(San Marino) – Non è passata inosservata la notizia rimbalzata sui media nazionali (italiani) sul dramma che colpisce costantemente il popolo sammarinese (vedi Lercio) in cui viene spesso confuso con quello italiano. Immediata la reazione della politica sammarinese che, in uno scatto d’orgoglio, ha ribadito la propria distanza dalla vicina Repubblica Italiana: “non subiamo ingerenze esterne, non patiamo fenomeni corruttivi, né abbiamo clientelismo”. Per ribadire la diversità dalla politica italiana, la rigenerata Democrazia Cristiana, annuncia l’iniziativa “extracomunitari in casa nostra”. Matteo Salvini, venuto a conoscenza di tale paradosso, ha chiesto con forza al Parlamento italiano di invadere San Marino, pur non sapendo cosa sia un paradosso. Per l’occasione si farà cucire una felpa 3XL in modo che ci stia la scritta ‘Sammarinese’.
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San Marino, indossa la maglia di Lercio al parco multato per imbrattamento di suolo pubblico

Un uomo Lercio San Marino, in una soleggiata giornata invernale un distinto signore di mezza età con un bel paio di baffi decide di rilassarsi al parco, ben contento di indossare la sua nuova maglietta di Lercio appena ricevuta.
Ma non ha fatto i conti con le inflessibili forze dell’ordine locali e con le severe leggi che tutelano l’ambiente pubblico, dovendosi arrendere alla fine all’evidenza dei fatti e allo zelante agente barbuto.
La legge n.42 17/3/1993 del resto è inequivocabile, “articolo 12, comma a) è vietato lo scarico e l’abbandono incontrollato dei rifiuti in aree pubbliche e private;” e cosi vane e inutili si sono rivelate le proteste e le giustificazioni dell’incauto e inconsapevole inquinatore di parchi.
Compilato il verbale di contravvenzione alla domanda “Niente da dichiarare?” il malcapitato distinto signore ha esclamato in maniera perentoria “No no, le mutande le ho appena cambiate!”.

