Chi viene al bagno con me? La Democrazia Cristiana rischia le mutande
(In fondo a destra) – E’ un partito sotto sforzo quello visto in via delle Scalette durante la conferenza stampa di ieri sera. Riuniti tutti i big, al gran completo, compresi i quattro Segretari di Stato Venturini, Mussoni, Lonfernini e Valentini. Visi pallidi e qualche gocciolina di sudore sulla fronte. Timidamente, ma senza apparire in difficoltà, il capogruppo Luigi Mazza chiede aiuto anche all’opposizione – “se vogliono condividere il loro sforzo con noi…”. La situazione è alquanto delicata per il partito scudo crociato: una verifica di maggioranza ancora non digerita, un pollo del lusso che sta andando di traverso e, non da ultima, la questione della centrale del latte che pare non freschissima, ha causato l’indigestione.
Stanno quindi arrivando tutti i nodi allo stomaco, la situazione è di imbarazzo generale e rischia di sfociare in una corsa verso i servizi prima di arrivare al traguardo. “Il Paese”, continua Mazza, “ha due scelte: affrontare le urgenze ed i problemi impellenti oppure…”.
La preoccupazione della DC è che, fatalmente, non riesca a tenere lo sforzo fino al 2017. D’altronde è impossibile tenerla per così tanto tempo, nemmeno con un limone. Più che una conferenza stampa è stata quindi un grido d’aiuto verso gli amici che contano nel momento del bisogno, anche se è quello numero due.
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