COP21. Renzi e Stefanelli tentano l’accordo sul clima coi 150 leader mondiali: proposto l’abbassamento del riscaldamento in sala
Clima cordiale ed amichevole ma forse 25 gradi erano troppi. Così i Capitani Reggenti hanno trovato lo storico accordo assieme ai 150 “grandi della terra” riuniti a Parigi, tra questi il presidente Obama volato a Parigi direttamente da Washington DC, mentre la Stefanelli solo dalla DC, che saluta i nostri Capitani Reggenti in modo caloroso: “Yes, we AP!”, rivolgendosi a Nicola. Tiepido invece il saluto di Renzi a Renzi: “San Marino chi?” forse impegnato a twittare con banca d’Italia per verificare gli effetti della voluntary disclosure.
Durante la conferenza, i 150 leader mondiali si sono scambiati pareri ed opinioni su vari tempi: isis, sicurezza, Volkswagen, meteo, vacanze, gossip, poi finalmente si è parlato di clima quando uno dei centocinquanta ha esordito con: “Ma non è un po’ troppo caldo qua dentro?”. In pochi istanti tutti i presenti alla conferenza hanno iniziato a ragionare su un ordine del giorno condiviso per votare l’abbassamento della temperatura in sala. Dopo un confronto iniziale con diverse posizioni espresse: “facciamo un grado”, “meglio un paio”, “toglietevi la camicia di flanella!”, “vorremmo il condizionatore ma ci adattiamo”, “vorremmo il condizionale”, “provate il cotone”, ben presto si è arrivati al primo storico accordo che vede la convergenza di tutti i leader mondiali per un clima davvero favorevole. La manopola del riscaldamento è stata infatti posizionata su 20 gradi in modo da consentire ai leader della terra di continuare a parlare dei grandi temi, come in una comune sala d’aspetto di un ambulatorio qualsiasi.
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