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  • San Marino va in Paradiso: Benvenuti nell’Antigua Terra della Libertà

    San Marino va in Paradiso: Benvenuti nell’Antigua Terra della Libertà

    “Nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo in una lista oscura, chè l’economia retta era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, esto shock scioccante e aspro e forte, che nel pensier rinova la paura”. (Dante, La Divina Commedia, Borgo Maggiore).

    Conti in rosso ma l’Inferno può attendere. L’accensione di qualche mutuo qua e là per coprire i debiti che abbiamo accumulato come Stato porteranno non solo liquidi ma anche una ventata di aria fresca. Niente panico, manterremo comunque la nostra identità millenaria.
    – “Continueremo a comprare il pesce fritto nel nostro mercato del Giovedì” – commenta il Capitano di Castello di Lussemborgo Maggiore che riceve il consenso anche dagli abitanti di Ca’ Zurigo che stanno già assaporando la nuova cioccolata locale, mentre il Consorzio Terre di San Marino si specializzerà in olio di palma e tequila.
    Dalla giunta di Montecarlo Giardino fanno sapere che sono in via di perfezionamento una serie di curve Mirabeau ma rassicurano che la viabilità non verrà stravolta. Al via le grandi opere dal respiro internazionale come il canale di Canapanama e l’abbattimento dell’ex Symbol; sarà direttamente l’Ikea a procedere allo smantellamento a loro spese, pezzo per pezzo. Verrà poi riassemblato e rivenduto sul loro catalogo (Katedraål, 345€, ndr). Fiorentino Monetario Internazionale radunerà una serie di esperti di finanza globale che a cadenza mensile elaboreranno un piano ai Pianacci, una strategia strategica insomma. Città di San Marino sarà gemellata con Città del Vaticano anche se molti preferirebbero Città del Messico ma per non irritare Trump forse si ripiegherà su Città di Castello. Verso mare, il castello di Seycherravalle dovrà modificare l’aspetto urbanistico, alleggerendo la congestione degli edifici lungo la superstrada; è già stato dato mandato all’Ugraa di piantumare alcune palme sul confine di Dogana anche se, a quanto pare, non è proprio un gran biglietto da visita per chi varca il confine. Dogana probabilmente verrà cancellata dalle cartine e sostituita con Seycheravalle 2. Intanto, grazie al Parco Scientifico Tecnologico ed alla Cartiera Ciacci, si è sviluppata una nuova tecnologia in grado di produrre in serie, ed a costo ridotto, slot machine in cartonato da installare nel castello di Las Acquavegas a luogo da destinarsi, già pronti alcuni sponsor per finanziare il progetto a Ca’ Martini.

    Dobbiamo passare dalla seconda rivoluzione industriale alla terza, per smettere di consumare le ricchezze del passato e tornare a produrre, liberando la nostra creatività. San Mauritius ha tutte le carte in regola per farlo” (Jeremy Barafkin)

  • Mularoni: “Abbiamo bisogno di nuovi insediamenti”. A Domagnano tornano i Goti e minacciano la confinante sede di RETE

    Mularoni: “Abbiamo bisogno di nuovi insediamenti”. A Domagnano tornano i Goti e minacciano la confinante sede di RETE

    (Carbonio 14) Imprevisto a Domagnano, ritornano i Goti e dichiarano guerra a Rete! La fiera tribù germanica, appresa la richiesta del Segretario Mularoni di creare nuovi insediamenti in territorio, è arrivata dal Nord a bordo di carri da guerra per riprendere possesso del terreno appartenuto ad una nobildonna nel VI secolo d.C. (sempre DC). Zona Paradiso si è perciò trasformata improvvisamente in un inferno: costruita rapidamente una palizzata rubando legname all’UGRAA per fortificare i propri confini, i Goti hanno poi dichiarato guerra all’adiacente tribù di Rete, rea di avere occupato il loro territorio, sfruttando sementi e pastorizia per la propria sussistenza. Pare che i germanici si siano serviti anche di un mercenario del luogo, tal Arzillli detto “Il Rubizzo” per il colore dei suoi zigomi, esperto conoscitore di queste lande e autoproclamato paladino del PST (Popolo Senza Territorio). La tribù di Rete ha cercato di sventare la minaccia utilizzando l’arma in voga durante l’era delle facce di bronzo: la lancia a supercazzola, che ha mandato in confusione i guerrieri convincendoli che l’assedio andava portato qualche centinaio di metri più in là, ad un palazzo vicino alla rotonda di Fiorina, dimora della tribù dei Mularoni. Ma l’occupazione, come spesso accade a San Marino, è durata poco: Matrona Antonella, ancora più subdola, ha emanato una variante al PRG (Posizionamento Regolamentare dei Germanici) che ha decretato l’insediamento dei Goti presso le palafitte dell’ex Symbol, a titolo di compensazione per la perdita del Paradiso. Dopo questa mossa diabolica, le sorti della tribù nomade sono incerte, ma probabilmente finirà tutto a tarallucci e vino. Oro dei Goti, ovviamente.