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  • Il Canto del Pianello – Lo spirito del Pianello di quando stavamo bene! (parte due)

    Il Canto del Pianello – Lo spirito del Pianello di quando stavamo bene! (parte due)

    – “Stavamo beneeee! Stavamo beneeee!”

    – “Uuuuuuuuuuu, uuuuuuuuuuu, stavamo beneeee!”

    Omissis dormiva e sognava, e nel sogno sentiva un sibilo, forse più un urlo, o una via di mezzo, qualcosa di indefinibile che veniva da lontano, “Uuuuuuuuuuu, uuuuuuuuuuu” e gli sembrava di ascoltare nel sibilo le parole, strane, “Stavamo beneeee”! Stavamo beneeee!”, che vorticavano e si intrecciavano allo strano sibilo remoto.

    Poi, sempre da lontano, una macchia bianca indefinibile, qualcosa di amorfo e cangiante nello stesso tempo, una presenza indefinibile ma stranamente riconoscibile, si stava avvicinando a lui, e mentre si avvicinava Omissis realizzò che era la figura ad emettere il sibilo, “Uuuuuuuuuuu, stavamo beneeee!” fino che gli fu addosso, ed Omississ si sveglio di soprassalto.

    Seduto sul letto, con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata, si trovò davanti la candida figura ferma nell’aria ma nello stesso tempo vorticosa, immobile e nel contempo frenetica, amorfa e contemporaneamente multiforme. Ora era gatto, un folto gattone immacolato, contemporaneamente era un fiore, un grande giglio bianco come la neve, ed era anche una galassia, candida come la Via Lattea, qualcosa di comprensibilmente indefinibile, uno e trino, a formare in una terna ciò che per l’universo sammarinese si squaderna.

    Qualcosa di polimorfo e poliedrico, una triangolazione con il dono dell’ubiquità, appare sia in periferia che al centro uffici attraverso la storia passata da Mazzini ai Faraoni egiziani, ha la coda e la barba lunga, è da bere, symbolo e segno dei tempi d’oro quando il Tilus era reclamizzato dal Publiphono nelle spiagge.

    – “Ost-cia! Ma te chi sei?”, riuscì a dire Omissis

    – “Sono il fantasma del Pianello passato, quando stavamo beneeee! E’ strano che non ti ricordi di me”

    – “Non mi ricordo di te? Non si capisce niente, cambi forma di continuo, anche se qualcosa… va be’ stavamo bene, e allora, non si può?

    – “Si può, si può, ma io mi ricordo bene di te! Ti conosco mascherina!”

    – “Io non ti conosco, anche se mi ricordi qualcuno, e poi qualcuno, e poi ancora qualcuno, ma di preciso a’ gni capisc più gnint! E poi io sto bene anche adesso, stavamo bene una volta e a’ stag ben ancoura”

    – “Ah certo, grazie a me stavate bene – stavamo beneeee!, uuuuuuuuu – e state bene ancora, a voi vi basta stare bene, non importa perché e per come, o da dove arriva il bene, basta che ci sia!”

    – “Vabbè ma cosa c’entra? Stavamo bene e basta, e i più fur…bi stanno bene anche adesso”

    – “Eccolo là, sei come tutti gli altri, avete dormito a occhi aperti, adesso è meglio se ti rimetti a dormire davvero… uuuuuuuuu, stavamo beneeee!

    E mentre il fantasma spariva da dove era arrivato, lasciando dietro di se una vorticosa scia di ennepielle sogghignanti e brandelli evanescenti di banche e finanziarie, Omissis piombò in un sonno improvviso e profondo, ma con un largo sorriso sulle labbra. Un pò anche per effetto del Tilus.

    Continua…

  • Agenzia per lo Sviluppo: ecco il “Celly Celly Challenge” il nuovo strumento concreto!

    Agenzia per lo Sviluppo: ecco il “Celly Celly Challenge” il nuovo strumento concreto!

    “Le menti deboli possono essere suggestionabili dal movimento della matita” (Cit.)

    Un foglio di carta con una croce, le scritte SI NO/NO SI alternate nei quattro settori, due matite spuntate altrimenti qualcuno si potrebbe fare male a fare da puntatori, ed ecco il Celly Celly Challenge il nuovo strumento innovativo e misterioso del Governo per rilanciare lo sviluppo. Strumento concreto fino ad ora tenuto segreto, scoperto casualmente dall’addetto alle pulizie in Consiglio che ha ritrovato un foglietto con lo strano diagramma sotto il banco del consigliere Pier Luigi Zanotti di RF (Alleanza Popolare). L’utilizzo è semplice, necessita solo del tavolo sghembo di Governo a tre gambe, un po zoppo nella gamba SSD, seguita dalla gamba più lunga di RF con Civico che fa la gamba del mezzo. I sussulti del tavolo fanno cadere la matita che sta sopra l’altra, a indicare la risposta.

    Sotto al misterioso diagramma sopra descritto appare la formula di rito del decreto legislativo:

    Fragranza dello Zafferano
    Spiriti Foschi dei Boschi
    Santolini e Santi
    Accorrete tutti quanti
    Accorrete dai Castelli
    In aiuto a Celly Celly
    Ostruzione  Ostruzione
    Bussa al mio Portone
    Minoranza Minoranza
    Esci da questa Stanza
    Governo Governo
    Gira attorno a questo Perno
    Fondo Monetario
    Attaccati a sto Lampadario
    Spirito del Fondiss che aleggia nei Secoli
    Dimmi dove sono andati i Titoli
    Anime dei Vivi Anime dei Morti
    Troverete voi Confuorti

    E si parte con la stesura del testo:

    “Celly Celly ci sei?” La matita cade sul SI. “Facciamo La finanziaria?” … SI. “Cominciamo con aumentare il bollo auto” …SI. “Tassa di circolazione suona male, visto che sei posseduto la chiamerei Tassa di Possesso” …SI. “E la Minimum Tax cosi mi sembra svilita, la facciamo diventare almeno Medium TaX?” …SI. “Celly Celly non è male fare una Patrimoniale?” …SI. “Celly Celly hai carta bianca per agire sulla Banca?” …N…SI. (Un sussultone del tavolo sghembo poteva trarre in inganno ma trattasi evidentemente dello stesso tavolo di Governo della precedente invocatura.) “Celly Celly Natale è ormai nell’aria, completeremo la finanziaria?” … … … … … … –Il sito è attualmente in ostruzione– … … … … … …