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  • L’Avvento dell’Unione e le Profezie del Profeta Baracuc

    L’Avvento dell’Unione e le Profezie del Profeta Baracuc

    Tanto vale smettere di spiegarla razionalmente: siamo entrati nella fase delle profezie di sventura.

    E fu allora che, dai confini nebbiosi d’Occidente, scese tra noi un emissario oscuro: non portava una spada ma un accordo da firmare.

    Si diceva fosse l’Anticristo — o forse solo un commissario — ma ovunque passava, le leggi si piegavano come giunchi al vento.

    E fu allora che il Segretario agli Esteri, sudando come un penitente, scese da Bruxelles con le Tavole della Legge e le alzò al cielo davanti al popolo smarrito, proclamando l’Avvento della Firma.

    E dal palazzo in Via delle Scalette non giunse parola. Né fu diplomazia, né timore: solo l’antica abitudine del lasciar fare agli altri il lavoro sporco.

    Allora il Profeta Baracuc si voltò verso i decani democristiani e pronunciò queste parole:

    “Ora il fardello è vostro. Parlate al popolo che vi acclama numeroso. Dite loro che tutto era scritto, inciso nei programmi elettorali, che la firma era destino e che nessuno poteva fermare l’avvento dell’Unione”

    Ma i saggi democristi tireranno fuori dal cilindro la leggenda di Marino che fuggì dalla Dalmazia perché questa voleva entrare nell’Unione Europea d’Occidente.

    Marino tentò di ammansire l’Orso Europeo ma non ci riuscí perché la Von del Layen non fu Donna Felicissima davvero.

    E fu detto che nei giorni della firma, la Commissione calerà sul Pianello con carri di clausole, trascinando leggi lunghe quanto il cantiere della rotonda di Domagnano.

    Ogni volta che un sammarinese oserà pronunciare “indipendenza”, una creatura alata sorgerà da nord e gli sussurrerà: “Sei mio ora”.

    E la lingua degli avi, il romagnolo, sparirà dentro una società anonima lussemburghese.

    Già fu così con i nostri risparmi — e allora non era nemmeno l’Europa ma nessuno proferì parola.

  • +++ULTIM’ORA+++ Una telefonata tra RosMarino e tale Rucòla inguaia Minestrone San Marino!

    +++ULTIM’ORA+++ Una telefonata tra RosMarino e tale Rucòla inguaia Minestrone San Marino!

    Redazionesm:

    il direttoresm del Baracuccosm è venuto in possesso di una telefonata intercorsa tra l’insaporitore RosMarino, noto per avere i piedi in tutti i piatti, e un presunto e non identificato Rucòla, in merito all’acquisizione di una partita di Verza.

    Qui l’ audio originale in esclusiva:

    Leggi la trascrizione:

    RosMarino: Rucòla, Rucòla, ma ‘sto cazzo di Verza dove l’avete presa?

    Rucòla: Non lo so RosMarino, forse alla Coop

    RosMarino: Come alla Coop!? Avevo detto di non andare lì che quelli sono socialiscari!

    Rucòla: Eh ma abbiamo la tesser.. ehm..

    RosMarino: E poi la Verza mi crea il gas nella pancia! Faccio certe loffie…

    — Aggiornamento —

    Messi al corrente dell’avvenuta pubblicazione, da MSM è subito arrivata una secca smentita:

    “RosMarino e Rucòla non sono ingredienti della nostra lista, anzi, come è noto, li potete trovare nel passato e di recente in altre liste più proteiche della nostra.
    La stessa Verza del resto è sempre stata un elemento polivalente.
    Ci riserviamo quindi di adire per vie legali per tutelare il nostro buon nome e per difenderci dalla macchina del concime scatenata contro di noi”.

    Lettera firmata

  • 31/5 – Noci di maggio, dal dirigibile al tutto è possibile

    31/5 – Noci di maggio, dal dirigibile al tutto è possibile

    2/5

    [Communication breakdown]

    In merito alle notizie apparse sulla stampa locale del progetto di utilizzo dell’aerodromo di Torraccia per l’attracco di dirigibili di ultima generazione siamo a smentire categoricamente le presunte voci di un nostro coinvolgimento nella vicenda.

    4/5 A.A.A.

    11/5

    [Eighties News]
    “Ecco arrivare i Barbapapà – Barbapapà
    nella famiglia Barbapapà – vieni con noi dai Barbapapà
    tu li vedi trasformare come gli va”

    Barbacucco!

    14/5

    [La settimana enigmistica]

    Uno sceicco saudita con passaporto inglese vuole comprare la banca di un ingegnere sammarinese che ha il consolato croato nello studio ai tavolucci, sentendosi truffato denuncia l’ingegnere al tribunale di Rimini che a suo volta lo contro denuncia al tribunale del Lussemburgo. Ecco cosa viene fuori se si uniscono i puntini

    30/5

    [Only @ Triple Peaks] 
    inodnarG oniraM id atrepa aretteL
    “The man from another place”

    Da un’idea di Angelica Bezziccari

  • Corteo anti profughi sul Titano. Marino scappa e dice di voler tornare ad Arbe (Croazia), la Repubblica cerca un nuovo patrono

    Corteo anti profughi sul Titano. Marino scappa e dice di voler tornare ad Arbe (Croazia), la Repubblica cerca un nuovo patrono

    Clamorosa fuga nella notte. A seguito delle proteste per l’arrivo dei migranti sul Monte, il noto scalpellino profugo, proveniente da Arbe, ha passato il confine di Gualdicciolo e si è dileguato nella campagne circostanti. A darne la notizia la Gendarmeria, tuttora impegnata nella ricerca dell’uomo barbuto, per tenare di fargli cambiare idea. Dalle prime ricostruzioni genealogiche pare che il suo bisnonno fosse di Pietracuta ma ciò non è bastato all’ardimentoso gruppetto per considerare Marino uno dei nostri, anche se la sua stirpe proviene da qualche km fuori dalle mura di cinta. Pure lui è uno straniero!
    Un utente ha filmato di nascosto la fuga di Marino che riprende i suoi arnesi da lavoro lasciati nascosti al Sacello e scendendo per la Baldasserona si è recato verso la parte bassa di Acquaviva, facendo solo una sosta alla Centrale del Latte dove un operaio turnista gli ha donato una caciotta per il viaggio.
    In men che non si dica, oltre alla forze dell’ordine, si sono attivati cittadini comuni in cerca del profugo scomparso, grazie anche al tam-tam che si è creato sui social network. Dov’è l’immigrato qua, chi è il profugo di là, ospitalo a casa tua, la casa dov’è…. piano piano è montata la curiosità, ed alla fine non si capiva più se era una ricerca o una caccia.
    Il governo cerca di premunirsi nel caso in cui Marino non voglia tornare indietro. Il Congresso di Stato ha infatti dato mandato all’Ufficio Statistica di consultare urgentemente tutti i calendari della Cassa di Risparmio appesi sui muri per trovare un altro patrono tra quelli ancora disponibili, prima che vengano avviate le trattative con l’Unione Europea per l’accordo di associazione. Se non sappiamo chi siamo, come ci associamo?
    Fioccano da più parti le richieste per un santo autoctono, c’è chi indica San Giovanni da Canepa, altri pensano alla meno nota Santa Mustiola. Fibrillazione anche in via delle Scalette, se Marino se ne va per sempre si deve aggiornare il simbolo della Democrazia Cristiana, istintivamente la scelta potrebbe ricadere su Sant’Agata anche se alcuni irriducibili conservatori dicono che una donna emancipata che viene pure dal sud italia non è la scelta ottimale.

    San Marino senza far rumore se ne va...
    San Marino senza far rumore se ne va…

  • Studi storici svelano che Marino lo scalpellino era mancino. La DC costretta a ribaltare il suo logo

    Studi storici svelano che Marino lo scalpellino era mancino. La DC costretta a ribaltare il suo logo

    Recenti studi hanno rivelato che lo scalpellino venuto da Arbe in realtà era mancino. Ad annunciare la clamorosa scoperta è stato il famoso ricercatore Secondo Amici che, dopo aver consultato alcune fonti storiche ed analizzato diversi reperti, ha concluso che Marino teneva il martello con la sinistra: “A differenza della rappresentazioni classiche del santo” – afferma il ricercatore – “i segni lasciati dallo scalpello su alcuni reperti in pietra rinvenuti al Sacello fanno pensare ad una mano mancina”.
    Secondo alcune teorie ufficiose il Marino mancino era un fatto già acclarato in passato ma pare sia caduto nell’oblio durante la guerra fredda. Una delle motivazioni, sempre secondo questa teoria, sarebbe stata quella di evitare la rappresentazione iconografica di un Marino con martello nella sinistra, giudicata troppo filo-sovietica.
    La notizia ha destato grande stupore tra gli esponenti della Democrazia Cristiana che hanno visto rivoluzionato il simbolo del santo, tanto che la direzione del partito ha indetto una riunione straordinaria per aggiornare tutta la simbologia legata alla DC, diventata improvvisamente non più rappresentativa della tradizione dopo le recenti scoperte.
    Nella concitazione del momento si è quindi deciso di riflettere di 180° il logo del partito su tutti i siti istituzionali e indossare i grembiuli al contrario nella prossima festa dell’Amicizia.

  • Non c’è più religione: Santo alla Basilica del Ladro

    Non c’è più religione: Santo alla Basilica del Ladro

    (Ora pro nobis) – I fedeli della Basilica del Ladro lo avevano visto entrare con sorrisi sempre più affilati e mani sempre più sporche durante gli anni d’oro e ne cantavano le lodi ad ogni cerimonia. Miracoli ma soprattutto Opere continuavano a susseguirsi senza sosta, gesta che sembravano poter riecheggiare per l’eternità. Ben presto però un’ondata di relativismo giudiziario aveva spalancato i portoni del Sacro Tempio: ‘contributi’, ‘aiuti’ e ‘amicizie interessate’ avevano tramutato il loro significato, ora venivano chiamate ‘tangenti’, ‘appalti truccati’, ‘elezioni pilotate’.
    A questo punto quelli dell’ultima fila, fedeli fino ad un certo punto (finché potevano godere degli effetti positivi) nasando che la messa era prossima a finire, se la filarono a gambe levate per garantirsi la sopravvivenza anche nella Nuova Era. I credenti più ortodossi invece lo continuavano a difendere a spada tratta, negando le accuse degli infedeli che volevano instaurare un nuovo credo tanto che, nel timore di perdere la fede a cui si erano aggrappati fino a quel momento, decidevano di preparare una cerimonia di beatificazione preventiva anche se l’uomo era ancora in vita, per garantirgli la salvezza eterna.
    (Lettera ai Congressisti 11,6,2015 – Ed. La Sindone Sammarinese)