La politica si interroga sul proprio operato. Se la proposta del test antidroga andrà in porto non ci si potrà più nascondere dietro l’alibi dell’allucinazione collegiale. Ora che è stato ufficialmente richiesto dal Segretario alla Sanità il test antidroga a tutti i membri di governo e CGG, certe scelte dovranno essere giustificate in altro modo. Da alcune voci di corridoio trapela l’ipotesi dei fumi dell’inceneritore di Raibano che fanno girare la testa, ma risulta un’idea troppo debole perché dipendente dalle condizioni meteo: se poi quella volta non tira il garbino? Probabilmente verrà quindi scartata anche se avrebbe alzato un gran polverone, forse per cercare di vedere se qualcuno in aula si aggiri sniffando come un cane da tartufo.
L’ex magistrato Cantone ha affermato che San Marino non deve mettere la testa sotto la sabbia come l’Italia, quindi non si può più usare nemmeno la scusa che quella volta ero in spiaggia a spalmarmi l’autoabbronzante. Bisogna aguzzare l’ingegno e tra le ipotesi al vaglio dall’esecutivo sta prendendo sempre più piede la vicenda delle acque rosse di Fiorentino. Pare che qualcuno della maggioranza sia stato visto aggirarsi furtivamente al mercato ittico di Rimini per ordinare un quintale di rane vive, ma non è dato sapere se sia collegato al misterioso fenomeno dell’acqua rossa.
Gli apocalittici sammarinesi vedono nell’acqua rossa, nelle rane e nell’arrivo di un egiziano a capo di Banca Centrale tutti i segni di quello che potrebbe essere la scusa delle scuse: SONO STATE LE CAVALLETTEEEEEEE!!!!
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Mussoni convince sul test antidroga i parlamentari. Forti dubbi: come giustificare certe scelte di governo?
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Prodigio a Fiorentino, acqua rossa da fonte Acquino. A San Marino il miracolo di Sangiovese? Fermento alla Vinicola. Si infittisce il mistero.
[Water news]: Prodigio a Fiorentino, acqua rossa da fonte Acquino. A San Marino il miracolo di Sangiovese? Fermento alla Vinicola. Si infittisce il mistero.
Fonte Acquino, l’acqua diventa vino?
Sopralluogo della Giunta, dei tecnici dell’Aass e di quelli della Vinicola, prelevati campioni per le analisi delle acque perchè l’ufficio preposto non era in orario di lavoro.
Dalle analisi è poi risultata una forte presenza di vino rosso nelle acque della fonte e si è subito gridato al miracolo del Santo, non San Marino o almeno non solo lui, bensi Sangiovese!
Contemporaneamente in Tribunale, interrogato dai giudici inquirenti, il ladro di Fiorentino che si era scolato quindici bottiglie di vino e mangiato quattro coppe di maiale, aveva ammesso di avere desistito dalla fuga perchè non tratteneva più la vescica, e si era fermato a urinare copiosamente i quindici litri di vino in un luogo che poi la Gendarmeria ha poi identificato proprio a ridosso di fonte Acquino. In seguito a queste rivelazioni il giallo dell’acqua rossa assume tutto un altro colore.
Tirano un sospiro di sollievo in Giunta, e ne approfittano anzi per chiedere alla Gendarmeria di individuare il luogo dove il malfattore ha defecato le quattro coppe di maiale, per mettervi a dimora una quercia secolare.

