Non solo di panino vive l’uomo (Teodoro, 09,15)


(Flushing Meadows) Il Segretario Lonfernini si è recato ieri ad ispezionare i servizi igienici di San Marino Città. Muovendosi con lo staff dirigenziale e i coordinatori di settore, per non dare troppo nell’occhio il gruppetto ha alternato il tour dei bagni con un tour baretti, in modo da poter effettivamente testare l’efficacia dei WC. Arrivato al termine del giro un po’ barcollante, vuoi per il bere, vuoi per i miasmi delle patrie latrine, è stato prontamente intervistato per SMTv da Zingrillo. “Tutti questi servizi igienici sono troppi, per visitarli tutti mi sono dovuto sfasciare il fegato, non ho più l’età… ho deciso, dovremo ridurre il numero dei cessi!” sono state le parole di Lonfernini, che ha anche assunto seduta stante Zingrillo come suo personale “garçon pipì”. Insomma, il messaggio è chiaro: non vogliamo più fare cagare, è tempo di cambiare aria. La ristrutturazione del sistema vespasiano parte subito: una grande anteprima delle nuove regole si avrà in occasione delle Giornate Medievali, in cui tutti i pellegrini delle contrade saranno forniti di pitali da svuotare nottetempo oltre la cinta muraria, sventando eventuali agguati dei barbari che volessero cingere d’assedio la capitale. Inoltre, tutti i turisti che d’ora in poi dovranno espletare bisogni corporali dovranno prima apporsi sulle terga un francobollo della serie sammarinese dedicata al WC, con un taglio adeguato alle proporzioni dell’evacuazione (sarà possibile applicare eventuali supplementi a posteriori). Ogni visitatore, così marcato, potrà spostarsi velocemente (si spera, data l’urgenza del frangente) con il Trenino Vasino, che farà la spola tra vari punti del centro storico ed un unico, grande sanitario di ceramica installato in Via del Voltone, denominato Bagno Centrale. Al termine dell’intervista, Lonfernini si è recato alla Cava dei Balestrieri per un video promozionale del panino Terra di San Marino, ma le comparse si sono rifiutate di mangiare il cibo offerto loro dal Segretario per il timore che prima non si fosse lavato le mani.

(Man vs Food) Grande successo per il “PaninoMarino”, come affettuosamente è stato ribattezzato da molti visitatori dell’Expo che hanno risposto sputazzando con la bocca piena alla domanda su cosa pensassero del “panino del Consorzio”. Entusiasta il Segretario Lonfernini, che ha indetto una conferenza stampa per annunciare che questo non è che l’inizio: “Non è solo un panino. Dietro di esso c’è un progetto, gente che lavora di meningi e non solo di mandibola. Questo street food vuole essere l’emblema del rinnovamento della Repubblica, un Paese che guarda al futuro, non più la San Marino da bere, ma quella da mangiare. E in questo ambito internazionale, aggiungo una cosa ancora: Ai consider des de panino of Sen Marinou nos only a fuud of a cauntry, bas is an iuniversal messeg ov fridom ef dimocracy!”. Gli applausi hanno accolto perciò lo sbarco del PaninoMarino nella Cava dei Balestrieri, dove verrà servito infilzato da una verretta da balestra, agevolandone così la consumazione e rendendolo più tipico dei classici hamburger tenuti insieme da un banale stuzzicadenti. Ma ci si spinge ancora più in là: per il “Natale delle Meraviglie” è già in cantiere, pardon, in cucina, un nuovo piatto da strada (anche se, con il freddo e la pioggia, magari sarà meglio consumarlo al coperto): indiscrezioni parlano della “ZuppaTitano”, un sostanzioso piattone di fagioli in umido e cotiche con crostone di pane bruschettato, con un filo d’olio e formaggio, il tutto servito con un bicchiere di camomilla dolcificata con miele per contrastare le infreddature. Un occhio di riguardo anche al packaging di questi innovativi cibi da strada, puntando su tipicità e Km 0: se infatti il PaninoMarino verrà servito in un piccolo scatolone con tovaglioli di carta riciclata dalla Cartiera Ciacci, la ZuppaTitano verrà scodellata in terrine della tradizione ceramista di San Marino, insieme con un tovagliolo di stoffa stampata.

(Chi siete? Cosa volete? Dove andate? Cosa portate?) – Le polemiche scaturite nei giorni scorsi dall’intervento di Gnassi sull’apertura del polo della moda a Rovereta non accennano a diminuire. Ritornato dall’esperienza dell’Expo di Milano e rinfrancato dall’intesa con Bobo Maroni (il cui motto leghista è da sempre stato: ‘Panini a casa nostra’), il Segretario Lonfernini ha rimandato al mittente le accuse di mancata condivisione delle scelte sul polo con la città di Rimini.
– “Occuperemo Fiabilandia” – ha detto ai giornalisti il Segretario per vendicare l’onta subita, minacciando di far salire orde di pensionati sul brucomela l’indomani.
A quel punto, per combattere la noia, sono scattati cori e slogan da una parte e l’altra del Marecchia:
– Bucheremo la vostra ruota panoramica!
– Non entrerete in spiaggia, come i cani!
– Metteremo il nostro roast beef nei vostri panini!
– Non vi facciamo arrivare la saraghina!
– Mangeremo prugne a volontà, così vi seppelliamo!
– Spezzeremo i tubi delle fogne di Cerasolo!
– Giochiamo a fare la guerraaa?!
Il livello delle accuse si è così inasprito che i due hanno deciso di ritrovarsi in un luogo isolato per un regolamento di conti notturno tra gang rivali. Dalla ricostruzione degli agenti di polizia intervenuti sul posto, pare che Gnassi abbia strappato le maniche alla giacca di Lonfernini che per tutta risposta ha imbrattato con lo spray la pista ciclabile sul lungo mare. Dopo gli opportuni accertamenti i due sono stati rilasciati all’alba dalla questura.

(Accademia della crusca e dei 5 cereali) Nell’anno dell’Expo dedicato all’alimentazione si moltiplicano le iniziative che puntano a far conoscere le specialità tipiche, ed insieme ad esse la cultura del luogo di provenienza. Perciò largo ad una scorpacciata di cibi e bevande dai nomi più disparati, tutti declinati in salsa dialettale. Ma si sa, abbuffarsi non fa bene al fisico, e alla fine l’eccesso di vernacolo ha causato all’instancabile Segretario Lonfernini un’indigestione linguistica. Zittitosi improvvisamente durante un discorso pubblico per l’inaugurazione della settimana del bustrengo, l’attonita platea è rimasta a contemplare Lonfernini che, dopo qualche istante con lo sguardo vitreo fisso nel vuoto, ha iniziato a ruminare una frase sconnessa che suonava più o meno così: “Gnènca una vàca la sà ad ogli in tla bòca se t’an magn è furmai se tartuf, mo viva l’ostcia di purètt, mio nonno fava i matòni!”. I concetti hanno finito per farsi sempre più confusi, sfumando in una lingua assolutamente incomprensibile. I medici chiamati sul posto hanno constatato che l’attacco di logorrea era unito all’improvvisa conoscenza dell’idioma Swahili da parte di Lonfernini, anche se egli è apparso alquanto risentito dalla parola idioma associata a lui. Per riportarlo ad uno stato di normalità gli è stata imposta una dieta ferrea: per due settimane potrà mangiare solo alle mense delle zone industriali e al McDonalds, pasteggiando con il Rosso dei Castelli. Quanto al parlato, per evitare che il trauma diventi permanente, è stato dispensato dal frequentare l’aula consiliare ed in particolare dovrà evitare di ascoltare gli interventi di Andreoli e Riccardi.

(Arecibo) Sensazionale notizia quella annunciata ieri dall’Osservatorio sui rifiuti. Alla presenza dei Capitani di Castello è stata svelata la scoperta di un remoto sistema solare che potrebbe fungere da deposito per la nostra immondizia. Alla fine del 2013 fu segretamente annunciata la necessità di prendere provvedimenti straordinari, perché improvvisamente ci si accorse di essere indietro come testicoli canini nella gestione dei rifiuti. “Al momento non abbiamo bisogno di altri ingegneri. Non abbiamo esaurito le scorte di televisori e aeroplani, abbiamo esaurito le scorte di cassonetti. A San Marino servono operatori ecologici”: con queste lapidarie parole del Segretario Lonfernini venne lanciato il “Progetto Lazzaron”, per trovare un luogo al di fuori della Repubblica dove poter buttare il nostro pattume. Venne creato un tavolo di lavoro, nome in codice “l’Osservatorio”. Ben poco trapelava su questo misterioso ente, finché degli hacker di Monte Pulito riuscirono a trovare un paio di documenti scritti che dimostrarono ai cittadini che in realtà l’Osservatorio è la copertura di un istituto di ricerca che opera grazie a potenti mezzi per cercare di risolvere il problema dello smaltimento della nostra immondizia. Costretti ad uscire allo scoperto, i membri dell’Osservatorio ieri hanno annunciato che, grazie al telescopio LungimiranzAASS e ai poteri extrasensoriali dei consulenti ESPER, è stato recentemente individuato un gruppo di pianeti a forma di bidoncino che ruotano attorno ad un buco nero simile ad un cassonetto aperto, ribattezzato “ZziTua”. Ora una squadra di coraggiosi pionieri della ramazza, appartenenti ciascuno ad un Castello diverso, prenderà parte ad una spedizione verso questo sistema denominato in codice “PaP-31122015”, sulle orme dei primi esploratori, già inviati sul luogo. Purtroppo i ritardi organizzativi del viaggio interstellare non permetteranno il lancio del razzo “VALL1” prima della fine di questo anno, perciò è stato chiesto ai Capitani di adottare il protocollo d’emergenza “TinBòta”, cercando di occultare i rifiuti negli appartamenti sfitti che sorgono nel Castello di loro competenza.

(Dogana) – Gli uomini della centrale operativa telematica appostati in un post di blocco lo hanno sorpreso in macchina, di ritorno dall’Islanda per i Giochi dei Piccoli Stati, mentre stava tagliando diverse frasi con 100 gr. di hashtag clandestino. La nuova sostanza, proveniente dagli Stati Uniti, ha preso piede in tutta Europa e l’utilizzo smodato si sta diffondendo anche nell’antica terra di San Marino. Celebrità, cantanti, attori non ne possono fare a meno, la chiamano ‘tendenza’ ma ormai è una piaga sociale.
I personaggi pubblici ne fanno uso smodato quotidianamente; uno dei casi più eclatanti è il premier italiano Renzi che ormai si esprime in hashtag anche dal vivo, ma Lonfernini ha trovato un modo tutto suo. Fermato dagli agenti il Segretario si è difeso dicendo: #è#tutto#un#malinteso.Denunciato, l’uomo dovrà partecipare a sedute obbligatorie di riabilitazione; dopo una perquisizione nella casa dell’uomo si è scoperto che stava utilizzando i cancelletti per recintare il suo giardino. #Quando#è#troppo#è#troppo.


(Oust) Dopo le segnalazioni di disservizi dei servizi pubblici di qualche settimana fa, anche la nostra redazione è ritornata a verificare se le condizioni igieniche dei bagni presso le Torri fosse migliorata. Giunti presso la Seconda Torre siamo però incappati in un vero e proprio scoop: abbiamo colto il Segretario Lonfernini mentre sprangava la porta dei servizi igienici situati a ridosso del monumento.
“Scusi Segretario, ma cosa sta facendo?”
“Eh, cosa? Ancora voi? Niente, stavo provvedendo, ehm, ad un sopralluogo…”
“Ma scusi, non dovrebbero esserci degli uffici preposti a tali operazioni?”
“Beh sì, ma sentivo il bisogno impellente di verificare che le cose fossero state risolte. Ed invece niente, anzi, lì dentro c’è una puzza terribile! Eppure prima che entrassi non c’era… cioé, voglio dire, insomma, ancora la situazione appare irrisolta ed è meglio che lì dentro non entri nessuno.”
“Ci perdoni, ma qui la cosa puzza…”
“Eh lo so, ma non temete, prenderò subito provvedimenti: chiamerò l’Azienda per far bonificare, cioé volevo dire sistemare l’area, e già che ci sono parlerò anche con Mussoni per farmi prescrivere qualcosa…”
“Come scusi?”
“Niente, niente, scusate ma ho un urgente impegno istituzionale” ha concluso Lonfernini, allontanandosi in tutta fretta con un pezzo di carta igienica attaccato alla suola di una scarpa.

(Numeri che fanno girare la testa) Presentato ufficialmente il progetto del Polo del Lusso, noi giornalisti siamo stati sommersi da una valanga di cifre: secondo le stime, almeno 250 posti di lavoro, come minimo 2 milioni di visitatori all’anno, uno è maggiore di zero, ci sono addirittura 24 ore durante una giornata, ben 7 giorni in una settimana, per non parlare dei mesi che però comportano una variabilità dai 28 ai 31 giorni. Di fronte ai nostri dubbi di discalculia o di un paio di bicchierini di troppo, gli entusiasti Segretari hanno replicato dicendo che non si parla di sogni, ma di solide realtà. Il Segretario Mularoni ha sottolineato come gli investitori si siano presentati a tutti e abbiano fatto un’ottima impressione, erano ben vestiti (ci mancherebbe) e curati, affabili nei modi, ben educati e pure con un buon profumo. Dal canto suo, il Segretario Lonfernini, reduce dalla trasferta cinese e quindi ancora sfasato dal fuso orario, si è sbilanciato a rivelare il nome del progettista del Polo. Dopo le opere affidate in passato a Tadao Ando, ora ci si affida ad un altro archistar, noto a tutti per aver progettato il ponte sullo stretto di Messina: sarà niente meno che l’Ingegner Cane in persona a disegnare coi pennarelli il nostro Polo medievale, impiegando materiali di retroguardia ma soprattutto prestigiosi. Indiscrezioni parlano già di mura perimetrali in pietra filosofale per sottolineare lo sfarzo, che si ritroverà all’interno nei controsoffiti di cachemire e nelle pareti in broccato, nonché sete e spezie sparse un po’ ovunque, in parte già importate clandestinamente nelle valigie della delegazione sammarinese tornata dal lontano oriente. Secondo i calcoli dell’Ingegner Cane, a breve verranno acquistati svariati kilowatt di cemento, innumerevoli litri di legname e X alla meno mille metri di cordone rosso per l’inaugurazione, da lui prevista in un paio di giorni. “Gianni! Sono ottimista!”