Forza Uova, la colazione dei campioni: San Marino accende i fari allo xeno.
“Nemini te neri”
Il nero va sempre di moda, a San Marino ultimamente è abbastanza richiesto anzi, per la precisione, è abbastanza ricercato.
Fatti di cronaca avvenuti negli ultimi giorni avvalorano questa tendenza, sta moderatamente crescendo la neromania: un notaio sammarinese stipula un contratto mettendo nero su bianco e subito sotto la sede dello studio si raduna un manipolo di esagitati inneggianti al fatto che casomai è il bianco che deve stare sul nero, una maestra riprende uno scolaro definendolo la pecora nera della classe e immediatamente al di fuori della scuola si riuniscono i sostenitori della pura lana vergine, un gioielliere espone in vetrina un filo di pregiate perle nere e si ritrova fuori dal negozio gli accoliti delle perle bianche dell’ostrica che propongono di infilarle a casa loro, un gruppo di operai di colore trascorre la pausa pranzo all’aperto con un bicchiere di vino ed un panino, la felicità, per i neromani.
Illuminato dagli efficaci, ancora sparuti, lampioni allo xeno San Marino assume una luce un pò… destra, tanto che a chi fa notare che comunque anche Marino in fondo era un migrante viene contrapposto che non è assolutamente vero perché abitava fuori dal confine, è che il mare Adriatico, li in mezzo, ce lo hanno messo dopo apposta. Una macchinazione dei buonisti, quelli che sono stati capaci addirittura di mettere i tasti neri sul pianoforte.
Intanto nella sede di Forza Uova due militanti della prima ora giocano da venti anni una interminabile partita a scacchi, entrambi con i pezzi bianchi.
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