(Botta di Culo, ndr) – In questo caso si può affermare che è tutto merito della serendipità, ovvero della capacità di trovare cose di valore non cercate. Termine sdoganato con l’avvento di internet, dall’inglese serendipity, da serendip, antico nome arabo di ceylon; il significato trae origine da un’antica fiaba persiana nella quale gli eroi protagonisti iniziano a cercare su internet notizie di attualità e un click dopo l’altro, non si sa come, atterranno su PornHub. Non sia mai che questa fiaba possa aver in qualche modo influenzato il Consiglio d’Amministrazione di Cassa di Risparmio, quel che è certo è che è stata una vera e propria botta di fortuna dopo che, da prima di Ferragosto, si stava cercando invano di approvare il bilancio di Cassa di Risparmio e relativa fusione di Asset Banca. La cronaca: il CdA stava discutendo su che fine avesse fatto la Blue Whale e cercando notizie in rete si sono imbattuti, casualmente, sul tutorial di Salvatore Aranzulla, noto blogger diventato famoso per aver scritto un tutorial su come scrivere un tutorial.
“Come approvare un bilancio in 10 punti”. Impasse superata! Stampato il tutorial, il CdA ha subito comunicato la notizia al segretario Celli che, entusiasta, si è subito complimentato: “Anch’io con Aranzulla sono diventato Segretario!”. Purtroppo l’entusiasmo si è spento subito dopo, quando in diversi hanno notato che non c’è traccia dei passaggi su come effettuare la fusione di un altro istituto.
C’è di più: la redazione del Baracucco, con i potenti mezzi a disposizione, è venuta in possesso dell’importante documento (cliccando “Mi sento fortunato”, ndr) ed ha scoperto che al punto 10 del tutorial è presente un asterisco con una piccola nota a piè pagina che rimanda ad un altro documento, previo contatto con lo stesso Aranzulla. Da alcune indiscrezioni pare che Aranzulla abbia contattato il CdA di Carisp per chiedere tutela legale prima di rilasciare il secondo tutorial. A questo punto il CdA, oltre alla tutela legale, pretende dal Congresso di Stato anche la licenza per un antivirus e l’applicazione di gommapiuma su ogni spigolo dei tavoli.
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BdC! CdA Cassa di Risparmio cerca su Google e trova tutorial di Salvatore Aranzulla su come approvare un bilancio
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Carisp day: il Governo Cda un taglio, e inaugurando sale!
Dopo l’inaugurazione del restyling della funivia decennale con tanto di taglio del nastro, il Governo oggi inaugura il nuovo Cda di Carisp. Taglio del nastro del Segretario Celli.
Di seguito saranno inaugurate le dimissioni del neo presidente del Cda indagato. Secondo taglio del nastro per Celli.
Infine sarà inaugurata l’elezione del nuovo presidente del Cda scelto tra una terna i consiglieri estratta sulla ruota di Bari. E dai con il terzo nastro.
Forse sarà inaugurato anche un nuovo membro del Cda in capo all’opposizione, se fanno i bravi. Nastro in attesa di sforbiciata. Celli intanto taglia la corda.
+++ULTIM’ORA+++ [NdR] mentre scrivo una bottiglia di Nastro Azzurro cade dallo scaffale (sigh!) e mi inaugura il pavimento: una tragedia e grave perdita per l’umanità. Un segno del karma, accidentali’s karma.
Frattanto l’amministratore della Titan Nastri gongola: “Di questo passo raddoppieremo il fatturato!”
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Dopo 3 mesi riapre la funivia… sempre che non ci siano problemi nel CDA
Revocato il commissariamento, la funivia può ripartire… forse. Andata e ritorno. Sembra infatti che il CDA (Consiglio d’Arrampicata, ndr) abbia qualche problemino dovuto alla nomina del neo Presidente. L’uomo di punta indicato dal governo a presiedere la rinnovata cabina, pare non abbia tutti i requisiti a posto; si è infatti scoperto che in realtà ha paura delle altezze! Risulta che in passato, invitato ad un bungee jumping dal Monte dei Paschi di Siena, si sia rifiutato trovando scuse che non hanno convinto gli organizzatori. A seguito di ciò è stato rinviato a precipizio. E’ bastata una rapida ricerca per scoprirlo e pare strano che il governo non abbia provato a scrivere il suo nome su Google prima della nomina. Il governo tende a minimizzare l’accaduto perchè non vuole tirare troppo la fune, ma la nuova funivia deve ripartire per Pasqua, i turisti non aspettano. L’opposizione, vista la cantonata, vede l’opportunità per risalire anche se molti hanno l’abbonamento scaduto.
Atteso nel pomeriggio di oggi il collaudo dei mezzi e della struttura eseguito da Banca Centrale. -

Cda Carisp all’insegna dello straniero: 6 a 1. Il Governo minimizza: sammarinesità c’è!
Sammarinesità.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione Carisp è composto da sette membri, ma solo uno su sette sarà uno di noi! Infatti solo Filippo Francini, vice presidente, è nato e residente a San Marino e sarà il magnifico 1/7.
il Governo però minimizza e difende le scelte effettuate, in base a criteri che identificano un “quid sammarinensis” in ognuno dei sette membri.
Poi c’è Rosa, consigliere, italiano impiegato in una azienda sammarinese e in quota Civico10 (sembra sia curato direttamente da Fabio Verbena).
Il consigliere Lazzari, oramai sammarinese “acquisito” da un paio di anni: da quando gustò il famoso Panino San Marino all’Expò 2015, sostiene di portare un pezzo del monte Titano dentro di se.
Da Bari proviene la consigliera Cartanese, da sempre innamorata della Repubblica. A lei si attribuisce il famoso detto: “Se a San Marino ci fosse lu mare sarebbe una piccola Bari”.
Ancora il consigliere Borri, fan sfegatato della torta Tre Monti. Si dice che ne faccia incetta ogni volta che si trovi a passare da queste parti, o ne commissioni l’acquisto a conoscenti in zona.
Nostalgico è l’apparentamento del consigliere Cotella con San Marino: da bambino, la mamma, quando trascorrevano le vacanze in riviera, era solita addormentarlo cantandogli come ninna nanna San Marino Good Bye, immortale pezzo del maestro Casadei.
Infine il presidente del Cda, Romito, conserva gelosamente nel mobile bar della sala, fino dalla metà degli anni ’70, arrivata chissà come, una bottiglia intonsa di Tilus, amaro del Titano dalle magiche virtù.
La sammarinesità quindi c’è, ci tiene a ribadire il Governo, e permea in un modo o nell’altro l’intero Consiglio di Amministrazione, rispondendo cosi a tutte le critiche lanciate dall’opposizione e dai detrattori, che troppo in fretta hanno gridato all’invasione. Che tanto se non ci invadono gli altri ci invadiamo da soli. Chiude la polemica il Segretario Celli: “Faremo la nostra parte” dichiara perentoriamente, “se necessario prenderemo la cittadinanza italiana anche noi.”

