Tag: protesta

  • San Giovanni: per protesta si dà fuoco. Escavatore fanatico voleva subito l’approvazione del nuovo Piano Regolatore

    San Giovanni: per protesta si dà fuoco. Escavatore fanatico voleva subito l’approvazione del nuovo Piano Regolatore

    Ruspis(TA) – Da diversi giorni l’escavatore era impegnato ad effettuare scavi per l’interramento dei cavi elettrici assieme ad alcuni operai ma, ieri mattina, dev’essere scattato qualcosa nei suoi circuiti elettrici che lo hanno spinto a darsi fuoco. “Lo avevamo visto un po’ insofferente nell’ultimo periodo”, commenta un’operaio testimone dell’accaduto. Incalzato dalle nostre domande, l’uomo ci ha confidato che il gesto è forse imputabile al ritardo nell’approvazione del nuovo Piano Regolatore. L’escavatore è ora ricoverato in officina con ustioni su tutto il blocco motore, i meccanici hanno mantenuto la prognosi riservata perché non sanno se arriveranno i pezzi di ricambio in tempo oppure se dovranno portarlo ai ferri vecchi. Intanto, fuori dall’officina, si sono radunate ruspe, trivelle e betoniere per testimoniare la loro vicinanza alla vittima; non sono mancati attimi di tensione quando una delle ruspe ha alzato la benna mostrando un cartellone: ‘Si scavi chi può’ che aveva tutta l’aria di essere un messaggio di protesta verso qualcuno.
    “Sono vent’anni che i mezzi edili sono mortificati a fare dei lavori che potrebbe farli perfino un Bobcat” ha detto amareggiato il manovratore di uno dei mezzi, “almeno in Italia c’è Salvini che gli dedica una maglietta”. La situazione è però molto più complicata di così; da quando la ditta di Livio ha chiuso i battenti, i macchinari impegnati nell’opera di costruzione di grandi progetti sono stati costretti ad accontentarsi dei lavori più comuni come interrare cavi, pulire i fossi dalle foglie, scavare le fogne di una casa e sistemare le buche nelle strade. Siamo destinati a grandi cose! ha detto orgoglioso un Caterpillar. Dalla maggioranza arrivano parole di solidarietà: “siamo certi che con il nuovo Piano Regolatore ripartirete alla grande”.
    I motori restano comunque caldi.

    Il gesto estremo dell'escavatore. Foto MassFidanken
    Attimi di panico. Foto MassFidanken
  • Epidurale, non cessa la protesta. RETE controproposta shock: prostata senza anestesia!

    Epidurale, non cessa la protesta. RETE controproposta shock: prostata senza anestesia!

    Ahi ahi ahi signor Longari!

    Non cessa la polemica sulla possibilità di utilizzare l’anestesia epidurale per le partorienti, anzi l’opposizione più radicale rilancia con una proposta shock: resezione endoscopica prostatica senza anestesia. Con endoscopio più grosso e lubrificato con lo sputo del paziente medesimo.
    Presto sarà avviata una raccolta firme per una relativa Istanza di Arengo che sarà presentata il prossimo ottobre. (Fonte Facebook, come si conviene a tutti siti di informazione seri.)
    Sarebbe cosi ristabilita l’eguaglianza tra le partorienti donne e gli uomini, visto che i casi di gravidanze e quelli di prostata ipertrofica più o meno si equivalgono, e inoltre anche nell’ottica della spending review sarebbe un ulteriore passo avanti, con un notevole risparmio per le casse dell’ISS.
    L’Associazione Consumatori e la CSU hanno subito accolto favorevolmente l’iniziativa, anzi sempre nel segno dell’uguaglianza che li contraddistingue propongono di allargare il provvedimento anche a gastroscopia e colonscopia, analisi endoscopiche più diffuse e prescritte a tutti e due i sessi. Del resto siamo abituati da tempo ad ingoiare rospi e, come dire, a intrusioni retrospettive indebite.

    turp ita

     

     

  • Protesta anti Smac: insulti, spintoni e scappottamenti sul Pianello

    Protesta anti Smac: insulti, spintoni e scappottamenti sul Pianello

    Forte protesta anti Smac, manifestanti contro il palazzo, contestati i consiglieri, lancio di uova fresche allevate a terra, insulti e spintoni calibrati a membri della maggioranza. I consiglieri del bene comune sbottano in coro: “La Smac vi sta bene come un cappottino nuovo” e i manifestanti in risposta portano via il cappotto a Mazza.
    Posizioni ferme anche dopo il colloquio delle associazioni con i segretari di stato, “il cappotto ce lo teniamo noi”. mentre Mazza avvisa i primi sintomi di un raffreddore.

  • Piccoli commercianti organizzano una piccola protesta contro l’obbligo di apertura pomeridiana: “Noi dopo pranzo facciamo la nanna”

    Piccoli commercianti organizzano una piccola protesta contro l’obbligo di apertura pomeridiana: “Noi dopo pranzo facciamo la nanna”

    (Scusi, ha la Smac?) Nelle domeniche di Dicembre, presso il centro commerciale Azzurro, i bambini potranno allestire un mercatino per imparare l’importanza del recupero di giocattoli e affini, ma soprattutto per apprendere l’arte del commercio. Pare che infatti molti piccoli negozianti si siano già organizzati per una protesta pre-natalizia contro l’obbligo di apertura dei propri tavolini nel primo pomeriggio, come invece era previsto dalla Segreteria al Turismo. “Dopo pranzo tutti noi facciamo la nanna e quando ci svegliamo dobbiamo fare merenda, se no la mamma si arrabbia” ha detto ai nostri microfoni una bimba, che alla nostra domanda di poterci passare la Smac dopo aver acquistato un suo peluche ha risposto “al massimo se volete vi dò un bacino sulla guancia”. Insomma, per comprare da questi affaristi in erba si dovrà aspettare almeno fino alle quattro e mezza del pomeriggio, sempre che qualcuno di essi non apra prima ricorrendo a commessi dell’asilo, a cui tra l’altro pare non vengano nemmeno versati i contributi per il fondo bua.