Santa Marina per un giorno.

Domenica 8 marzo, Festa della Donna e San Marino, paese notoriamente moderno e all’avanguardia, lancia clamorose iniziative declinate al femminile.

Il Congresso di Stato ha deliberato che per tutto il giorno segretari e consiglieri indosseranno eleganti tailleur o castigati tubini sotto al ginocchio, lasciando la libertà di scegliere tra ballerine, tacco 12 o scarponcino. Anche trucco e parrucco saranno lasciati a discrezione.
Apposite comode gonne pantalone saranno consegnate in dotazione alle forze dell’ordine, nei colori dei tre corpi.

La chiesa, che in fatto di modernità non è da meno, rilancia l’iniziativa. Il Vescovo ha infatti disposto che tutte le funzioni domenicale dell’8 di marzo saranno celebrate da sacerdoti in abito da sera, necessariamente lungo ma senza strascico, consentendo però modeste scollature, esclusivamente nella parte posteriore.

Don Mangiarotti per l’occasione invece del solito editoriale pubblica i versi del poeta dialettale Barachecco Guidi, “L’ot ad merz”

“Pri na volta al’ an
av lassem de’ dan
mo’ an vi si da abituè
che al robi li in sta acsè.
Mimosi, festa e gran baccan
pu’ dop e fnesc’ tot ste can can
la dona la ha da stè bona i lè
lava, stira e fa’ da magnè.”

Nel frattempo piovono mimose.