Tag: canzone

  • Festa alle donne, in musica: “Quello che le donne non Reggono”

    Festa alle donne, in musica: “Quello che le donne non Reggono”

    QUELLO CHE LE DONNE NON REGGONO (Mariella M…annoia)

    Ci fanno presagire certi ruoli da Reggente
    parole che spendono per noi,
    e non andiamo via
    ma nascondiamo del dolore
    che scivola, lo sentiremo poi,
    abbiamo troppa fantasia, e se ci dicon la bugia
    è una mancata nomina che tanto non si avvererà
    cambia il vento ma noi no
    e se ci trasformiamo un po’
    è per la voglia di piacere a chi c’è già o potrà arrivare a stare con noi
    siamo DC
    è difficile spiegare
    certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
    con le nostre notti bianche,
    ma non saremo stanchi neanche quando ci diranno vota un altro “sì”
    In fretta vanno via della sedute senza fine,
    silenzi che familiarità,
    e lasciano una scia gli slogan da programma
    che tornano, ma chi li ascolterà…
    E dalle nomine per noi
    si passa a eleggere i playboy
    che non li sentiamo mai
    anche se in Aula ci son, sai
    cambia il vento ma noi no
    e se ci confondiamo un po’
    è per la voglia di capire chi non riesce più a votare
    ancora per noi
    Siamo DC, dolcemente complicati,
    sempre più indottrinati, indagati,
    ma potrai trovarci ancora qui
    nelle sere tempestose
    garofani o rose
    vecchie cose
    e voteremo ancora un altro “sì”,
    è difficile spiegare
    certe tornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
    non mettete schede bianche,
    noi non saremo stanchi neanche quando voterete ancora la DC
  • La grande musica ISSpirata: “Caruso (Bianca)”

    La grande musica ISSpirata: “Caruso (Bianca)”

    CARUSO (BIANCA)

    (Musica di L. Dalla)

    Qui dove il monte si alza, io che dal mare giungo
    in un vecchio ospedale sulla strada di Cailungo
    un Segretario si lamenta di ciò che c’è nel bilancio
    poi mi schiarisco la voce e ricomincio il canto

    Dirigo l’ISS sai
    ma tanto, tanto bene sai
    è affare mio ormai
    ed amministro col machete sai

    Vide proteste sul giornale
    pensò alle cose là in America
    dove ti devi assicurare
    per l’assistenza medica

    sentì i lamenti dei dottori dai reparti giunger forte
    ma quando li vide lavorare nei reparti
    gli sembrò più dolce anche la morte

    guardò negli occhi il Segretario
    quello con poco collo
    “con le mie idee questo Istituto
    lo porterò al tracollo”

    Dirigo l’ISS sai
    ma tanto, tanto bene sai
    è affare mio ormai
    ed amministro col machete sai

    Potere sul bilancio dove ogni dato è un falso
    che con un po’ di trucco anche un errore
    può diventare altro
    ma due occhi che ti guardano, così vicini e veri
    ti fan scordare le parole, confondono i pensieri

    così diventa tutto piccolo, anche gli sbagli di gestione
    ti volti e vedi la tua vita vicina alla pensione

    ma sì, l’incarico finisce ma lei non ci pensò poi tanto
    anzi con una ricca buonuscita ricominciò il suo canto

    Dirigo l’ISS sai
    ma tanto, tanto bene sai
    è affare mio ormai
    ed amministro col machete sai

    Dirigo l’ISS sai
    ma tanto, tanto bene sai
    è affare mio ormai
    ed amministro col machete sai

  • Sanremo 2016, la grande canzone italiana: “Don Gabriè”

    Sanremo 2016, la grande canzone italiana: “Don Gabriè”

    Don Gabriè (di G. Gatti – F. Cocco)
    Io mi chiamo Pasquale Cafiero
    e son brigadiere del carcere oinè
    io mi chiamo Cafiero Pasquale
    sto ai Cappuccini dal 2003
    E al decimo catenaccio
    alla sera mi sento uno straccio
    per fortuna che al braccio speciale
    c’è un uomo geniale che parla co’ me
    Tutto il giorno con quattro infamoni
    ladri, truffatori o ispettori dell’ISS
    tutte l’ore cò ‘sta fetenzia
    che sputa minaccia e s’à piglia con chìst
    Ma alla fine m’assetto papale
    mi sbottono e leggo SM Giornale
    mi consiglio con don Gabriè
    mi spiega che penso e bevimm’ò cafè
    A che bell’ò cafè
    pure in carcere ‘o sanno fa
    co’ à ricetta che a Fiorenzella
    che prima era in cella
    ci ha dato mammà
    Prima pagina venti notizie
    ventuno ingiustizie e lo Stato che fa
    si costerna, s’indigna, s’impegna
    poi getta la spugna con gran dignità
    mi scervello e mi asciugo la fronte
    per fortuna c’è chi mi risponde
    a quell’uomo sceltissimo immenso
    io chiedo consenso a Don Gabriè
    Un galantuomo che tiene sei figli
    ha chiesto una casa e ci danno consigli
    mentre a qualcuno che Dio lo perdoni
    fa su palazzine e chiede condoni
    voi vi basta una mossa una voce
    c’ha ‘sto Cristo ci levano ‘a croce
    con rispetto s’è fatto le tre
    volite ‘a spremuta o volite ‘o cafè?
    A che bell’ò cafè
    pure in carcere ‘o sanno fa
    co’ à ricetta che a Fiorenzella
    che prima era in cella
    ci ha dato mammà
    A che bell’ò cafè
    pure in carcere ‘o sanno fa
    co’ à ricetta che a Fiorenzella
    che prima era in cella
    precisomammà
    ‘Cca ci stà l’inflazione, la svalutazione
    e la borsa ce l’ha chi ce l’ha
    io non tengo compendio che chillo stipendio
    se ho un posto sotto la PA
    aggiungete mia figlia Innocenza
    vuo’ marito non tiene pazienza
    non vi chiedo la grazia pe’ me
    vi faccio la barba o la fate da sé?
    Voi tenete un cappotto cammello
    che al maxi processo eravate ‘o chiù bello
    un vestito gessato marrone
    così ci è sembrato alla televisione
    pe’ ‘ste nozze vi prego Eccellenza
    mi prestasse pe’ fare presenza
    io già tengo le scarpe e ‘o gilet
    gradite ‘o Campari o volite ‘o cafè?
    A che bell’ò cafè
    pure in carcere ‘o sanno fa
    co’ à ricetta che a Fiorenzella
    che prima era in cella
    ci ha dato mammà
    A che bell’ò cafè
    pure in carcere ‘o sanno fa
    co’ à ricetta che a Fiorenzella
    che prima era in cella
    preciso mammà
    Qui non c’è più decoro le carceri d’oro
    ma chi l’ha mi viste chissà
    chiste so’ fatiscienti pe’ chisto i fetienti
    se tengono l’immunità
    Don Gabriè voi politicamente
    sul vostro stemma c’è lu nostro Santo
    ma ‘ca dinto voi state a pagà
    e fora chist’atre se stanno a spassà
    A proposito tengo ‘no frate
    che da quindici anni sta disoccupato
    chill’ha fatto quaranta concorsi
    novanta domande e duecento ricorsi
    voi che date conforto e lavoro
    Eminenza vi bacio v’imploro
    chillo duorme co’ mamma e co’ me
    che crema d’Arabia ch’è chisto cafè
  • Stolfi canta! Interrogato con l’accompagnamento della Banda Militare

    Stolfi canta! Interrogato con l’accompagnamento della Banda Militare

    (Cappuccini Records) – Dopo l’interrogatorio fiume di giovedì scorso durato 4 ore Stolfi non si ferma più, e dopo aver, sembra, ammesso alcune contestazioni, dopo aver svuotato il sacco, e già che c’era anche il secchio gelato che va tanto di moda, ha iniziato improvvisamente a cantare intonando le risposte con una bella voce pastosa da baritono.

    I giudici inquirenti, cavalcando l’onda, hanno subito convocato ai Cappuccini la Banda Militare della Repubblica mettendo in scena in quattro e quattr’otto un’ottima improvvisazione sul tema.

    Gli spartiti approntati al volo, tempo allegro andante con brio, sono agili e funzionali all’ accompagnamento della voce solista che primeggia su tutti gli elementi. A completamento dell’improvvisato ensemble una simpatica sorpresa, a far da contrappunto al solista si è infatti aggiunto il coro dei Frati Cappuccini, incuriositi e attirati dalla musica proveniente dall’altro lato del muro.

    I testi affrontati riguardano perlopiù corruzione e voto di scambio, nel secondo in particolare la performance ha assunto carattere internazionale spaziando dalle aree jazz e swing nordamericane, memorabile la versione di Spaghetti a Detroit, fino ai languidi ritmi latini sudamericani del tango argentino.

    Qualche difficoltà tecnica per gli agenti addetti alla registrazione e alla trascrizione del concerto, in particolare sui pezzi dedicati a corruzione e voto di scambio in territorio, dove era molto difficile stare dietro alla lista dei nomi cantati. Il problema poi è stato brillantemente risolto evidenziando in giallo i nomi indicati direttamente sulla guida telefonica.

    Probabile a questo punto la realizzazione di un cd per devolvere gli introiti al fondo di solidarietà.

  • Musica: “(Per fare tutto) ci vuole un fiore” di Intrigo, Mazzini, Stolfi. Canta Stolfi

    Musica: “(Per fare tutto) ci vuole un fiore” di Intrigo, Mazzini, Stolfi. Canta Stolfi

    (Sanremo Città) – Ecco, in anteprima per ilBaracucco, il testo che porterà Stolfi davanti alla giuria.

    Le cose d’ogni giorno
    raccontano i segreti
    a chi le sa guardare ed ascoltare
    per fare un tavolo ci vuol l’accordo
    per far l’accordo ci vuole un patto
    per fare un patto ci vuole un conto
    per fare un conto ci vuol la banca
    per far la banca ci vuole un fiore

    ci vuole un fiore
    ci vuole un fiore

    per fare tutto ci vuole un fiore
    per fare un fiore ci vuole un mazzo
    per farne tanti fai dei mazzini
    per far mazzini ci vuol la storia
    per far la storia ci vuole un libro
    per fare prima meglio un libretto

    per fare tutto ci vuole un fiore
    ci vuole un fiore
    ci vuole un fiore
    per fare tutto ci vuole il fiore
    ci vuole un fiore
    ci vuole un fiore.