Cda Carisp all’insegna dello straniero: 6 a 1. Il Governo minimizza: sammarinesità c’è!
Sammarinesità.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione Carisp è composto da sette membri, ma solo uno su sette sarà uno di noi! Infatti solo Filippo Francini, vice presidente, è nato e residente a San Marino e sarà il magnifico 1/7.
il Governo però minimizza e difende le scelte effettuate, in base a criteri che identificano un “quid sammarinensis” in ognuno dei sette membri.
Poi c’è Rosa, consigliere, italiano impiegato in una azienda sammarinese e in quota Civico10 (sembra sia curato direttamente da Fabio Verbena).
Il consigliere Lazzari, oramai sammarinese “acquisito” da un paio di anni: da quando gustò il famoso Panino San Marino all’Expò 2015, sostiene di portare un pezzo del monte Titano dentro di se.
Da Bari proviene la consigliera Cartanese, da sempre innamorata della Repubblica. A lei si attribuisce il famoso detto: “Se a San Marino ci fosse lu mare sarebbe una piccola Bari”.
Ancora il consigliere Borri, fan sfegatato della torta Tre Monti. Si dice che ne faccia incetta ogni volta che si trovi a passare da queste parti, o ne commissioni l’acquisto a conoscenti in zona.
Nostalgico è l’apparentamento del consigliere Cotella con San Marino: da bambino, la mamma, quando trascorrevano le vacanze in riviera, era solita addormentarlo cantandogli come ninna nanna San Marino Good Bye, immortale pezzo del maestro Casadei.
Infine il presidente del Cda, Romito, conserva gelosamente nel mobile bar della sala, fino dalla metà degli anni ’70, arrivata chissà come, una bottiglia intonsa di Tilus, amaro del Titano dalle magiche virtù.
La sammarinesità quindi c’è, ci tiene a ribadire il Governo, e permea in un modo o nell’altro l’intero Consiglio di Amministrazione, rispondendo cosi a tutte le critiche lanciate dall’opposizione e dai detrattori, che troppo in fretta hanno gridato all’invasione. Che tanto se non ci invadono gli altri ci invadiamo da soli. Chiude la polemica il Segretario Celli: “Faremo la nostra parte” dichiara perentoriamente, “se necessario prenderemo la cittadinanza italiana anche noi.”
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