Taglio del nastro al Padiglione San Marino causa black out! Metà Expo senza corrente
Colpo di fulmine? no, colpo di forbice! Il Segretario va lungo al taglio del nastro dell’inaugurazione e recide anche un cavo elettrico principale lasciando senza corrente metà Expo tra lo sgomento e la sorpresa generale. Gli espositori di Australia e Nuova Zelanda, ancora sotto fuso orario, credendo che sia già sera, chiudono gli stand e si mettono a dormire. Vibranti le proteste dei protestatori mentre nel padiglione del Titano si minimizza e si tergiversa. “E’ stato un deprecabile incidente” si legge in una frettolosa nota “sono cose che possono succedere in queste grandi organizzazioni e poi quel cavo non sarebbe dovuto essere li, ed era troppo colorato, facile confondersi.”
Alcuni testimoni presenti sul luogo sconfesserebbero però l’ipotesi dell’incidente, le dichiarazioni sono da prendere con le molle ma più di una persona avrebbe visto il Segretario in preda di una sorta di resezione acuta compulsiva, e dopo aver tagliato il nastro ha tirato dritto recidendo di netto cavo elettrico, tende, stoffe, tovaglie e potato anche le piante del padiglione. Addirittura c’è chi sostiene che in ultimo mano di forbice abbia fatto sedere le due stagiste presenti nel padiglione e che abbia tagliato loro i capelli, con risultati peraltro sorprendentemente apprezzabilii.
Mentre gli organizzatori hanno fin da subito messo al lavoro un team tecnico per ovviare all’inconveniente e hanno inviato degli addetti a svegliare i componenti delle delegazioni australiane e neozelandesi, piano piano fuori del padiglione di San Marino si è creata una discreta fila di hostess e impiegate dell’Expo intenzionate a farsi dare una spuntatina alla chioma. Titan Style.
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