E’ crisi! La Bibbia del consiglio è vuota! Tutti i giuramenti invalidati, si teme reazione a catena
Clamoroso al Palazzo del Governo! Un donzello annoiato in un lungo e caldo pomeriggio estivo apre casualmente l’edizione della Sacra Bibbia presente nella sala del Consiglio Grande e Generale e scopre che contiene solo pagine bianche! “Mi annoiavo, cercavo il versetto Ezechiele 25,17” si è poi giustificato l’ignaro impiegato.
Un’unica scritta appare, oltre al titolo, nella terza di copertina del grosso libro, ove compare la dicitura “fac-simile, volume simbolico destinato a esposizione, mobilifici e finte librerie importanti”.
Il divertito stupore iniziale lascia il posto a sconcerto e preoccupazione quando la Segreteria Istituzionale realizza che tutti i giuramenti effettuati sul libro sacro non avrebbero quindi valore effettivo, particolarmente tutti quelli effettuati nell’ultima legislatura, dai consiglieri ai congressisti in carica, tranne quelli che hanno giurato sul proprio onore.
Si teme quindi un pericoloso effetto a catena, l’opposizione chiede l’immediato decadimento delle cariche e del governo, per andare subito al voto con nuove elezioni.
I congressisti e i membri di maggioranza si giustificano sostenendo comunque che è il pensiero che conta, e che qualche decilitro di inchiostro mancante non può modificare la situazione. Nel frattempo gli inquirenti hanno scoperto che il volume è stato effettivamente regalato allo Stato da un famoso mobilificio locale, mentre nell’analisi minuziosa delle pagine avrebbero rinvenuto una unica pagina scritta tra le quasi duemila che compongono il grosso libro, più o meno a metà volume infatti su una unica facciata sarebbe ripetuta dall’ alto in basso la frase “Il mattino ha l’oro in bocca” in righe ordinate.
Nel frattempo tutti coloro che avevano prestato giuramento sulla Bibbia anomala sono stati frettolosamente convocati a Palazzo e invitati a giurare sul proprio onore, con validità retroattiva.
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