DC, troppe prese di posizione tutte attaccate alla stessa ciabatta, si teme un blackout
(Messa a terra) Si preannuncia un nuovo, imprevisto intervento sulla sottostazione elettrica di Cailungo. Dopo il blackout notturno di alcune settimane fa, il sovraccarico di prese di posizione della DC (Direct Current) di questi giorni preoccupa la stabilità della Rete, tanto che Ciavatta teme che saltino i fusibili e perciò chiede di staccare la spina al governo. La puzza di bruciato che si avverte in Aula non sarebbe quindi dovuta agli affari sporchi, quanto invece al sovraccarico dei computer della maggioranza accesi h24 per poter essere sempre pronti a sfornare un nuovo comunicato moralizzatore. Insomma, il governo punta tutto su una trasformazione interna, ma i trasformatori si sono surriscaldati e i vertici di maggioranza rischiano di rimanere fulminati da improvvise correnti, come se non bastassero le recenti folgorazioni tipo San Paolo sulla via di Damasco. Uno dei casi più eclatanti è stato Teodoro Lonfernini, che ha più volte esternato la necessità di prendere le distanze ed isolarsi da certi personaggi dopo aver preso la scossa da un fornetto per abbrustolire il pane. Pare sia questa la motivazione per cui le luci del Natale delle meraviglie saranno a led.
Rispondi