(Lussemburgo) Improvviso blocco nell’Antica Repubblica degli scambi commerciali con la popolazione orientale delle donne guerriere, abili anche nell’arte del prezzo ribassato. Secondo alcune fonti storiche giunte fino ai giorni nostri (Stradone ed Issocrate) pare che le merci scambiate tra la Scizia e il Titano non passassero per le consuete rotte commerciali ma da selve meno battute. Il congelamento dei rapporti tra i due popoli avvenne il giorno in cui il carro di uno spedizioniere, che trasportava merci dirette a San Marino, venne fermato dagli uomini a cavallo della guarnigione sammarinese, i quali sequestrarono il carico causando panico e sgomento tra il popolo.
Ne canta anche Virgilio nell”Eneide in un passaggio:
« acquisto ardito,
che in bancali ristretti in fregi trasparenti
la fattura tu non feci
tra mille e mille articoli, ancor senza iva o monofase,
di qual sia paese, tu te ne sbatti»
Grande fu l’ira delle abili cavallerizze, le quali sacrificarono un Bimbi per ottenere consiglio dagli dèi: l’oracolo disse loro di interrompere l’usanza di accoppiarsi con le carte di credito dei sammarinesi, con disperazione di questi ultimi, alle prese coi tributi da elargire nel nome del barbaro nordico Claus (detto “il Rosso” per il suo vestire), abituale frequentatore della Repubblica negli ultimi giorni di dicembre.

