Rifiuti “accendono” dibattito in consiglio. Proposta shock: bruciamo tutto! Istituito un San Giuseppe tutti i mesi.
W la fogheraccia!
Fiamme purificatrici sul monte.
Il porta a porta non parte, a Raibano non ci vogliono bruciare l’immondizia nell’inceneritore, difficoltà palesi a pronunciare il termine “tritovagliatore” in aula, cosi si infiamma la polemica in Consiglio sulla gestione dei rifiuti, una delle vere e poche produzioni autoctone di San Marino.
I tempi si dilatano e in attesa di mettere a regime il PaP e il successivo conferimento della raccolta differenziata ecco l’idea folle, attuabile, sostenibile e a basso costo: bruciamo tutto!
Zero spese di trasporto fuori territorio, zero spese di smaltimento, conseguente guadagno per le casse dello Stato.
Facile a dirsi e facile a farsi, infatti tra un mese, il 18 marzo, la sera della vigilia di San Giuseppe, come da tradizione si svolgeranno i fuochi, le ben note “fogheracce”. Sarà quindi sufficiente istituire fin dal prossimo aprile un San Giuseppe il 19 di ogni mese, cosi da potere bruciare tutto il possibile la sera prima, a scadenza regolare, il 18 di ogni mese appunto, per tutto l’anno e per gli anni a seguire. Naturalmente nel pacchetto saranno inclusi e reiterati anche i successivi “fuochi della Madonna” del 25 marzo, cosi da poter consentire ai ritardatari e alle situazioni problematiche di essere risolti senza accumuli indesiderati di materiale immondo, e avere una possibilità di riserva in caso di maltempo e pioggia.
Sarà possibile anche organizzare a scadenza mensile allegre e divertenti sagre paesane con balli, ciambella e vin brulè. Inoltre verrà creata occupazione istituendo le figure professionali di accatastatori di falò e di fogheraccisti specializzati, necessari gli ultimi per gestire sapientemente il mix di rifiuti e creare un blend accattivante negli odori e negli effetti cromatici. Senza dimenticare gli addetti al brulè.
Individuate già dalla Segreteria al Territorio alcune zone adatte all’uso, una su tutte la zona polivalente di Ca’ Montanaro, già designata in passato per realizzare un campo da polo, un resort, un campo da golf, il parco scientifico tecnologico, ancora il campo da golf e infine il circuito automobilistico.
Condivisione e entusiasmo al Turismo: ‘Con questa iniziativa diventeremo la terra dei fuochi!’
(Fumata nera) Fiasco totale per il debutto della commedia (o per meglio dire farsa) musicale in due anni dal titolo “Il grande rifiuto”, sottotitolo “Ma che c’importa del porta a porta”.
RECENSIONE: L’allestimento, costato cifre da musical di Bollywood, vede all’opera le maestranze Aass, anche nelle vesti di attori improvvisati. Molti elementi (e che elementi) dell’orchestra dell’Azienda se la suonano e se la cantano autonomamente, generando una cacofonia inconcludente su cui svetta la prestazione solista di Valli, che non apre bocca ma fa un gran casino. La confusione derivante dal direttore Aass aumenta con la totale incapacità del maestro Lonfernini, che vorrebbe dirigere la melodia con tempo prestissimo ma si stanca subito e si distrae troppo facilmente con i commenti negativi dei presenti e rivolgendo i suoi pensieri al buffet. Gli spettatori schifati hanno espresso il loro disappunto con fischi e lancio di oggetti indifferenziati.
IN SINTESI: solo una scarsa percentuale del pietoso spettacolo si salva, mentre tutto il resto è da buttare e non lo si potrebbe riciclare nemmeno per “I talenti dei castelli”.
VOTO: 0/5
(Tre Valli) – Nessuno lo sapeva, nemmeno i Segretari di turno, ma l’Azienda Autonoma ci stava lavorando da tempo. Consorzio? Discariche nei Laghi? Rifiuti Zero? Macchè! La dirigenza tira fuori l’AASS nella manica e propone lo show che tutti rifiutano. Sempre più orientati alla raccolta pubblicitaria che alla raccolta rifiuti. Chi può dirsi felice se si accettano sempre e solo rifiuti? Poi si va in depressione. Non a caso AASS è stata sponsor delle tv 4K al recente Expo, mica pizza e fichi. Perciò largo alle collaborazioni: la nuova trasmissione potrebbe chiamarsi “Sporta a sporta”. Vespa garantirà ottimi ascolti e di conseguenza maggiori introiti. Il noto conduttore Rai ha già collaudato con successo la raccolta differenziata dei plastici, come l’abitazione della Franzoni, che ha fatto raggiungere alte percentuali a Porta a Porta. Pare però che proprio lo smaltimento dei plastici possa causare grossi problemi perché sono estremamente ingombranti e non riciclabili, anche per via del sudore da morbosità caduto dalla fronte del conduttore che li renderebbe inadatti addirittura al termovalorizzatore. Niente che non si possa comunque risolvere pagando, ed è lo stesso Vespa che fregandosi le mani ha esclamato: “Vogliamo far sentire tutte le campane, dalla prima puntata saranno in studio quelle del vetro che ci riveleranno quanti sammarinesi hanno la tendenza all’alcolismo”. Sorpresa della decisione San Marino RTV che laconicamente commenta: “Carte scoperte, con un piccolo sforzo ci prodigheremo alla raccolta di vetro, lattine ed umido”. The show must go on…
Il plastico del nuovo centro di multiraccolta AASS, sorprendentemente simile alla Costa Concordia
(Siam tre piccoli porcellin) Finalmente la raccolta differenziata è pronta a fare un balzo in avanti. La zampata decisiva per incrementare la percentuale di rifiuti raccolti separatamente per materiale è stata sferrata nello scorso fine settimana, quando la ditta “Lupo Cattivo snc” ha iniziato ad operare sul territorio, a partire dalle zone di San Marino Città che confinano con l’Italia. Gli operatori si sono velocemente mossi in branco ispezionando e svuotando i bidoni che i cittadini avevano diligentemente depositato fuori dalle proprie abitazioni, guidati dal fiuto per i materiali correttamente divisi ed usando torce dalla luce gialla per poter operare senza problemi anche in caso di foschia mattutina, dato l’orario antelucano in cui gli astuti operatori effettuano il loro giro. Alle perplessità di alcuni abitanti che non si aspettavano un tale livello di efficienza hanno prontamente risposto Mowgli e i suoi genitori, titolari della ditta: “La nostra mission è aggredire il settore rifiuti, notoriamente debole a San Marino. Il nostro personale è agile ed efficiente, opera agli ordini del capobranco Lupo de’ Lupis e si tiene in contatto costante tramite ululati GPS. Per ora abbiamo tre dipendenti che seguono il maschio alfa: Ezechiele Lupo, Zanna Bianca e Lupo Alberto, mentre Balto è ancora in formazione e si occupa solo dei trasporti.” La pista è tracciata, ora si spera che altre ditte ne seguano le orme.
(Arecibo) Sensazionale notizia quella annunciata ieri dall’Osservatorio sui rifiuti. Alla presenza dei Capitani di Castello è stata svelata la scoperta di un remoto sistema solare che potrebbe fungere da deposito per la nostra immondizia. Alla fine del 2013 fu segretamente annunciata la necessità di prendere provvedimenti straordinari, perché improvvisamente ci si accorse di essere indietro come testicoli canini nella gestione dei rifiuti. “Al momento non abbiamo bisogno di altri ingegneri. Non abbiamo esaurito le scorte di televisori e aeroplani, abbiamo esaurito le scorte di cassonetti. A San Marino servono operatori ecologici”: con queste lapidarie parole del Segretario Lonfernini venne lanciato il “Progetto Lazzaron”, per trovare un luogo al di fuori della Repubblica dove poter buttare il nostro pattume. Venne creato un tavolo di lavoro, nome in codice “l’Osservatorio”. Ben poco trapelava su questo misterioso ente, finché degli hacker di Monte Pulito riuscirono a trovare un paio di documenti scritti che dimostrarono ai cittadini che in realtà l’Osservatorio è la copertura di un istituto di ricerca che opera grazie a potenti mezzi per cercare di risolvere il problema dello smaltimento della nostra immondizia. Costretti ad uscire allo scoperto, i membri dell’Osservatorio ieri hanno annunciato che, grazie al telescopio LungimiranzAASS e ai poteri extrasensoriali dei consulenti ESPER, è stato recentemente individuato un gruppo di pianeti a forma di bidoncino che ruotano attorno ad un buco nero simile ad un cassonetto aperto, ribattezzato “ZziTua”. Ora una squadra di coraggiosi pionieri della ramazza, appartenenti ciascuno ad un Castello diverso, prenderà parte ad una spedizione verso questo sistema denominato in codice “PaP-31122015”, sulle orme dei primi esploratori, già inviati sul luogo. Purtroppo i ritardi organizzativi del viaggio interstellare non permetteranno il lancio del razzo “VALL1” prima della fine di questo anno, perciò è stato chiesto ai Capitani di adottare il protocollo d’emergenza “TinBòta”, cercando di occultare i rifiuti negli appartamenti sfitti che sorgono nel Castello di loro competenza.
(Non dire no) Ultimamente si parla molto di rifiuti, ma chi veramente ha subito questa piaga è Claudio Podeschi, i cui avvocati hanno ricevuto rifiuti su rifiuti a fronte delle richieste di scarcerazione del loro assistito. L’ex politico non si è però perso d’animo, e da quando ha saputo che l’Unione Europea sostiene la Strategia Rifiuti Zero si è prontamente dichiarato fervente europeista e ha dato mandato ai suoi legali di portare la sua istanza al cospetto dell’Europa. Pare che ai suoi avvocati Podeschi abbia detto “Ritengo ottima una strategia che escluda la risposta ‘no’ alle mie richieste! D’altronde in tutti questi anni la politica ha sempre dimostrato di non saper dire di no a tutti quelli che da fuori venivano a proporci brillanti investimenti e lungimiranti idee di sviluppo.” Insomma, un eccellente biglietto da visita nelle trattative con l’Europa, ripreso anche nel motto del padiglione sammarinese all’Expo: “Piccoli abbastanza da spararle grosse.”
(Monte Sabba) – Cambia la musica nel trattamento dei rifiuti che risultano educati e compost.i. Il Governo rassicura che dai rilevamenti degli uffici competenti il compost non risulta minimamente inquinato da metallo pesante e che sono state rilevate solo tracce di swing e easy listening. Da subito è scattata la protesta degli amanti dell’heavy metal per chiedere il rimborso del biglietto: “Ci avevano assicurato che a Gaviano ci sarebbe stata roba che spacca, tipo Cannibal Corpse o Slayer, e invece c’è solo questa musica da fighette” ha esclamato un pacifico ragazzone tatuato che, sconsolato, se n’è andato via ruttando “My Way” con i suoi amici.