(Il mondo sommerso di Internet) – E’ successo a conclusione dell’assemblea di Noi Sammarinesi ma la notizia è trapelata soltanto poche ore fa dopo che, sulla bacheca del famoso social network, sono cominciate ad apparire citazioni di Pertini e foto di gattini a nome degli esponenti del gruppo consiliare. Per capire come questo sia potuto accadere abbiamo contattato un esperto in sicurezza informatica e ci ha spiegato che la causa è stata probabilmente una leggerezza durante la conferenza stampa: – “Molti aderenti hanno seguito alla lettera l’idea di utilizzare per tutti la stessa parola d’ordine”, ha spiegato l’esperto. A quel punto, una volta dichiarata pubblicamente che la parola d’ordine era uguale per tutti, è stato facile per chi, approfittando di questa disattenzione, ha voluto agire indisturbato mettendo le mani sugli account per rubare l’identità dei presenti, difatti si è poi scoperto che la password utilizzata da tutti gli aderenti per il proprio account Facebook era stata ‘Responsabilità’.
“La nostra identità non si tocca” è stato il primo commento di uno degli esponenti del partito fatto movimento (o viceversa). A quel punto è stato necessario l’intervento della polizia postale italiana per verificare la violazione delle identità digitali e ripristinare la situazione.
L’esperto di sicurezza informatica, prima di congedarsi, consiglia a tutti di utilizzare parole d’ordine poco abusate e meno banali e se proprio si devono usare parole comuni per i gli account personali consiglia di renderle più complicate da individuare.
Mentre stavamo pubblicando questa notizia è giunto un aggiornamento su Gian Nicola Berti che ha minacciato di cancellare il suo profilo Facebook sbattendo la porta USB, non sappiamo ancora se è stata opera del Gian Nicola Berti vero oppure di quello responsabile.
Utilizzano per tutti la parola d’ordine “Responsabilità”. Violate decine di identità Facebook

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