(Senso del pudore) Incresciosa situazione ieri nella sala del Consiglio Grande e Generale. Alla richiesta di dimissioni del Governo avanzata dai partiti di opposizione, ed in particolare alle accuse rivolte da Rete al Congresso di Stato, Teodoro Lonfernini non ci ha visto più. Paonazzo in viso e con le tempie pulsanti e sudate, si è improvvisamente alzato in piedi e davanti a tutti ha tirato fuori il suo orgoglio. Ci sono stati gridolini e svenimenti (nonché qualche risatina), prima che il personale di Palazzo accorresse per coprire con una giacca ciò che il Segretario aveva così fieramente sfoderato, riportando la decenza nella sede istituzionale. La Reggenza ha imposto che Lonfernini venisse accompagnato fuori e ha previsto modifiche al codice di comportamento consigliare per evitare che simili azioni scandalose possano ripetersi. Per scongiurare altri atti di esibizionismo non sarà quindi più permesso indossare impermeabili in Aula.
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“Che la verifica di maggioranza sia celere e indolore”. Capricci dei Segretari per fare la puntura
(Pic Indolor) Si è tenuta ieri la conferenza stampa del Congresso di Stato in cui si è fatto il punto della situazione a fine 2014. Sul tavolo sono stati esposti tutti i vari problemi che la maggioranza dovrà affrontare nella prossima verifica di governo. Dovendosi però sporgere sul tavolo, visto che le questioni spinose sono tante, più di un Segretario si è trovato posizionato a 90 gradi (postura comune, ultimamente) e si è quindi affrettato a sottolineare come fosse auspicabile una procedura veloce ed indolore, dovendo comunque procedere ad una cura da cavallo. A questo scopo erano state preventivamente acquistate svariate siringhe con ago brevettato per diminuire il bruciore, ma alcuni sedicenti esponenti dell’opposizione, sostituitosi agli esperti infermieri dalla mano ferma appositamente scelti per la puntura, hanno fatto improvvisamente irruzione proprio mentre i Segretari erano chini in avanti e hanno infierito sulle terga governative brandendo siringhe da salasso e grosse pere per clisteri. Lonfernini ha gridato “Pazzo!” o qualcosa di simile a coloro che vorrebbero nuove iniezioni subito, mentre l’opposizione disinfettava il tutto con abbondanti dosi di alcol denaturato, abbandonando poi in tutta fretta la stanza. Sul tavolo, a fianco dei doloranti politici di maggioranza, è stato lasciato uno scontrino della farmacia, con scritto sul retro: “Mussoni e Capicchioni, questo potete scaricarlo nell’Igr. Purtroppo la SMAC ancora non ce l’avevano”.
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Ultimo Congresso di Stato del 2014 in un clima costruttivo. Giallo sul pupazzo di neve
(Palazzo Pubblico) – Archiviata la finanziaria, il Congresso di Stato si è riunito per l’ultima seduta dell’anno sulla scia di un clima ancora costruttivo. I nove Segretari, infatti, si sarebbero dovuti radunare sul tetto del Palazzo Pubblico per costruire un pupazzo di neve che salutasse il 2014. A comunicarlo è l’agenzia stampa “dalla Noce 1” che ha effettuato per il Baracucco il resoconto dell’intera giornata.
Sul tetto però, prosegue l’agenzia, si sono presentati a ranghi ridotti: il Segretario Lonfernini infatti stava postando su Facebook le foto del centro storico innevato dalla finestra del Palazzo, ansioso di concludere i lavori e poter andare finalmente a giocare sulla neve; questo post è stato subito commentato dal direttore della Protezione Civile che si è scattato un selfie mentre scende col bob la costa dell’Arnella. Pochi minuti dopo il Segretario rilascia la seguente dichiarazione: “Sono venuto a sapere che Fabio Berardi sta facendo l’Arnella sul mio bob, mi aveva detto che gli serviva con la scusa che doveva fare dei sopralluoghi sul territorio”. A quel punto Lonfernini ha abbandonato Palazzo deciso a cercare Berardi e il suo bob. Sempre dal resoconto dell’agenzia leggiamo che anche Iro Belluzzi avrebbe voluto salire in cima al tetto ma pare sia stato stoppato da Mussoni che, preoccupato per una presunta raucedine del Segretario, avrebbe detto: – “Iro riguardati…..e poi adesso i primi due giorni di malattia ti vengono pagati meno” – allungandogli un cucchiaio di Bronchenolo Sciroppo, giusto per stare sicuri.
Apprendiamo poi che Venturini abbia avuto un contrattempo col Segretario al Territorio Mularoni, dalle prime indiscrezioni trapelate da un’impiegata della sua lavanderia di fiducia pare infatti che Venturini avrebbe offerto una cioccolata calda alla Mularoni ma, sfortuna vuole, che proprio in quel momento si parlasse di frustoli; udendo tale parola Venturini si è così agitato che ha finito per versare tutta la cioccolata addosso al completo viola della Mularoni. I due si sono allontanati da Palazzo borbottando qualcosa: “…eh Antonella ma non mi puoi tivave fuovi i fvustoli così…!” – ha cercato di giustificarsi Venturini ma non è servito nemmeno regalarle la motrice del trenino biancoazzurro della Lego.
A quel punto Valentini, accordandosi con CL, aveva già progettato di fare un pupazzo con l’aureola, utilizzando un disco rotto; è intervenuto però Morganti suggerendo una più tradizionale scopa di saggina, ma non se n’è potuto fare niente perché Capicchioni ha pensato bene di portarla via dallo sgabuzzino per spazzare la neve davanti all’edicola di famiglia. A quel punto, per placare il parapiglia generale, S.E. (Sua Esperienza) Zambo, prendendo in mano un libro (Il fronte del riporto) ha intimato il silenzio, leggendolo ai pochi rimasti. A conclusione della seduta S. E. Guerrino Zanotti ha ricordato a tutti che oltre alle vacanze ci sono i compiti a casa da fare. -

Arte, la Segreteria Industria: “Per superare il potere concessorio ci vuole un quadro con regole chiare”. Presentata la ‘Composizione 8’ di Kandinskij
(Galleria Sums) – Per superare il potere concessorio del Congresso di Stato la Segreteria di Stato Industria sta lavorando alla presentazione di un nuovo quadro di riferimento per chi vuole operare a San Marino, soddisfazione dal Congresso di Stato.
– Per chiarire la nuova direzione intrapresa da San Marino” – ha sottolineato Arzilli a margine della conferenza stampa di presentazione – “serve un quadro chiaro”.
Alla domanda di un giornalista sul motivo della scelta del pittore russo Arzilli ha affermato che l’opera contiene figure semplici ed elementari che tutti possono capire: – “Anche se tutto sembra confuso, in realtà rispondono ad uno schema”.
Per saperne di più ilBaracucco ha contattato il famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi che, dopo averci apostrofato “capre” una decina di volte, ci ha confidato che è impossibile stabilire quale sia il reale significato del quadro, si tratta di una “necessità interiore” non esprimibile con parole. I più maliziosi dicono che le linee, i triangoli e i quadrati presenti nel quadro sono solo forme secondarie, in realtà le forme principali sono i cerchi che probabilmente seguono il malcelato schema definito come “un colpo al cerchio e uno alla botte”.
Al termine della conferenza la Galleria Sums si tinge di giallo quando è trapelata la notizia che la stessa Segreteria, durante la verifica del percorso di nascita di un’impresa, ha riscontrato diversi problemi. A quel punto l’ammissione: – “Abbiamo inviato membri della Segreteria in ricognizione tra i diversi uffici, sono due mesi che sono usciti e non sono ancora rientrati” –
A quel punto, ormai scoperti, hanno distribuito a tutti i giornalisti presenti dei volantini con la foto dei membri dello staff scomparsi.

