31.12.2015, Messaggio di fine anno del Governo del Bene Comune.


31.12.2015, Messaggio di fine anno del Governo del Bene Comune.

![[Breaking Xmas]: dal polo nord al polo del lusso, i bimbi di San Marino scrivono a Babbo Natale](https://ilbaracucco.com/wp-content/uploads/2015/12/letterina-babbo-natale-con-alberelli.jpg?w=277)
In esclusiva per Il Baracucco.sm.org.nut.lux la letterina di Gianca, Gianfi, Teo, Antonellina, Iretto, Franci, Bepi, Pasqualino, Marchino:
Esimio sig. Babbo Natale,
una richiesta un pò speciale
tu che stai sempre da solo
tutto l’anno lassù al polo
nella tua visita annuale
a San Marino per Natale
quella notte giungi in volo
ben lontano dal tuo polo
ti chiediamo gentilmente
per noi e per tutta la gente
un dono bello e indiscusso
che qua i conti sono in rosso
serve proprio urgentemente
abbiamo già fatto la variante
anche qualche compromesso
per avere il polo del lusso.
Ma quelli là del comitato
non hanno mica pazientato
hanno deciso di stoppare
un referendum vogliono fare
per un colle scalcagnato
al gran successo destinato
e invece di tergiversare
vanno in giro a fare firmare
quindi Babbo solo un dono
per quest’anno sul Titano
certo è un abbellimento
una colata di cemento
un terreno all’abbandono
è benedetto dal Patrono
solo un grande investimento
può ogni bimbo far contento.
In attesa di un suo gradito riscontro cogliamo l’occasione per porgere i nostri distinti saluti promettendo che saremo più buoni fino al novembre del 2017.


Piove, il Governo danza.
Dopo due mesi di trenini, panini, eventi e manifestazioni, dopo aver esultato e brindato al successo per avere portato un centinaio di persone in piazza, arriva Ferragosto e taaac, piove! Traffico congestionato, parcheggi pieni, centro storico affollato.
I commercianti chiamati a un superlavoro non nascondono però una lieve vena polemica contro il Governo per non avere programmato per tempo l’evento atmosferico. I membri della Segreteria al Turismo rispondono dal tetto del Palazzo, ancora con i copricapo di piume d’aquila e i tamburi in mano, che erano mesi che si preparavano alla performance e che finalmente sono riusciti ad azzeccare tutti i passi della danza della pioggia.
E rassicurano che dal prossimo anno tutta la programmazione estiva sarà gestita direttamente e professionalmente da gruppi etnici Cherokee e Sioux già individuati e contattati tempestivamente, e invitati a presentare al più presto un progetto di fattibilità per il Polo della Pioggia.
Pone subito il veto la CSU che prima di affidarsi a esperti extracomunitari chiede di verificare se non siano presenti in territorio gruppi indigeni specializzati, mentre anche il sindaco di Rimini manifesta perplessità sul Polo della Pioggia. “Polemica all’acqua di rose” minimizzano dal Bene Comune.

Etutteduntrattoilcoro…
Chiusa nella notte la questione Polo del Lusso che passa liscia come l’olio. Tirano un sospiro di sollievo, ma neanche tanto, nei banchi del Bene Comune, qualcuno addirittura accenna un bizzarro coro da stadio che finisce per coinvolgere tutta la maggioranza: “Avanti pro polo / alla riscossa / sbandiera il lusso / sbandiera il lusso…”
Una lieve nota di disappunto si avverte però sulle facce dei governativi quando si accorgono che quelli di UPR e del Partito Socialista stanno muovendo solo le labbra, ma è una piccola ombra che si dissolve subito nell’euforia generale.
Soddisfazione del segretario al Territorio che rilascia una breve e piccata dichiarazione a caldo: “Una mattina, mi son svegliata….” prima di essere trascinata via nei festeggiamenti.
Perplessità infine nei banchi di Sinistra Unita che ha rivendicato la paternità della canzone intonata, anche se, come hanno poi voluto precisare, il testo originale non sarebbe proprio cosi, puntualizzando alla fine che comunque quelli del Bene Comune l’hanno cantata molto stonata.

Memorabilia a San Marino.
Ormai chiuse la danze con il Polo del Lusso il Governo del Bene Comune rilancia di brutto e si accinge ad aprire le danze, quelle vere, con un progetto da sballo totale, ossia portare il Polo del Cocco a San Marino.
La discoteca più famosa in Italia sembra intenzionata a smobilitare da Riccione e cosi in Repubblica si sono subito attivati per sistemare la piramide di vetro nello sky line sammarinese.
Frotte di ingegneri e architetti sono al lavoro da giorni per rendere attuabile il progetto nella maniera più consona e impattante per il territorio, e sicuramente l’ipotesi più accreditata, suggestiva e realizzabile è quella di installare la famosa piramide sopra al tetto dell’edificio dismesso della Karnak a Chiesanuova, ottenendo nel contempo sia una riqualificazione edilizia che una quasi commovente affinità tra le due strutture egiziane.
In sinergia con il Consorzio e l’Ugraa ci sarebbe già un impegno per sostenere nella la zona circostante la coltivazione di palme da datteri e di papiro Terra di San Marino, mentre l’Apas a sua volta metterebbe volentieri a disposizione una coppia di cammelli abbandonati, al momento rinchiusi al canile.
Tutte le spese di realizzazione saranno a carico della ditta realizzatrice che si impegnerà anche a costruire un deserto parcheggio con duecento posti macchina, una sfinge a grandezza naturale con il naso intatto e un piccolo centro commerciale adiacente denominato Polo del Luxor.
Il governo in contropartita si dovrà impegnare nella fornitura gratuita di mummie e sarcofaghi e nella realizzazione di una bretella fluviale denominata Nilo di fondovalle, che collegherebbe Chiesanuova al Marecchia e di conseguenza a Rimini.
Ancora non è stato stabilito chi dovrà fornire i coccodrilli. E relative lacrime.

Ce n’è per tutti! Il Governo del Bene Comune dopo le polemiche per la variante di PRG, la contrarietà dell’opposizione e il Comitato del “No al Polo del Lusso” cerca di accontentare tutti e realizzerà in contemporanea all’outlet chic di Rovereta un degradante “Pol di Sgrazid”, e tutto riconvertendo, ma neanche tanto, qualche capannone abbandonato in qualche zona industriale. Per la location sembra ci sia solo l’imbarazzo della scelta.
In un primo momento ci avevano provato quelli del governo a compensare riconvertendo a parco un’area equivalente destinata a zona produttiva, ma il comitato del No e l’opposizione non ci stanno, non è sufficiente.
Ecco allora l’idea, il “Pol di Sgrazid” con merce a basso costo e di bassa qualità, sia per accontentare tutte le disponibilità economiche sia per agevolare i commercianti sammarinesi con una sorta di concorrenza alla rovescia che favorirà l’afflusso dei clienti nel centro storico, compensando quindi anche l’effetto contrario del Polo del Lusso.
Ultimo piccolo scoglio da superare, l’intervento dell’Associazione Consumatori che in nome dell’uguaglianza rivendica a questo punto anche la presenza di un Polo del Cosi Cosi, ricevendo subito l’appoggio dei Sindacati, abituati a stare sempre nel mezzo.

Mentre prosegue la trattativa tra Governo e allevatori produttori per l’acquisizione della centrale del latte accade che nel frattempo l’edificio, già puntellato da tempo, va in vacca e comincia a perdere pezzi. Si sono staccati infatti parti di cornicione che rischiano di arricchire di calce il latte fresco, ma la Protezione Civile in parte minimizza e mantiene aperta la struttura, “necessariamente, altrimenti non potremmo produrre la casatella per l’Expo” si legge in una breve nota.
Tutto questo quando le analisi effettuate rivelano una struttura costruita in economia con poco calcio, latte scremato e panna light che si smonta subito con i primi caldi. L’edificio verte al momento in uno stato fatiscente, tutti i lavoratori sono in fermento e da domani produrranno solo yogurt. “Comunque la struttura è stata messa in sicurezza” ancora la Protezione Civile, “e attualmente una ditta specializzata sta già intervenendo con infiltrazioni di latte a lunga conservazione.”
Tutte le promesse del recente passato si stanno rivelando delle bufale, mentre l”impressione diffusa è che anche qua siamo messi a pecora. Nel senso del latte naturalmente.


Grande coalizione grande pacco.
Ormai a metà legislatura il Governo del Bene Comune svela le carte e lo fa nella maniera più eclatante, e cioè rendendo pubblico il grande pacco servito ai cittadini. Quello che in molti potevano solo immaginare adesso si materializza in mezzo a una aiuola pubblica, cosi che tutti possono rendersi conto delle sue effettive dimensioni.
Discordanti i pareri dei primi cittadini accorsi, chi si è spaventato per le dimensioni, chi se lo immaginava molto più grosso, chi non avrebbe immaginato mai una cosa del genere. Il Governo ha replicato ai primi commenti puntualizzando che non sono le dimensioni che contano ma il pensiero.
Al PS, fresco new entry nella coalizione di governo, l’incarico di mettere un bel fiocco.


Con l’ombrello sul pianello.
25 marzo festa dell’Arengo, una pioggia torrenziale che non si vedeva da anni, polveri bagnate per i partecipanti della manifestazione Arengo 19062015 che devono riparare in galleria, e accusano il Governo di pioggia ad iniziativam. Con conseguente macchina del fango, che si è riversato copioso in molte strade della Repubblica.
Il Governo non ci sta e declina ogni responsabilità, fanno sapere da palazzo che ogni pioggia che si riversa in territorio è da addebitarsi alle precedenti legislature e che quella dell’Arengo non sarà sicuramente l’ultima.
Intanto anche dall’Agenzia delle Piogge denunciano una situazione drammatica: “Ormai c’è più acqua laggiù che quassù” si legge in uno scarno comunicato, “e siamo solo a marzo, di questo passo rischiamo il default “.
Tempi, attuali e climatici, duri per tutti.