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  • Fusione BSM-Cassa: l’aggregato non è disponibile! Magari con un po di panna

    Fusione BSM-Cassa: l’aggregato non è disponibile! Magari con un po di panna

    Operazione Megabank.

    Quando si fondono due banche si ottengono i conti colanti, la liquidità evapora e i crediti si rapprendono, i debiti si spalmano sopra tutto come uno strato di bianca besciamella che lega tutti i sapori. Un pasticcio perfetto.

    La ricetta della fusione alla sammarinese era in procinto dI essere usata dai maitre chef del Titano per cucinare alla perfezione i due istituti bancari storici, carne e pesce nella stessa teglia a fuoco lento, qualcuno aveva già l’acquolina in bocca, qualcun altro l’acquolina ce l’aveva più in giù.

    Dall’ipotesi di fusione di Cassa di Risparmio e Banca di San Marino si sarebbero prospettate almeno quattro diverse combinazioni:

    la Bancassa, un istituto che se la spassa a racimolare soldi con la ramassa, tra imposta e tassa alla massa, un po grassa e un po smargiassa, che i limiti oltrepassa ma basta che incassa; direttore nominato Pantalone

    la Cassabanca, un istituto modello di rovere massello, fonte di guadagno con inserti di castagno, banca di stato in compensato, banca popolare di compattato trucciolare, banca di sistema in laminato color crema; direttore mastro Geppetto

    la Grancassa di San Marino, a disposizione del governo per battere e ribattere in maniera ripetuta in materia finanziaria, ogni banda che si rispetti necessita di una grancassa che da il tempo giusto per fare squillare all’unisono trombe e tromboni; diretti dal maestro Muti, e tutti zitti

    la Banca Ti Risparmio, un istituto dalla parte del cittadino, dal più grande al più piccino, ti risparmio la fatica, ti risparmio l’intenzione, il Grande Sportello che controlla ogni movimento e ogni balzello; direttore generale Barbara D’Urso. E saremo stati tutti nominati!

    Molto sarebbe dipeso dalle cattive compagnie, poco da quelle buone.

     

     

  • Fusione tra banche: la situazione è grana ma non seria!

    Fusione tra banche: la situazione è grana ma non seria!

    E’ una Repubblica Formaggia.

    Un bel pezzo di formaggio di Cassa
    un tocco di Cheese Banca
    una fetta di formaggio coi Bac
    mezza casciotta di Risparmio
    2 fettoni succulenti di NPLardo
    Grana Faetano
    Fantina Delta
    Emmenthal coi buchi (più buchi ha meglio è)
    formaggio di APeggio
    a forma di Pecorino
    credito d’imposta quanto basta

    è la ricetta della Fonduta Sammarinese, piatto goloso e ipercalorico, tutto grasso che cola, e già c’è la fila per chi vuole pucciare per primo.
    La ricetta dell’FMI, Fonduta Monetaria Internazionale, è facile, veloce e indolore, nonostante l’alta percentuale di pecora e il rischio che vada tutto in vacca, e il segreto sta tutto li, la giusta dose al momento giusto del credito d’imposta, ingrediente magico che lega tutti i sapori e dissapori.
    Con l’immancabile collaborazione della Banca Centrale del Latte e del Consorzio di Stato è possibile ottenere una calda e fumante crema di formaggio, cosi morbida da poter essere spalmata nei prossimi 25 anni. Fila e Fondiss.
    Le opposizioni naturalmente ribattono con la solita dichiarazione ormai cotta e ricotta sulla necessità di decrescita e di ritorno a paste filanti come scamorze e mozzarelle, subito bollate come bufale dal Governo, il quale dichiara di par suo che ormai la situazione è cagliata e che il progetto fila che è un piacere, e che del resto il taleggio non ammette ignoranza.
    È una grana titanica, una questione di latte caprina dove alla fine tutti saremo chiamati a riempire i buchi dell’emmenthal, perché se è vero che la forma conta più del contenuto, alla fine paga sempre mascarpone. E a noi toccherà metterci un feta di culo.