Gentile Avvelenatore,
abbiamo letto le tue lettere, spedite con la regolarità e la grazia di un getto d’idrante.
Erano scritte con la stessa precisione con cui lanci i bocconi: alla cieca, colme di bile, e con una grammatica talmente devastata che, a ogni riga, una futura Montessori cambia mestiere.
Ci accusi di ricevere troppe coccole mentre gli umani soffrono. È vero. È scandaloso. Forse, se qualcuno ti avesse grattato la testa più spesso, oggi non parleresti di far saltare i giardini ma ti occuperesti di pagare i debiti della monofase. Non sappiamo bene cosa sia, ma i nostri umani dicono che è una piaga. A questo punto, ci chiediamo: perché non vi mettono un collarino antiparassitario?
Dall’APAS dicono che sei stato visto fuori casa, nonostante gli arresti domiciliari. Fortunatamente, noi pelosi siamo iscritti a DogBook, gruppo “San Marino – Segnalazioni Killer Canini”, dove campeggia il tuo muso versione “Chi l’ha visto?”, e il motto è chiaro: “Non accettare bocconcini da uno sconosciuto.”
Se mai dovessimo incontrarti, tranquillo: sappiamo già come marcarti.
Nel frattempo, invitiamo ogni umano a fare una tranquilla passeggiata davanti a casa tua.
E a lasciare un pensiero.
Diretto, sincero. Col colon.
Cordiali latrati,
I Cani. Quelli vivi.





