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  • Debito estero: il buio in Fondo al tunnel

    Debito estero: il buio in Fondo al tunnel

    Articolo di Fondo (Monetario Internazionale)

    Per Civico10 occorre decidere in fretta a quale organismo rivolgersi, sempre in sinergia con Banca Centrale, che non si sa mai venga poi buona come scusa. Si privilegerebbero stati sovrani, visto che ormai anche noi siamo sul culo, guardando a gruppi privati molto noti per l’emissione di Bond Sovrani – “il mio nome è Bond, Mori Bond” – del tenore di Goldman Sax e JP Morgan.

    GM Morgant da un canto suo privilegerebbe un pool di paesi amici mentre dall’altro indicherebbe l’FMI come via maestra. Insomma la consueta diatriba tra Giuseppe e Maria, i due capigruppo antitetici di SSD, e nel frattempo il bambino piangeva dalla sete che aveva. Santa liquidità!

    Da RF, corrente di AP, si guarderebbe invece con favore alla vicina Italia. Ma sotto sotto c’è sempre il Fondo, un treno che si può prendere al volo, una monorotaia lanciata che necessita di qualcuno che la guidi.

    Dopo le dimissioni di Celli da Segretario alle Finanze, ieri anche dal Consiglio – qualcuno ipotizza anche dall’SSD e in seguito anche dall’assemblea condominiale – la patata bollente passa alla nuova Segretaria Evap Guidi, sempre in quotap SSD, la quale non si è ancora pronunciatap sulla lineap da seguire per il reperimento delle risorse. Sembrerebbe siano state vagliate le ipotesi di un investimento in borsa delle poche risorse rimaste, ma sarebbe la scoperta dell’acqua calda, tant’è che si sarebbe poi pensato di investire sulle borse dell’acqua calda. Abbandonata subito invece l’idea di aggiungere degli zeri alle banconote da 10, 20 e 50 euro, difficilmente praticabile per la mancanza di banconote da 20 e 50.

    È chiaro a questo punto che per stabilire le direttive della nuova repubblica futura, la maggioranzap dovrà fare ricorso ap tuttap la suap esperienzap. Intanto sotto sotto, dove il buio è profondo, c’è sempre il Fondo

  • FMI: la ricetta del Fondo Monetario per San Marino affidata a Cristina Nicolini di Masterchef

    FMI: la ricetta del Fondo Monetario per San Marino affidata a Cristina Nicolini di Masterchef

    Intervista esclusiva alla sammarinese Cristina Nicolini, finalista di Masterchef, madrina ufficiale, incaricata dal governo, per seguire da vicino le ricette fornite dal Fondo Monetario Internazionale. Veniamo subito alla prima domanda:

    Buongiorno Cristina, com’è nata l’idea di questa particolare collaborazione?

    Buongiorno a voi. Hanno contattato me perchè conosco tutti i tipi di farine: grano, farro, ceci, mais. La ricetta del governo per uscire dalla crisi non è farina del loro sacco per cui serviva un’esperta.

    Il Fondo Monetario prevede una crescita del PIL dell’1%. Come crede sia possibile?

    Utilizzerei lievito di birra, anche se non disdegno l’utilizzo di lieviti naturali come il lievito madre. Occhio però a chi mette le mani in pasta che poi si sgonfia.

    Secondo gli esperti del Fondo Monetario deve continuare l’opera di contenimento della spesa pubblica. Cosa è necessario fare secondo lei?

    Per il contenimento userei il Domopak perchè contiene tutti i liquidi all’interno e preserva i sapori ma eliminerei l’eventuale grasso che cola, con una particolare attenzione ai nervi scoperti.

    Un altro punto sollevato dagli esperti di Washington è la riforma delle pensioni, come fare?

    Spazio alle riforme più disparate. Vanno bene stampini in silicone che vanno anche in forno. Se non aumentano le entrate è inutile utilizzare quelli fondi. Farei attenzione a non cuocere ad alte temperature perchè rischiamo di bruciare i fondi e non avere più i biscotti da pucciare nel latte per i nipoti.

    Veniamo ad un capitolo delicato della relazione, mettere in sicurezza le banche. 

    Consiglio sempre il Tupperware oppure utilizzare macchinari per il sottovuoto. Metterle sott’olio è sconsigliato perchè vengono oliati troppi ingranaggi e girare con le mani unte non va mai bene.

    Per gli NPL, ovvero i crediti non performanti?

    Proporrei sicuramente una ratatouille.

    Le casse dello Stato hanno bassi margini di liquidità. Che idea si è fatta?

    Più che una cassa utilizzerei una pirofila con bordi alti. Coi margini bassi rischia di uscire tutta la besciamella e le lasagne senza besciamella sono come un cielo senza stelle, preserviamola.

    Il tasso di disoccupazione è molto elevato, come pensa si possa operare?

    Non l’ho mai cucinato il tasso. Penso sappia un po’ di ‘scanfigno’ (selvatico, ndr) ma cuocerlo nel suo grasso può aiutare a renderlo masticabile. Occhio che se il tasso cresce ancora un po’ può mordere.

    Flessibilità nel mondo del lavoro, che fare?

    Farei il bollito. Per rendere flessibili le carni più dure deve cuocere a fuoco lento per molte ore. A rimetterci però è sempre l’ossobuco.

    Grazie Cristina, in groppa al lupo!

    Ciao!