Residuato bellico: Gianfranco Terenzi blocca i lavori, allertati gli artificieri per farlo brillare
(Strada fondovalle) Disteso in mezzo alla strada del tratto viario inaugurato lo scorso 3 Giugno e mai concluso; è stato ritrovato così, questa mattina, il di fresco ex Capitano Reggente Gianfranco Terenzi che, dopo la parentesi reggenziale, si è trovato con molto più tempo libero a disposizione e passa le sue intere giornate con le braccia dietro la schiena a rimirare i lavori in corso dell’arteria stradale che dovrebbe congiungere Dogana bassa a Galazzano, veicolando il traffico pesante. A dare l’allarme un membro del gruppo “Riporto su San Marino” che ha subito allertato le squadre della Gendarmeria. La Giunta di Castello di Serravalle ha prontamente avvisato la Segreteria competente al Territorio che in uno scarno comunicato diramato agli organi di stampa si mantiene ancora neutrale sull’accaduto. La situazione è alquanto delicata perché il residuato è stato rinvenuto sul confine tra i due Stati e pare non voglia smuoversi. L’accordo firmato tra San Marino e il Comune di Rimini disciplina le rispettive competenze, responsabilità e modalità di intervento delle forze dell’ordine, ma tutti ci vanno coi piedi di piombo perché l’ostacolo, anche se considerato ormai un pezzo da museo, potrebbe ancora causare gravi problemi; si teme addirittura che, se non trattato con le adeguate precauzioni, si possa verificare la fantomatica “Sindrome Cinese” tale per cui il nocciolo dell’ordigno se fatto surriscaldare troppo fonderebbe la crosta terrestre fino arrivare alla Cina. Attraverso questo foro la popolazione della Cina potrebbe arrivare direttamente in Repubblica attraversando il centro della Terra, e questo sarebbe grave, anche perché ricondurrebbe il Segretario Lonfernini in patria più in fretta del dovuto. A rendere ancora più difficile le operazioni, nella tasca, sono state trovate solo istruzioni in cinese; San Marino non è dotata di una squadra abbastanza attrezzata di artificieri, la ‘Zambomba’ è di dimensioni epocali e si dovrà pertanto attendere la collaborazione di una squadra italiana per rimuovere il residuato in zona sicura per farlo brillare. Da alcune indiscrezioni, pare che sia già stato individuato il luogo, ovvero la collina franosa di Rovereta, così da prendere due piccioni con una fava: far brillare il passato per rendere il futuro brillante (e lussuoso). Bene Comune fa spallucce (la vera nuova moda, dopo le spalline anni ’80), il Partito Socialista fa stampella.
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