Flag shock a Borgo Maggiore. Bandiera di Rete nella sede di Repubblica Futura
Quando l’ha vista, quasi per caso, Marino ha pensato ad un’allucinazione dovuta alle esalazioni etiliche della vicina vinicola. Marino Guardoni, di professione oculista, stava portando il cane ad espletare i bisogni quotidiani quando ha intravisto dalla finestra della sede di Repubblica Futura, situata nell’ex sede di Alleanza Popolare, una bandiera con raffigurato il logo del movimento Rete appesa al muro. Marino ha immortalato la scena col suo telefonino ed ha intravisto, oltre la bandiera, anche una foto di Roberto Ciavatta a grandezza naturale piena di post-it a forma di cuoricino. Le foto hanno presto fatto il giro del web creando un putiferio tanto che alcuni esponenti di spicco del movimento hanno cercato di minimizzare l’accaduto, spiegando che quella era in realtà la stanza della ricreazione dove si prende il caffè e si gioca a freccette. Da ambienti vicini alla dirigenza la vicenda pare voglia essere liquidata al più presto, riducendola ad una bravata di qualche isolato buontempone orientato verso le battaglie passate. Qualcuno si è giustificato sostenendo che è la bandiera mercantile di Tutto il calcio minuto per minuto. Dal punto di vista disciplinare pare che non si materializzerá nulla sulla testa del nostalgico aderente ma non sono mancate le reazioni politiche. “A sto punto meglio la bandiera rossa!” fanno sapere da SSD memori della recente prestazione shock di Venturini durante la festa di MDSI assieme ad alcuni esponenti di Rete. A seguito delle reazioni contrastanti Guerrino Zanotti ha parlato di “problema culturale”. Molti hanno chiesto al segretario agli interni un riferimento in Consiglio Grande e Generale per stigmatizzare l’utilizzo di simboli pericolosi. Raggiunto ai nostri microfoni, Roberto Ciavatta, non ha rilasciato dichiarazioni perché coperte da segreto. Si attende la risoluzione del colpo di Stato per saperne di più.
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