La debacle elettorale unita ad alcuni malumori interni potrebbero essere la causa della crisi della lista delle Persone Libere che ha costretto il coordinatore ad indire una conferenza stampa al Piccolissimo. E dopo la cena una bella briscola, per i 4 partecipanti.
Si contano infatti già diversi profughi nonostante gli appelli mentre il ‘Movimento Cacciatori’ rimane fedele all’alleato e sta cercando di riportare i dissidenti. Per ora si contano due fagiani e due lepri. Dal movimento ‘No Migranti’ non sono state rilasciate dichiarazioni post voto tanta è l’amarezza per essere stati respinti da una soglia di sbarramento. Non sappiamo quale sarà la sorte dei 15 movimenti che ruotavano attorno al vulcanico coordinatore (vi ricordate cosa è successo agli abitanti di Pompei? Ndr), quello che è certo è che la spaccatura è dietro l’angolo, dimostrando che la divisione per zero è matematicamente possibile.
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Tornano abbronzati da un viaggio organizzato dalla Csu, scambiati per migranti da giornalista!
Tornano abbronzati da un viaggio organizzato dalla Csu, scambiati per migranti da giornalista!
Sgradita sorpresa per la comitiva al ritorno dal viaggio organizzato dalla Federazione Pensionati della Csu: quando i turisti, di ritorno dalla località balneare di Al Barhakuk sul Mar Rosso sono scesi rilassati e abbronzati dal pullman che li riportava a casa, qualcuno ha incredibilmente scambiato l’allegra comitiva per un gruppo di migranti approdati in Repubblica.
Subito allertata, l’agguerrita stampa d’inchiesta locale è accorsa fulminea sul posto per documentare quanto stava accadendo, riuscendo contemporaneamente e facilmente a organizzare una manifestazione di dissenso verso i malcapitati turisti Csu.
Nella crescente confusione, per la palpitazione del momento, a un anziano si è allentata la dentiera mentre cercava di giustificarsi con i manifestanti e veniva cosi scambiato per arabo. Aumentata sensibilmente la tensione, solo quando i due gruppi si sono avvicinati alcuni dei manifestanti si sono accorti che stavano protestando e inveendo contro i propri genitori e parenti. “Sgrazid” ha finalmente urlato l’anziano, non appena è riuscito a riposizionare la dentiera, al nipote esagitato, “Dop ma chesa a fem i cont!”
Laconico il commento della Csu: “Un ulteriore Smac-co per la nostra credibilità”, mentre è ufficialmente smentita ogni smentita da parte dell’organo di stampa, che si è limitato a uno stringato: “Aiutiamoli a casa loro”……cioè a casa nostra.
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Corteo anti profughi sul Titano. Marino scappa e dice di voler tornare ad Arbe (Croazia), la Repubblica cerca un nuovo patrono
Clamorosa fuga nella notte. A seguito delle proteste per l’arrivo dei migranti sul Monte, il noto scalpellino profugo, proveniente da Arbe, ha passato il confine di Gualdicciolo e si è dileguato nella campagne circostanti. A darne la notizia la Gendarmeria, tuttora impegnata nella ricerca dell’uomo barbuto, per tenare di fargli cambiare idea. Dalle prime ricostruzioni genealogiche pare che il suo bisnonno fosse di Pietracuta ma ciò non è bastato all’ardimentoso gruppetto per considerare Marino uno dei nostri, anche se la sua stirpe proviene da qualche km fuori dalle mura di cinta. Pure lui è uno straniero!
Un utente ha filmato di nascosto la fuga di Marino che riprende i suoi arnesi da lavoro lasciati nascosti al Sacello e scendendo per la Baldasserona si è recato verso la parte bassa di Acquaviva, facendo solo una sosta alla Centrale del Latte dove un operaio turnista gli ha donato una caciotta per il viaggio.
In men che non si dica, oltre alla forze dell’ordine, si sono attivati cittadini comuni in cerca del profugo scomparso, grazie anche al tam-tam che si è creato sui social network. Dov’è l’immigrato qua, chi è il profugo di là, ospitalo a casa tua, la casa dov’è…. piano piano è montata la curiosità, ed alla fine non si capiva più se era una ricerca o una caccia.
Il governo cerca di premunirsi nel caso in cui Marino non voglia tornare indietro. Il Congresso di Stato ha infatti dato mandato all’Ufficio Statistica di consultare urgentemente tutti i calendari della Cassa di Risparmio appesi sui muri per trovare un altro patrono tra quelli ancora disponibili, prima che vengano avviate le trattative con l’Unione Europea per l’accordo di associazione. Se non sappiamo chi siamo, come ci associamo?
Fioccano da più parti le richieste per un santo autoctono, c’è chi indica San Giovanni da Canepa, altri pensano alla meno nota Santa Mustiola. Fibrillazione anche in via delle Scalette, se Marino se ne va per sempre si deve aggiornare il simbolo della Democrazia Cristiana, istintivamente la scelta potrebbe ricadere su Sant’Agata anche se alcuni irriducibili conservatori dicono che una donna emancipata che viene pure dal sud italia non è la scelta ottimale.
San Marino senza far rumore se ne va… -

San Marino: DC attiva un centro accoglienza, primi profughi in arrivo.
Uscire dalla Porta e Rientrare dalla finestra.
Lo aveva detto di recente il segretario Morganti che non si può restare indifferenti al problema dei migranti. Taaaac! Subito dopo il PSD, e il Bene Comune, celebrano la riunificazione con il PSS, ufficializzando con l’operazione “Stampella” un rapporto in qualche modo clandestino.
La Dc va oltre e con l’operazione “Aprite le finestre” si appresta a riprendere in casa tutti coloro che erano usciti dalla porta principale, accogliendo già da questa settimana uno zatterino di profughi provenienti dalle coste dell’Upria. “Più che profughi preferiamo definirli figlioli prodigi” precisano dalla direzione del partitone, “anche se il vitello più grasso può stare tranquillo stavolta, i tempi sono cambiati e festeggeremo esclusivamente rivolgendo il nostro voto a varianti di PRG e poli del lusso.”
Basta insomma con tutta questa frammentazione frammentaria e questa dispersione di forze e intenti, anche la DC si schiera apertamente per la preferenza unica, si, ma di un unico partito.


