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  • Clelio Galassi: “San Marino produrrà papamobili d’epoca”

    Clelio Galassi: “San Marino produrrà papamobili d’epoca”

    (PACS – PapAutomobile Club San Marino) – Dopo la Cisitalia un’altra ghiotta occasione automobilistica per la Repubblica di San Marino. L’idea è stata lanciata qualche giorno fa dall’ambasciatore presso il Vaticano Clelio Galassi, già Presidente dell’Automobile Club San Marino. Il club, così come la nostra Repubblica, non naviga in buone acque sotto il profilo economico-finanziario, così la pensata: perchè non produrre le richiestissime papamobili? Non dimentichiamo che il nuovo pontefice è molto attivo in politica estera e gira tutto il mondo, senza dimenticare il fatto che c’è anche un altro papa in Vaticano che deve potersi muovere. La Repubblica potrebbe essere un ottimo laboratorio sperimentale per la produzione di una nuova gamma di automezzi, in linea con le moderne disposizioni in tema ambientale, Clelio ha infatti previsto un’automobile con marmitta cattolitica sportiva, la Clelio Williams, con cerchioni dorati. Mentre per viaggi più comodi ed eleganti è stata pensata la Galaxy, dotata di ogni comfort come l’acqua pulsantiera digitale, il portaostie estraibile e presa Usb (Un $olo Bene). Dalle prime indiscrezioni pare che verranno progettati 4 esemplari in esclusiva per la Città del Vaticano ma la nuova gamma potrebbe interessare anche qualche appassionato di cimeli d’epoca interessati ad avere un vero e proprio pezzo da collezione nel proprio garage. Si sta infatti pensando di mettere sul mercato un esemplare d’epoca dotato di Clelio Galassi stesso.

    la 'Galaxy' dotata di tutti i comfort, Clelio compreso.
    la ‘Galaxy’ dotata di tutti i comfort, Clelio compreso.
  • Galassi: “Guardie svizzere in difesa del Papa contro l’ISIS”. Incarcerato per avere rubato una veste papale

    Galassi: “Guardie svizzere in difesa del Papa contro l’ISIS”. Incarcerato per avere rubato una veste papale

    (Er Cuppolone) I recenti timori per assalti dell’ISIS in Italia hanno fatto innalzare il livello di attenzione anche in Vaticano. Il centro della cristianità potrebbe essere sotto attacco, perciò le Guardie svizzere hanno approntato un piano in difesa del Papa contro l’ISIS. Il neo ambasciatore Galassi, non appena informato del potenziale pericolo per i suoi rapporti con un obiettivo sensibile, ha deciso di adottare una personale strategia di sicurezza: si è nottetempo introdotto nella lavanderia e si è appropriato di una veste papale, cercando così di garantirsi la protezione fornita dalle milizie vaticane. Purtroppo per lui, il detto “non c’è due senza tre” non ha funzionato. Le Guardie svizzere hanno notato che c’era un Papa di troppo in giro, oltretutto con una “S” un po’ troppo sibilante per essere un argentino o un tedesco, e lo hanno perciò incarcerato con l’accusa di mitomania, blasfemia ed offesa alla figura del Santo Padre. Papa Francesco lo ha perdonato per tale atto, comprendendo la debolezza umana e la legittima paura: ha perciò commutato la carcerazione con due settimane al servizio di Ratzinger. Dopo due giorni, Galassi è stato di nuovo avvistato vestito di bianco. Lo stavano trasportando in manicomio, avvolto in una camicia di forza.

  • Papa Francesco: “Se uno offende mia madre gli do un pugno”. Galassi rientra dal Vaticano con un occhio nero

    Papa Francesco: “Se uno offende mia madre gli do un pugno”. Galassi rientra dal Vaticano con un occhio nero

    (Adrianaaaaa!) Incidente diplomatico sfiorato pochi giorni fa in Vaticano. A seguito della presentazione delle lettere credenziali, il nuovo ambasciatore Clelio Galassi è stato invitato ad un incontro privato col Santo Padre. Durante l’udienza privata è stato servito del mate, bevanda molto gradita da Papa Francesco, preparata secondo una ricetta speciale che la famiglia Bergoglio si tramanda da generazioni e a cui il Pontefice tiene molto perché gli ricorda quando sua madre gliela preparava da bambino. Galassi l’ha assaggiata per cortesia, ma poco diplomaticamente ha storto il naso non gradendone il sapore: quando il Papa ha visto l’espressione del sammarinese ha chiesto cosa non andasse, e alla risposta “Avrei preferito un sorso di Romagna” il Pontefice ha storto il naso a Galassi con un pugno. Le guardie svizzere sono accorse per allontanare lo sventurato ospite da Papa Francesco, che memore dei suoi trascorsi giovanili da buttafuori lo stava gonfiando come una zampogna. Sua Santità ha poi chiesto scusa per lo scatto d’ira e si è auto-perdonato, mentre Galassi è stato congedato dal Papa che gli ha ricordato il comandamento “Onora il padre e la madre”. L’ambasciatore ha riportato in patria i documenti timbrati dal Vaticano e da oggi recherà sul viso lo stemma pontificio impresso dall’Anello del Pescatore.