Nell’ambito delle celebrazioni dell’Antica Cerimonia della Constatazione Amichevole, indetta dalla Reale Mutua di Zurich, si è tenuta ieri una solenne cerimonia d’investitura nell’Antica Cornice della Superstrada del Santo Marino. Si è partiti con una veglia al volante, seguita da una solenne processione a passo d’uomo lungo tutto il percorso che è terminata in via Ordelaffi con l’ostensione dell’Intangibile Tamponamento. Il Sacro Rito è stato presieduto dai Generali che hanno declamato gli antichi passi della Convenzione di Indennizzo Diretto, coinvolgendo i Cavalieri coinvolti nel sinistro che hanno timbrato col sigillo il modulo pergamena A e B. Il Cavaliere Oddone I da Milano Assicurazioni, già investito della Medaglia dell’Ordine Equestre Assicurato, del Casco del Sacro Cuore di Zurigo e della Medaglia dell’Ordine dei Cavalieri dell’Aurora, è stato promosso al superiore grado onorifico con il Sacro Collare del CID. Fatto più Unipol che raro nel territorio sammarinese.
Le motivazioni sono state elencate durante la Cerimonia dai Sommi Generali: Oddone I, partito dalla corte del Duca Filippini come cavaliere errante, ha scalato presto le gerarchie entrando a far parte della corte dei Graziosi che in quel momento ottenevano le simpatie ecclesiastiche del Vescovo e della Milizia del Bene Comune allora al potere. Oddone I, da nobile condottiero qual’era, si è destreggiato in una crociata contro gli infedeli del Culto Giustizialista in una custodia armata a difesa del Garantismo ed ha mantenuti i patti con dovere d’obbedienza verso il Patriarca Turazzi e verso il mastino Mangiarotti. Oddone I ha quindi conseguito con forza la pratica della Verità in assoluta fedeltà al Sommo Pontefice, secondo gli insegnamenti della Chiesa, nel bonus e nel malus.
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Oddone I da Milano Assicurazioni investito col Sacro Collare del CID. La cronaca della cerimonia
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Il Segretario non si scompone più, in arrivo dall’Unione Europea l’etichetta sugli agenti conservanti utilizzati
(Bruxelles) – Visto il cammino di avvicinamento all’Unione Europea con l’accordo di associazione, San Marino dovrà adeguarsi ad alcune direttive comunitarie mettendo mano alla legislazione sammarinese in materia di conservazione dei prodotti. La Corte di Giustizia UE ha infatti confermato la necessità di riportare sugli imballaggi le indicazioni precise sugli eventuali agenti conservanti o sostanze chimiche utilizzate nei trattamenti effettuati sulla superficie esterna. In passato San Marino ha utilizzato grandi quantità di gommalacca per patinare oggetti di vario tipo, come i famosi governi laccati degli anni ’90. Su alcuni esemplari infatti, oltre all’effetto lucidante, la gommalacca ha sigillato i pori della buccia, rallentando così il metabolismo e prolungando la vita commerciale. Oggi però le cose sono cambiate, se vogliamo stare in una comunità più grande dobbiamo adeguarci un po’ ed applicare le etichette, anche se non ci piace.
Tra i tanti, a farne le spese potrebbe essere l’imperturbabile Giancarlo Venturini (ancora per poco Segretario agli Interni e alla Giustizia, sdr) rimasto intatto grazie ai trattamenti applicati negli anni sulla sua superficie: DCipria, DCerato, DColorato, DCartavetrato, DClorato, DCellophanizzato, DCriogenesi, DCoinbentato che lo rendono immune ai fenomeni atmosferici, tutte informazioni che dovranno essere riportate sull’etichetta esterna. Anche perchè, visto che la buccia del Segretario è rimasta intonsa dopo svariate grandinate pervenute durante gli anni, qualcuno si è chiesto se i vari trattamenti non abbiano alterato la struttura di Venturini, facendolo diventare un vegetale capace di passare indenne tutte le stagioni, sfruttando l’inerzia tipica di una patata. -

Peplum ritrovati: Le fatiche di Ercolani (posti disponibili solo in tribuna)
Le vecchie storie non tramontano mai. Dalle colonne (d’Ercolani) di Tribuna ogni martedì il nostro eroe cerca di divincolarsi dalla morsa delle fiere che vogliono sbranarlo. Molti perirgli egli dovrà affrontare prima dell’internazionalizzazione; la corte di Forlì cerca di bandirlo e lo impegna con la sua maledizione a pagare il fio della sua colpa, essere un re del nero, compiendo imprese straordinarie con sforzi incredibili per salvare la faccia, vendere la pelle dell’orso, ripulire in un giorno i conti a rischio, disperdere gli uccelli del malaugurio, prendere il toro per le corna, ammaestrare il cane a tre teste che devono presentarsi in tribunale e tante altre pericolose avventure.
A dar manforte al nostro eroe, Robin Hooddone, un principe dell’assicurazione che, al di là dei bonus e dei malus, dice di essere il legittimo erede dell’informazione e sostiene di sapere dove si trova il vello d’oro, ma in verità non si trova in vello.
Nel frattempo il buon senso attende i nostri eroi con preoccupazione.
