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  • Sul sito della Segreteria Industria Leggi per le imprese tradotte in inglese, alla voce “Reads for the exploits”

    Sul sito della Segreteria Industria Leggi per le imprese tradotte in inglese, alla voce “Reads for the exploits”

    (Pliz, visit auar càuntrisaid) Il sito internet della Segreteria Industria si arricchisce di una nuova sezione che raccoglie i testi delle Leggi in lingua inglese per agevolare le imprese che vogliano investire sul Titano. Pare però che la spending review abbia impedito di rivolgersi a traduttori qualificati, così il personale ha utilizzato Google Translate, ottenendo in breve tempo e a costo quasi zero una traduzione, talvolta un po’ carente dal punto di vista grammaticale. Ad ogni modo ora sono già disponibili molti documenti, dalla legge sulle licenze (“Law over permissions”, che specifica quando si può lasciare la caserma) a quella sull’e-commerce (“Law about vowel-selling”, anche se da noi è più popolare quella che regolamenta l’acquisto di vocali nei telequiz), dalla legge sulle società (“Law about society”, utile soprattutto se si frequentano il jet-set e i party alla moda) alle disposizioni in materia di start-up (“Dispositions in matter of top-beginning”, una dispensa di consigli ottimistici per coloro che vogliono farsi da sé). Per la traduzione di altre leggi ed in particolare degli allegati si è comunque investito in un corso a dispense mensili in edicola, già arrivato al quarto fascicolo.
  • Utilizzano per tutti la parola d’ordine “Responsabilità”. Violate decine di identità Facebook

    Utilizzano per tutti la parola d’ordine “Responsabilità”. Violate decine di identità Facebook

    (Il mondo sommerso di Internet) – E’ successo a conclusione dell’assemblea di Noi Sammarinesi ma la notizia è trapelata soltanto poche ore fa dopo che, sulla bacheca del famoso social network, sono cominciate ad apparire citazioni di Pertini e foto di gattini a nome degli esponenti del gruppo consiliare. Per capire come questo sia potuto accadere abbiamo contattato un esperto in sicurezza informatica e ci ha spiegato che la causa è stata probabilmente una leggerezza durante la conferenza stampa: – “Molti aderenti hanno seguito alla lettera l’idea di utilizzare per tutti la stessa parola d’ordine”, ha spiegato l’esperto. A quel punto, una volta dichiarata pubblicamente che la parola d’ordine era uguale per tutti, è stato facile per chi, approfittando di questa disattenzione, ha voluto agire indisturbato mettendo le mani sugli account per rubare l’identità dei presenti, difatti si è poi scoperto che la password utilizzata da tutti gli aderenti per il proprio account Facebook era stata ‘Responsabilità’.
    “La nostra identità non si tocca” è stato il primo commento di uno degli esponenti del partito fatto movimento (o viceversa). A quel punto è stato necessario l’intervento della polizia postale italiana per verificare la violazione delle identità digitali e ripristinare la situazione.
    L’esperto di sicurezza informatica, prima di congedarsi, consiglia a tutti di utilizzare parole d’ordine poco abusate e meno banali e se proprio si devono usare parole comuni per i gli account personali consiglia di renderle più complicate da individuare.
    Mentre stavamo pubblicando questa notizia è giunto un aggiornamento su Gian Nicola Berti che ha minacciato di cancellare il suo profilo Facebook sbattendo la porta USB, non sappiamo ancora se è stata opera del Gian Nicola Berti vero oppure di quello responsabile.