(Carbonio 14) Imprevisto a Domagnano, ritornano i Goti e dichiarano guerra a Rete! La fiera tribù germanica, appresa la richiesta del Segretario Mularoni di creare nuovi insediamenti in territorio, è arrivata dal Nord a bordo di carri da guerra per riprendere possesso del terreno appartenuto ad una nobildonna nel VI secolo d.C. (sempre DC). Zona Paradiso si è perciò trasformata improvvisamente in un inferno: costruita rapidamente una palizzata rubando legname all’UGRAA per fortificare i propri confini, i Goti hanno poi dichiarato guerra all’adiacente tribù di Rete, rea di avere occupato il loro territorio, sfruttando sementi e pastorizia per la propria sussistenza. Pare che i germanici si siano serviti anche di un mercenario del luogo, tal Arzillli detto “Il Rubizzo” per il colore dei suoi zigomi, esperto conoscitore di queste lande e autoproclamato paladino del PST (Popolo Senza Territorio). La tribù di Rete ha cercato di sventare la minaccia utilizzando l’arma in voga durante l’era delle facce di bronzo: la lancia a supercazzola, che ha mandato in confusione i guerrieri convincendoli che l’assedio andava portato qualche centinaio di metri più in là, ad un palazzo vicino alla rotonda di Fiorina, dimora della tribù dei Mularoni. Ma l’occupazione, come spesso accade a San Marino, è durata poco: Matrona Antonella, ancora più subdola, ha emanato una variante al PRG (Posizionamento Regolamentare dei Germanici) che ha decretato l’insediamento dei Goti presso le palafitte dell’ex Symbol, a titolo di compensazione per la perdita del Paradiso. Dopo questa mossa diabolica, le sorti della tribù nomade sono incerte, ma probabilmente finirà tutto a tarallucci e vino. Oro dei Goti, ovviamente.
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Tragedia a San Marino. Giancarlo Abete abbattuto dall’Ugraa
Gli operatori dell’Ugraa avevano ricevuto un ordine di abbattimento dell’abete “perché malato” ma qualcosa deve essere andato storto nella catena di comunicazione tra il dirigente responsabile e la manovalanza addetta alla manutenzione del verde. Laconico il commento del presidente della FSGC Giorgio Crescentini: “Considero Abete come un amico, a Natale gli lasciavo pure dei pacchi regalo”. Se ne va un simbolo e quella che poteva essere una festa per lo sport ora non è che un piccolo contributo alle prossime focheracce. La FSGC per commemorare l’accaduto ha già in programma una partita di calcio tra scapoli ed imboscati, il cui ricavato andrà alla famiglia degli abeti. Allerta massima anche nei pressi dello stadio dove potrebbero essere a rischio anche i “legni” delle porte, per non parlare dei giovani del vivaio della nazionale. Al momento, dagli uffici competenti, non vengono rilasciate dichiarazioni ufficiali, anche se c’è da dire che il rapporto tra San Marino e l’Abete non è mai stato tutto rose e fiori…
Giuseppe detto “Pino” Guidi, influente membro della DC, si è detto seriamente preoccupato. Diversi cittadini stanno intasando i centralini dei corpi di polizia con segnalazioni di viavai sospetti in luoghi considerati finora tranquilli, come l’hotel Quercia Antica o il Parco Verde.
Al bar, un anziano apostrofato “vecchia quercia” da un amico, si è subito rintanato in bagno terrorizzato e tuttora non risulta ancora uscito dal nascondiglio, attesa una breaking news nel pomeriggio. Intanto cresce il panico in Repubblica, le famiglie Selva e Dell’Olmo temono la strage etnica e richiedono l’intervento della Gendarmeria. -
![[Cronaca]: operaio Ugraa in trance entra nelle case e abbatte gli alberi di Natale. “Volevo fare spazio per il PST”](https://ilbaracucco.com/wp-content/uploads/2015/12/12341055_10208305337539975_6066585988133283521_n.jpg?w=720)
[Cronaca]: operaio Ugraa in trance entra nelle case e abbatte gli alberi di Natale. “Volevo fare spazio per il PST”
” Ho sognato che dovevo abbattere 1000 alberi di Natale per fare spazio al PST, il Presepe Scientifico Tecnologico della Repubblica di San Marino”, cosi si è giustificato l’operaio fermato all’alba dai gendarmi dopo aver abbattuto decine di alberi di Natale, anche quelli finti. “Vedevo tutti quegli alberi postati su facebook e nessuno che metteva uno straccio di Presepe Scientifico Tecnologico, cosi mi sono detto che dovevo fare qualcosa per il mio paese”, continua l’uomo con ancora in mano la motosega. E ancora: “In tutte le nostre case dovrebbe esserci un angolo dedicato al Presepe Scientifico Tecnologico, con la classica struttura edile green a basso impatto ambientale, la natività della start up, il drone cometo nel cielo, i tre segretari che portano i doni, non può assolutamente mancare!” A chi domandava se non fosse possibile agire diversamente per questa nobile iniziativa, magari utilizzando uno spazio alternativo nel tinello o in un sottoscala da riqualificare, l’uomo ha risposto che “il Presepe Scientifico Tecnologico ha bisogno di strutture ad hoc totalmente autoreferenziali” aggiungendo che “nei sottoscala ci devono andare quelli a raccogliere le firme, ogni volta che si taglia un filo d’erba.” Alla fine, ripresosi dallo stato di trance, l’uomo si è poi scusato per tutti i disagi arrecati impegnandosi fin da subito a piantare un abete per ogni nuova start up nata.

immagini forti che non vorremmo mai vedere -

Ugraa lancia la campagna: “Abbattere una pianta per ogni deceduto”
Anche la morte può esser un’opportunità, non solo una disgrazia. Mentre a Fiorentino viene lanciata la giornata nazionale dell’albero con la campagna un nuovo albero per ogni nato, dall’Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole arriva la proposta per riutilizzare gli alberi ormai cresciuti. In caso di decesso infatti, le piante messe a dimora verranno abbattute per utilizzare il legno per la bara del defunto. Una vera e propria filiera corta: nasci, pianti, muori e abbatti. Con la longevità dei sammarinesi, gli alberi fanno in tempo a crescere a sufficienza per ricavarne tavole della misura adeguata. Nel progetto dei promotori viene raccolta la sfida del riutilizzo completo assieme ai comuni limitrofi, attuando una vera e propria sinergia. La solerzia dell’Ugraa quando c’è da tagliare un tronco è leggendaria, per questo si è offerta anche per il taglio di alberi fuori confine, se il defunto è frontaliero.
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Tagli nelle Segreterie, rischio tetano per i dipendenti
(Farmacia omeopatica) La spending review miete nuove vittime. Dopo che la scure è calata su alcuni settori, tra cui la sanità, si stanno ora verificando molti casi di tagli nelle Segreterie. Il problema è che questo stato di cose si scontra proprio con i tentativi di risparmio dell’ISS, perché dalle Segreterie è iniziato un flusso costante di persone che si rivolgono al pronto soccorso e alle farmacie mostrando ferite più o meno gravi, dalle lacerazioni superficiali fino alle amputazioni accidentali maneggiando pericolosi fogli in formato A4.
Addirittura alcuni esponenti del Governo si sono dovuti rivolgere ai sanitari per farsi dare dei punti programmatici di sutura. Questa la testimonianza raccolta da un funzionario: “I politici stavano festeggiando il secondo anno di governo, hanno spento le due candeline, gentilmente fornite dalla CdO, ma poi al momento del taglio della torta è scoppiato il caos. Quando qualcuno ha sentito parlare di “taglio” ha temuto che non gli rimanesse nulla da mangiare e si è avventato sulla torta proprio mentre un dipendente dell’Ugraa (abilissimo con motoseghe e affini) la stava dividendo. Quello che non ha fatto la lama, l’hanno fatto le mani: graffi, cazzotti e insulti vari, oltretutto pronunciati sputazzando pezzi di torta. Uno spettacolo davvero indegno di questo Paese.“
Ora si sta valutando l’intervento di commissari straordinari per gestire la situazione amministrativa. Tra i possibili convocati, Edward Mani di forbice, Freddy Krueger e lo Chef Tony con il suo Miracle Blade. Nel frattempo si teme un ticket sui cerotti.
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Grande evento botanico sul Titano, Fiore si apre eccezionalmente
(Giardino del vicino) Un raro evento ha richiamato a San Marino molti botanici ed appassionati di piante rare. Quando si è saputo che nei giorni scorsi l’esemplare di Fiorenthius Titanum ospitato nella serra del convento dei Cappuccini si stava per aprire agli inquirenti, centinaia di persone hanno contattato le strutture ricettive del Titano per poter assistere a questo evento eccezionale. Giunti sul posto molti si sono però sentiti male a causa del fetore nauseabondo delle rivelazioni. “Sapevabo che ci sarebbe stata puzza di barcio, ba dod pedsavabo ad uda cosa sibile” ha detto un esperto, ancora col naso tappato. Tale odore disgustoso sarebbe comunque servito, nel ciclo naturale delle cose, ad attrarre l’insetto impollinatore, il Claùdium Podeschii, già allo studio dei giudici entomologi, mentre avrebbe inaspettatamente causato la potenziale morìa di alcune specie autoctone della famiglia degli Upièrridi. Come noto, il fenomeno dell’apertura di tale esemplare floreale dura solo tre o quattro giorni, ed ora che si è richiuso pare che gli uomini dell’Ugraa si aggirino con fare sospetto nei dintorni della serra.
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Sammarinese semina il panico con l’auto ma si dimentica di annaffiarlo. L’Ugraa indagaa
(Campi arati di Montepulito) – E’ successo tutto la scorsa notte quando gli uomini della mobile di Scacciano hanno trovato il sammarinese svenuto, accanto ad un aratro di grossa cilindrata. Ripresi i sensi, il giovane ha iniziato ad insultare le forze dell’ordine ripetendo che lui era soltanto un mezzadro e che dovevano verdersela con l’uomo del Monte.
Per fare chiarezza sull’accaduto, l’Ugraa è intervenuta sul luogo del misfatto tagliando le cime di tutti gli alberi del circondario.

