pesce fritto, all’uso calabrese. La presenza del sasso e della carta poi potrebbero far pensare alla ca-morra cinese anche se sul luogo non è stata rinvenuta la forbice.
    Non è dato neanche sapere, infine, se il messaggio fosse nel fazzoletto di carta, e che per non farlo volare via il citrullo meticoloso lo abbia fermato con un blocco di cemento.
    Avvertimento mafioso o goliardata? Semplice imbecillità che va comunque stigmatizzata.
    Casualmente però anche chi da i numeri ogni tanto ci prende, cosi il gesto insano potrebbe assumere involontariamente il valore simbolico che il cemento è il motore della nostra economia. Ma è sicuramente un caso.
    Comunque noi stigmatizziamo e sdrammatizziamo, rivolgendo il nostro sostegno a tutti e due i Segretari.

     

  • 8 dicembre: celebrazioni a San Marino per l’Imma-Colata di Cemento, antica concezione sammarinese del miracolo edile

    8 dicembre: celebrazioni a San Marino per l’Imma-Colata di Cemento, antica concezione sammarinese del miracolo edile

    L’Imma-Colata di Cemento è una festa molto sentita sul monte Titano e anche ieri si sono svolte le celebrazioni di rito alla presenza delle autorità e degli addetti ai lavori, quest’anno poi in concomitanza con il Giubiedileo.
    Il clou della manifestazione infatti è stato raggiunto quando, tra la tangibile commozione generale dei presenti, le autorità hanno aperto il Cancello Santo della Cattedrale nel Deserto, invocando tutti in coro l’Impalcatura Plenaria. Cerimonia invero suggestiva e dal valore altamente symbolico.

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  • Firmato l’accordo per il Polo del Lusso: unica colata di cemento su Rovereta

    Firmato l’accordo per il Polo del Lusso: unica colata di cemento su Rovereta

    (San Marino tra il verde e il secco) – Polo Rovereta Sì? Polo Rovereta No? La politica si interroga sull’ennesimo investimento strutturale in Repubblica. Per evitare lo stallo, il Governo ha deciso di prendere una decisione drastica ma probabilmente definitiva. Dalle prime indiscrezioni trapelate durante una discussione tra i Segretari di Stato e una nutrita lobby di costruttori edili pare che sia stato deciso di creare una sorta di “sand box” per permettere agli amanti delle trivellazioni e delle escavazioni di scatenarsi in un unica zona e lasciar perdere il resto del territorio per sempre. Da troppo tempo i costruttori sono fermi al palo e le mani cominciano a prudere: “basta con ‘sti lavoretti sull’esistente, io mi gaso se c’è da tirar su un nuovo pilone da 30 metri, se uso una ruspa con una grossa benna, non quelle manovrine col bobcat di mio figlio”.
    Verrà così creata una zona in cui non sarà presente nessun tipo di impedimento naturale, nessun vincolo paesaggistico, niente ostacoli geologici, nessun ambientalista pronto a raccogliere le firme per un ricorso.
    “Rovereta sarà il primo luogo ad impatto verde zero” sono le parole di uno degli ideatori del progetto: nemmeno un centimetro di verde pubblico, il rumoroso fiume Ausa interrato completamente, alberi che tolgono spazio utile sradicati, colline spianate, bretelle abbassate, solo cemento armato ed asfalto.
    In questo modo, continuano gli ideatori dell’innovativo progetto, il comparto edile potrà dare sfogo alla creatività e agli istinti più repressi, circoscrivendoli in un un unica zona delimitata da fettucce biancazzurre. Il Congresso di Stato ha già garantito che il futuro “quartiere a gru rosse” sarà perfettamente monitorato; nessun rischio di verde incontrollato. Duro il monito dalla diocesi San Marino Montefeltro che non vede di buon occhio questo progetto urbanistico:- “In questo modo si perde di vista la strada maestra” ha tuonato dalle colonne del SottoDonBosco il Vescovo Turazzi. “Non si preoccupi Eccellenza” ha prontamente replicato l’ingegner capo – “è già in previsione una rampa”.

  • Expo, firmato accordo per ripopolare la colonia sammarinese di Muratoreum Acottimo

    Expo, firmato accordo per ripopolare la colonia sammarinese di Muratoreum Acottimo

    (SuperQuark) Uno dei princìpi di Expo 2015 è quello di conservare la biodiversità, non solo alimentare ma anche di tutte le specie che popolano i nostri habitat. E’ stato perciò siglato un importante accordo che consentirà, tramite la migrazione di molti esemplari in esubero che finora dimoravano nei cantieri di Expo, di ripopolare San Marino di un animale che da noi rischiava l’estinzione: il Muratoreum Acottimo, quasi scomparso per via dell’eccesso di nidi cementizi costruiti in territorio, con un sovraffollamento che ne ha causato la morìa. Questo volatile, simile al picchio muratore con cui a volte compete per gli spazi dove realizzare i nidi, ma molto più grande, ha dimensioni che variano a seconda dell’età e sfoggia una livrea mutevole. Verso metà primavera passa da una copertura uniforme con tute a pettorina e maglioni ad un più leggero manto a maniche corte e pantaloncini. Gli esemplari più vigorosi, durante la stagione estiva degli amori, passano addirittura alla canotta o al torso nudo, per sfoggiare un colore brunito con schizzi di cemento che serve ad intimidire gli esemplari più giovani. A differenza del picchio, il Muratoreum Acottimo predilige terreni agricoli sbloccati o zone a servizi, dove forma colonie stanziali che possono andare da pochi esemplari a svariate decine, a seconda dell’area a loro disposizione. Dal carattere stanziale, le colonie sono spesso riconoscibili per la presenza di un altro uccello di grandi dimensioni, la gru, con i quali i Muratoreum convivono in stretta simbiosi. Amano arrampicarsi su impalcature e mucchi di sabbia, spesso portandosi appresso curiosi contenitori, talvolta sostenuti da una ruota, nei quali trasportano i materiali con cui ampliano i nidi. Gli esemplari adulti, riconoscibili per le dimensioni sviluppate degli arti e talvolta dell’addome, si muovono spesso anche con strani macchinari che permettono loro di accelerare i tempi dell’opera. Animale mattiniero, inizia il suo lavoro al nido all’alba, concedendosi pause in cui assume nicotina oppure panini imbottiti e birre di bassa qualità. Canta di frequente durante il lavoro, intervallando a volte con bestemmie o interrompendosi per fischiare se vede passare nei pressi del nido qualche passeriforme di sesso femminile. Il loro rituale di accoppiamento e la loro riproduzione sono ancora piuttosto misteriosi; si spera che l’introduzione di esemplari alloctoni possa rinvigorire la colonia sammarinese, a cui si sta provvedendo a fornire un nuovo habitat vicino al confine di Rovereta.