Ehi Istituzioni,siamo di nuovo noi.
Quelli con quattro zampe e una fiducia negli umani che comincia a scricchiolare.
Avevamo scritto all’avvelenatore pensando che fosse finita lì. Che ve ne foste occupati. Che ci fosse almeno un limite. E invece eccoci qui: altri bocconi, altri cani stesi.
Non vi abbiamo disturbati subito, perché pensavamo foste presi da cose più grosse. Tipo i soldi spariti con l’affare Delta (non sappiamo cosa sia, ma ci sembra un osso che non tornerà mai più), la monofase che fa piangere gli umani e le tasse che fa piangere solo chi le paga.
Abbiamo notato un certo modo… come dire… vellutato, insomma a cazzo di umano, di fare rispettare le leggi.
L’aria intorno a questa storia è così confusa che nemmeno col naso incollato a terra riusciamo a seguirne la traccia.Si mormora di complici, si sussurra di depistaggi, si annusa un odore d’omertà che sa di merdá, di quelle lasciate nei canili dismessi.
Tutti sanno, nessuno parla, e chi osa abbaiare troppo forte viene zittito con uno “shhh” lungo quanto una sentenza mai scritta. Atmosfera molto cosa nostra, ma senza il codice d’onore: solo silenzi. Una mafia da cortile. Benvenuti nell’ antica terra dell’omertà.
Nel frattempo, un altro di noi è caduto, uno che salvava vite. In fondo siamo solo cani. Senza voto, senza conti correnti, senza nemmeno un gruppo consiliare. Cosa aspettate, un morto a due zampe? O almeno un gatto con un seguito su Instagram?
Nel dubbio, continuiamo a camminare. Ma sappiate che, stavolta, siete voi che ci avete rotto. Il guinzaglio. E il cazzo, di cane questa volta.
Dio Bau!
Cordiali latrati,
I Cani. Quelli ancora vivi (ma sempre meno, e sempre più incazzati).


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