Medicina alternativa: niente anestesisti per la colonscopia, si passa al brandy?
Chema (LE) – Non c’è niente da fare, dopo le partorienti anche i pazienti in lista per una colonscopia devono resistere, resistere, resistere al dolore. Pare infatti che all’interno dell’ISS manchino gli anestesisti disponibili alla sedazione totale, si deve quindi ricorrere ad un leggero sedativo per eseguire una colonscopia. Da alcune indiscrezioni trapelate tra le file della maggioranza, il Governo ha deciso di aggirare la problematica dell’anestesia tenendo l’occhio sempre aperto ai conti pubblici dovuti alla crisi perdurante; è stato infatti dato mandato alla Segreteria alla Sanità, in accordo con quella all’Industria, di trovare partner commerciali per la produzione di un distillato che causi un lieve stordimento del paziente.
In pole position troviamo l’amaro per via orale ‘LucAno’ ma le associazioni di categoria hanno manifestato la volontà di supportare l’economia locale e si sta quindi pensando alla riedizione del Tilus o alla sempreverde grappa di moscato. Non soddisfatti della soluzione proposta, la maggioranza ha incalzato il Governo a fare di più. La crisi morde ancora? Allora mordiamo la crisi! Con un tocco di creatività è stato infatti stretto un accordo anche con alcuni mobilifici sammarinesi per la produzione di appositi legnetti da stringere tra i denti nei momenti più delicati del controllo sanitario. Liquore e legnetto, paziente perfetto!
Rispondi