(Flushing Meadows) Il Segretario Lonfernini si è recato ieri ad ispezionare i servizi igienici di San Marino Città. Muovendosi con lo staff dirigenziale e i coordinatori di settore, per non dare troppo nell’occhio il gruppetto ha alternato il tour dei bagni con un tour baretti, in modo da poter effettivamente testare l’efficacia dei WC. Arrivato al termine del giro un po’ barcollante, vuoi per il bere, vuoi per i miasmi delle patrie latrine, è stato prontamente intervistato per SMTv da Zingrillo. “Tutti questi servizi igienici sono troppi, per visitarli tutti mi sono dovuto sfasciare il fegato, non ho più l’età… ho deciso, dovremo ridurre il numero dei cessi!” sono state le parole di Lonfernini, che ha anche assunto seduta stante Zingrillo come suo personale “garçon pipì”. Insomma, il messaggio è chiaro: non vogliamo più fare cagare, è tempo di cambiare aria. La ristrutturazione del sistema vespasiano parte subito: una grande anteprima delle nuove regole si avrà in occasione delle Giornate Medievali, in cui tutti i pellegrini delle contrade saranno forniti di pitali da svuotare nottetempo oltre la cinta muraria, sventando eventuali agguati dei barbari che volessero cingere d’assedio la capitale. Inoltre, tutti i turisti che d’ora in poi dovranno espletare bisogni corporali dovranno prima apporsi sulle terga un francobollo della serie sammarinese dedicata al WC, con un taglio adeguato alle proporzioni dell’evacuazione (sarà possibile applicare eventuali supplementi a posteriori). Ogni visitatore, così marcato, potrà spostarsi velocemente (si spera, data l’urgenza del frangente) con il Trenino Vasino, che farà la spola tra vari punti del centro storico ed un unico, grande sanitario di ceramica installato in Via del Voltone, denominato Bagno Centrale. Al termine dell’intervista, Lonfernini si è recato alla Cava dei Balestrieri per un video promozionale del panino Terra di San Marino, ma le comparse si sono rifiutate di mangiare il cibo offerto loro dal Segretario per il timore che prima non si fosse lavato le mani.
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Bagni pubblici della Seconda Torre chiusi, Lonfernini: “Non entrate lì dentro”
(Oust) Dopo le segnalazioni di disservizi dei servizi pubblici di qualche settimana fa, anche la nostra redazione è ritornata a verificare se le condizioni igieniche dei bagni presso le Torri fosse migliorata. Giunti presso la Seconda Torre siamo però incappati in un vero e proprio scoop: abbiamo colto il Segretario Lonfernini mentre sprangava la porta dei servizi igienici situati a ridosso del monumento.
“Scusi Segretario, ma cosa sta facendo?”
“Eh, cosa? Ancora voi? Niente, stavo provvedendo, ehm, ad un sopralluogo…”
“Ma scusi, non dovrebbero esserci degli uffici preposti a tali operazioni?”
“Beh sì, ma sentivo il bisogno impellente di verificare che le cose fossero state risolte. Ed invece niente, anzi, lì dentro c’è una puzza terribile! Eppure prima che entrassi non c’era… cioé, voglio dire, insomma, ancora la situazione appare irrisolta ed è meglio che lì dentro non entri nessuno.”
“Ci perdoni, ma qui la cosa puzza…”
“Eh lo so, ma non temete, prenderò subito provvedimenti: chiamerò l’Azienda per far bonificare, cioé volevo dire sistemare l’area, e già che ci sono parlerò anche con Mussoni per farmi prescrivere qualcosa…”
“Come scusi?”
“Niente, niente, scusate ma ho un urgente impegno istituzionale” ha concluso Lonfernini, allontanandosi in tutta fretta con un pezzo di carta igienica attaccato alla suola di una scarpa. -

Chi viene al bagno con me? La Democrazia Cristiana rischia le mutande
(In fondo a destra) – E’ un partito sotto sforzo quello visto in via delle Scalette durante la conferenza stampa di ieri sera. Riuniti tutti i big, al gran completo, compresi i quattro Segretari di Stato Venturini, Mussoni, Lonfernini e Valentini. Visi pallidi e qualche gocciolina di sudore sulla fronte. Timidamente, ma senza apparire in difficoltà, il capogruppo Luigi Mazza chiede aiuto anche all’opposizione – “se vogliono condividere il loro sforzo con noi…”. La situazione è alquanto delicata per il partito scudo crociato: una verifica di maggioranza ancora non digerita, un pollo del lusso che sta andando di traverso e, non da ultima, la questione della centrale del latte che pare non freschissima, ha causato l’indigestione.
Stanno quindi arrivando tutti i nodi allo stomaco, la situazione è di imbarazzo generale e rischia di sfociare in una corsa verso i servizi prima di arrivare al traguardo. “Il Paese”, continua Mazza, “ha due scelte: affrontare le urgenze ed i problemi impellenti oppure…”.
La preoccupazione della DC è che, fatalmente, non riesca a tenere lo sforzo fino al 2017. D’altronde è impossibile tenerla per così tanto tempo, nemmeno con un limone. Più che una conferenza stampa è stata quindi un grido d’aiuto verso gli amici che contano nel momento del bisogno, anche se è quello numero due.
Il grande dilemma: lo sforzo per mantenerla o per farla… ?

