(Genio guastatori) Allarme bomba… alla crema dentro Palazzo Pubblico. Nella giornata di ieri i lavori consiliari sono stati improvvisamente fermati per il ritrovamento di un trolley sospetto, abbandonato in un angolo fuori dall’ingresso della sala del Consiglio. Non appena è scattato l’allarme c’è stata un’immediata evacuazione, anche dentro alcuni pantaloni, per la paura di un ordigno che attentasse alla vita dei rappresentanti del potere. Non disponendo di una squadra artificieri a San Marino, le forze dell’ordine hanno sopperito all’emergenza circondando la valigia sospetta con petardi sequestrati ad un gruppo di ragazzini lo scorso Halloween, facendo detonare il contenitore. Increduli i presenti quando, svanito il fumo, hanno visto ovunque brandelli di panino al salame, briciole di crostata e schizzi di crema al cioccolato. In quel momento si è sentito un urlo disperato provenire dallo scalone. Era il consigliere Riccardi che si era assentato per andare a lavarsi le mani prima di consumare un sostanzioso break, depositato nel trolley appena esploso. “Era il mio porta merenda, ho bisogno di zuccheri sennò non connetto!” si è giustificato tra una parolaccia in dialetto e l’altra, mentre i militari abbandonavano la scena, senza perseguire il consigliere per procurato allarme. Osservato un minuto di silenzio per gli spuntini non consumati.
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Maroni il Conquistatore annette il Titano ai suoi possedimenti: giunto a piedi, ritorna a cavallo
(O mia bèla Madunina) Dalle remote lande meneghine, è giunto ieri nella Serenissima Repubblica (no, Venezia non c’entra) Bobo il Conquistatore, conosciuto anche come “Maroni de Lumbardia” per le origini e per il coraggio di fronte al periglio. Salito lancia in resta sul Pianello, ha facilmente espugnato il Pubblico Palazzo e soggiogato i presenti, i quali hanno riconosciuto il suo prestigio di condottiero, tanto da insignirlo dell’onorificenza di Cavaliere dell’ordine equestre di Sant’Agata, titolo che negli anni è stato conferito praticamente a chiunque venisse ricevuto a Palazzo. Il magnanimo paladino nordico, ora fornito di un destriero che lo avrebbe più facilmente ricondotto al suo feudo, ha apprezzato questo gesto a tal punto da donare un tomo di tipici mangiari delle sue terre, imponendo ai suoi novelli sudditi di consumare tali pietanze e di offrirle ai pellegrini di queste terre per ricordare la bontà del Signore di Milano. Il Titano offrirà perciò da oggi come suoi piatti tipici la casoeula, il bollito misto con mostarda, i pizzoccheri, la polenta con gli osei, il risotto alla Pilota (in onore di uno degli attuali Capitani Reggenti), l’ossobuco e la sbrisolona.
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Si dimenticano di chiudere Palazzo Pubblico, entrano una manciata di politici per una riunione, scatta l’allarme. Nessun oggetto sottratto
(Tutto è bene quel che finisce bene) – Incredibile episodio avvenuto durante questa legislatura. Pare che qualcuno si sia dimenticato di chiudere le porte del Palazzo Pubblico il 2 Novembre: la notizia è trapelata solo oggi ma pare che una manciata di politici sia potuta entrare indisturbata per una riunione in una delle sale dello storico palazzo. Fortunatamente sono entrati in funzione gli allarmi che hanno prontamente fatto scattare i controlli delle forze dell’ordine che, raggiunto il luogo simbolo della democrazia, hanno controllato che non fosse stato sottratto alcun oggetto.
– “Tranquilli, siamo noi” – sembra abbia detto uno dei politici quando ha visto gli agenti aprire la porta.
– “Appunto” – avrebbe detto uno di questi.

