Tag: monorotaia

  • Il giro del monte in 80 giorni

    Il giro del monte in 80 giorni

    Un romanzo avventuroso di fine ‘800 ambientato Adesso.

    La storia è nota a tutti, l’eccentrico bi-segretario di un immaginario paese di montagna prospiciente al mare, una sera al bar, scommette con gli amici di compiere un’impresa folle negli anni duemila, impiegare ben 80 giorni per compiere il giro del paese, quando a piedi possono occorrere al massimo 8 ore.

    Due anni fa, freschi freschi di legislatura, Miche e Lotti si erano iscritti al torneo di briscola del bar, quello grosso dove si vince il prosciutto. E’ una coppia collaudata, Miche fa i segni e Lotti guarda da un’altra parte, Lotti mischia le carte e Miche spezza il mazzo, e raggiunta la finale la coppia cala i propri assi vincenti: “Invaso!” e ancora “Aviosuperficie!” Sul tre pari, all’ultimo giro della partita decisiva Miche rischia il tre di briscola, l’avversario seguente ammazza con l’asso, e quando tutto sembra perduto Lotti stramazza con l’asso pigliatutto: “Monorotaia volante!” Game, set, match! Una vittoria epica.

    Poi altri tornei, qualche torrone e un paio di panettoni per il terzo e quarto posto, la Monorotaia rimane un bel carico da undici ma non è più la carta vincente. Due anni interi senza riuscire a portare a casa il prosciutto, e neanche il salame con il Rosso dei castelli, solo pochi sporadici Boeri di consolazione. Mestamente la monorotaia diventa una carta come le altre, fino al giorno fatidico nel quale viene tolta dal mazzo, come un due di coppe qualsiasi.
    Qualcuno però – la tempestività perfetta – nel frattempo passa a Miche e Lotti la carta magica: “Dirigibile!” Letteralmente presa al volo e sbattuta sul tavolo con un sonoro schiocco.

    Mai un paese intero restò a bocca aperta come quella sera, anche i 10 più creduli erano increduli. Dall’avveniristica monorotaia sospesa al romantico suppostone volante ormeggiato a Torraccia nel volgere di un attimo. Adesso la scommessa è stata lanciata e le carte sono sparigliate sul tavolo, difficile immaginare come andrà a finire. Difficile proprio a immaginare. Un sigarone pronto a volteggiare nei cieli della repubblica recante sui fianchi la scritta macroscopica <E’ BUONO, C’E’ DELL’ELIO>, un’idea allucinante!


  • Santa Marina: Miche Lotti vuole uno sbocco sul mare, basta vomitare nell’Ausa!

    Santa Marina: Miche Lotti vuole uno sbocco sul mare, basta vomitare nell’Ausa!

    Great San Marino, anzi San Marina visto che, stando alle dichiarazioni del Segretario Miche Lotti, prossimamente avremo uno sbocco sul mare Adriatico con un progetto che, se inizialmente può apparire un pelarino fantasmagorico, risulterebbe tutt’altro che irrealizzabile.
    Tutto è legato a doppio filo al progetto della monorotaia San Marino – Rimini che, per essere realizzata nonostante la mancanza di spazio, correrà interamente nella parte italiana sopra il greto del torrente Ausa, torrente sammarinese di nascita e che a sua volta tornerà a sfociare orgogliosamente nel mare invece che, ingloriosamente come avviene ora, deviato nel fiume Marecchia.
    L’area a ridosso della foce sarà legittimamente considerata parte del territorio sammarinese; l’estensione della Marina di San Marino è ancora da definire ma porterà ulteriori benefici, oltre a un porto turistico e commerciale infatti avremo un canale navigabile per il trasporto delle merci. Oltretutto cosi facendo potremo scavalcare determinati sistemi di controllo su tutta la “merda” che riversiamo nell’Ausa, che rimarrà cosi sammarinese dall’inizio alla fine, vanificando tutte le possibili lamentele e ritorsioni del comune di Rimini.
    Ci aveva già provato Napoleone ma allora i tempi non erano maturi proprio perché era allora, mentre adesso è Adesso.
    Ma non finisce qui: dalla costa adriatica ad Arbe il passo è breve e viene da se che lo step successivo sarà il collegamento diretto con l’isola originaria. Due le possibilità da sondare: i cantieri navali Costa Dell’Arnella avrebbero già ricevuto l’incarico per uno studio sulla possibilità di realizzare un prolungamento galleggiante atto a fare proseguire la monorotaia fino in Croazia, mentre in alternativa si sarebbe addirittura proposto di realizzare una galleria sotto al mare Adriatico, anche se è noto che non si vede la luce in fondo al tunnel. Subito allertati i Sindacati che vigileranno sulla possibilità di svolgimento di lavoro sommerso.

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  • Il Congresso lancia il MonoTitano: nuovo look monotorre!

    Il Congresso lancia il MonoTitano: nuovo look monotorre!

    Adesso si cambia veramente! .sm

    Dopo gli annunci shock di Miche Lotti, monorotaia, invaso, aviosuperficie, e la decisione monoshock del Congresso di annullare il mondiale di motocross, ecco reso pubblico il futuro skyline del nuovo Prg al bacio di Boeri: a San Marino resterà solo la Seconda Torre!
    La Terza Torre, chiusa e abbandonata da tempo, necessita di costosi lavori di restauro e consolidamento mentre alla Prima, recentemente colpita da un fulmine e danneggiata nell’impianto elettrico, occorrerebbero costosi lavori di riparazione per riportarla in conformità.
    Fortunatamente il mercato delle torri, a differenza del rimanente mercato immobiliare, è tuttora attivo e vitale, e, assicurano dal Congresso di Stato, oltre all’incasso netto derivato dalla vendita si dovranno considerare i soldi risparmiati dagli interventi di manutenzione. E qui, rassicura il Governo, non dovremo oltretutto pagare nessuna penale.
    Da alcune indiscrezioni parrebbe esserci già un accordo di massima con Pisa per la vendita delle due torri in eccesso; in cambio la città toscana trasmetterà la tecnologia necessaria per inclinare il Palazzo del Governo, che ultimamente sta prendendo una certa piega, tecnologia che sarà poi applicata nel prossimo futuro anche al Polo del Lusso per armonizzare il centro commerciale con la collina di Rovereta.
    L’Ufficio Numismatico sarebbe, a quanto risulta, già al lavoro per emettere i francobolli con il nuovo profilo del monte Titano. Qualche problema in più invece per alcune aziende che avevano utilizzato le tre torri come marchio di fabbrica, in primis la Serenissima con le sue torte; l’inconveniente sarà risolto immettendo sul mercato la Torta Torrone, con l’aggiunta di miele, mandorle e chiara d’uovo.

     

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  • Miche Lotti: “Quando penso all’invaso di Gorgascura mi si allaga il cuore”

    Miche Lotti: “Quando penso all’invaso di Gorgascura mi si allaga il cuore”

    Un Miche Lotti euforico quello che si presenta in conferenza stampa: il tema sul tavolo è il prossimo piano regolatore ideato da Stefano Boeri ma in realtà è l’occasione per mostrare alcuni trucchi che il nuovo segretario al Territorio teneva in serbo. Che il momento fosse magico lo si è intuito fin da subito: Miche Lotti si è presentato in sala stampa assieme a Marco Berry, noto escapologo e presentatore del prossimo Festival della Magia di San Marino, tra sbuffi di fumo, colombe volanti e fontane colorate, indossando un cilindro rosso dove ha fatto uscire numerosi conigli tra lo stupore generale.
    Rivolgendosi ai giornalisti presenti ha subito precisato: “Chiamatemi Mr. Lotti” e con il classico gesto di prestidigitazione ha iniziato il suo numero magico. Simsalabim! Mr. Lotti è un fiume in piena che deve essere sbarrato per non esondare. Tac! Tac! Tac! Stordisce la platea con un uno-due micidiale, inanella un trucco dopo l’altro senza soluzione di continuità: monorotaia, invaso, avio-superficie per “scavalcare determinati sistemi di controllo”

    Stop – Fermo immagine.
    Fermi tutti.
    Scavalcare che? Facciamo atterrare gli UFO invisibili ai radar? Metodi contraccettivi di business? Il gioco delle tre carte?
    Pim! Pum! Pam! Raudi in sala! Fumo..

    Ed ancora: Prg, verde, tanto verde, San Marino sta al verde. Lo dicono anche quelli del Fondo Monetario ma bastava guardare i buchi nelle strade.I presenti non credono ai loro occhi. Anche Berry rimane a bocca aperta. Ma come ci riesce? ci si chiede.
    Si vede che si è allenato in apnea per affrontare l’appuntamento.
    Lotti Continua.
    I giornalisti silenziosamente appuntano sui loro taccuini senza fare domande (perchè farle?). C’è chi usa la biro, chi il tablet, chi registra per rivederlo successivamente a velocità ridotta per carpire il segreto che si cela dietro al trucco, ma tutti si scervellano per pensare a cosa scrivere nell’articolo di domani. Noi proviamo a dare un consiglio: Quante grosse le hai sparate?