ISS: scarseggiano i pediatri, tagli alle visite. Aborto legalizzato entro l’anno.
Una modesta proposta.
Dati statistici alla mano: mediamente a San Marino nasce un bambino ogni parto, saltuariamente due, occasionalmente tre. E sono cazzi, indipendentemente se sono maschi o femmine, perché in Repubblica ormai il pediatra è una razza in via di estinzione.
Se si riducono i medici pediatri per la scarsa attrattiva della sanità sammarinese il sistema collassa, quindi o si cerca di attrarre medici low cost con un evidente abbassamento del livello o si riducono i bambini. Meno bambini meno bambini malati meno pediatri a libro paga. Perfetto sarebbe anche ridurre drasticamente le malattie ma per il momento quelle vanno e vengono da sole incuranti della scarsa attrattiva del sistema sanitario.
Le soluzioni realizzabili messe sul tavolo al momento sono due: regolarizzare l’aborto al più presto o trombare di meno. Nel secondo caso non sono esclusi anche possibili incentivi per l’acquisto di falli di gomma o bambole gonfiabili. Le nuove fiabe, già si ipotizza, non racconteranno più di bimbi terrorizzati dall’uomo nero ma di bimbi che spaventano i contabili.
Temporaneamente, in attesa che le drastiche ma necessarie politiche di contenimento della spesa diano i primi risultati, verranno impiegati apprendisti usciti dagli istituti veterinari che potranno dare un valido supporto alle nuove cucciolate umane come sverminatura, cure antiparassitarie e sterilizzazioni per gli adulti. Si pensa addirittura di chippare i soggetti in età da riproduzione per monitorare al meglio gli eventi lieti tenendo cosi monitorata la situazione. Anche la Diocesi San Marino Montefeltro sta pensando di introdurre la circoncisione per i nuovi nati, tecnica messa a punto dal chirurgo pediatrico Antani, con scappellamento a sinistra.
Quando non si trovano soluzioni possibili è necessario ribaltare il punto di vista e conseguentemente il modo di pensare, quindi da ora in poi, sammarinesi, pugnette non fatti!
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