Il Natale delle Meraviglie è alle porte e immaginarlo non basta, occorre viverlo, anche al contrario. Nei giorni scorsi la struttura utilizzata per rappresentare San Marino all’Expo di Milano è stata accuratamente smontata per essere ricollocata in centro storico. Qualcosa però dev’essere andato storto nelle operazioni logistiche; pare infatti che gli smontatori della fiera abbiano erroneamente chiuso le casse di imballaggio inserendo le istruzioni di montaggio del padiglione svedese.
Come noto le tecniche ‘fai da te’ svedesi sono conosciute in tutto il mondo per la varietà dei componenti utilizzati e dei moccoli che può generare il montaggio dei loro mobili a chi si accinge alle operazioni per la prima volta.
La squadra manifestazioni ha comunque fatto il possibile ed il padiglione è stato perfettamente riprodotto nella galleria della Carisp. Purtroppo è stato rimontato al contrario, col soffitto sul pavimento e viceversa; ora tutto il padiglione risulta capovolto e già c’è chi grida all’immagine distorta che viene data all’esterno del sistema paese. Le statistiche sulla raccolta differenziata infatti sono ribaltate e mostrano percentuali discutibili quando invece è vero il contrario: siamo una nazione a rifiuti zero. Aperte le porte del padiglione alcuni turisti sono però rimasti incastrati nel design del pavimento ma sono stati prontamente sfilati dalle loro scarpe incastrate nelle forchette. Come risarcimento è stato donato loro un buono per l’acquisto di nuove calzature. Per ovviare all’inconveniente i tecnici stanno elaborando un tappeto di dadini di salumi e formaggi.
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Padiglione San Marino rimontato al contrario. Turisti infilzati sulle forchette del pavimento
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“In fondo a destra”, lunga fila per il padiglione di San Marino. Ma i turisti pensavano fosse il bagno
(Servizi) Dopo le proteste dei primi giorni di apertura di Expo, sono state installate le nuove indicazioni per il padiglione di San Marino e il cluster bioMediterraneo. Purtroppo, nella fretta i nuovi cartelli all’inizio del Cardo sono stati messi insieme a quelli che permettono di individuare i servizi igienici. All’iniziale entusiasmo per la coda venutasi a creare di fronte al padiglione sammarinese è perciò subentrato il caos quando gli addetti hanno dovuto cominciare a respingere le persone in fila in attesa di espletare urgenti bisogni corporali. Ad aggravare la situazione, il percorso che conduce i turisti al padiglione sammarinese passa prima dalle aree tematiche dedicate a cioccolato e caffé, che come noto, se assunti insieme, possono causare seri problemi intestinali (per non parlare di coloro che, non contenti, entrano anche nei padiglioni di legumi e spezie). Di comune accordo con gli altri paesi del cluster, è perciò scattata l’operazione di respingimento denominata “Water Nostrum”, ma gli sforzi messi in campo non sono per ora sufficienti ad evitare la fila di persone con la vescica in procinto di scoppiare, provate anche dal costante rumore di sottofondo della Lake Arena.
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Taglio del nastro al Padiglione San Marino causa black out! Metà Expo senza corrente
Colpo di fulmine? no, colpo di forbice! Il Segretario va lungo al taglio del nastro dell’inaugurazione e recide anche un cavo elettrico principale lasciando senza corrente metà Expo tra lo sgomento e la sorpresa generale. Gli espositori di Australia e Nuova Zelanda, ancora sotto fuso orario, credendo che sia già sera, chiudono gli stand e si mettono a dormire. Vibranti le proteste dei protestatori mentre nel padiglione del Titano si minimizza e si tergiversa. “E’ stato un deprecabile incidente” si legge in una frettolosa nota “sono cose che possono succedere in queste grandi organizzazioni e poi quel cavo non sarebbe dovuto essere li, ed era troppo colorato, facile confondersi.”
Alcuni testimoni presenti sul luogo sconfesserebbero però l’ipotesi dell’incidente, le dichiarazioni sono da prendere con le molle ma più di una persona avrebbe visto il Segretario in preda di una sorta di resezione acuta compulsiva, e dopo aver tagliato il nastro ha tirato dritto recidendo di netto cavo elettrico, tende, stoffe, tovaglie e potato anche le piante del padiglione. Addirittura c’è chi sostiene che in ultimo mano di forbice abbia fatto sedere le due stagiste presenti nel padiglione e che abbia tagliato loro i capelli, con risultati peraltro sorprendentemente apprezzabilii.
Mentre gli organizzatori hanno fin da subito messo al lavoro un team tecnico per ovviare all’inconveniente e hanno inviato degli addetti a svegliare i componenti delle delegazioni australiane e neozelandesi, piano piano fuori del padiglione di San Marino si è creata una discreta fila di hostess e impiegate dell’Expo intenzionate a farsi dare una spuntatina alla chioma. Titan Style.
“galeotto il forbicione e chi l’ha stretto…” -

Expo 2015, AASS in veste di sponsor tecnico fornirà immagini di un cassonetto in Ultra-HD
(Prego, indossate i vostri occhiali 3D) Arrivati per primi sulla notizia (come sempre), prima di annunciarla vogliamo prima pavoneggiarci coi nostri numerosissimi utenti del sito (oltre 75.000 in un minuto). Chiusa questa doverosa parentesi egocentrica, sveliamo i dettagli del nuovo accordo sulla fornitura dei contenuti di eccellenza al padiglione sammarinese dell’Expo 2015.L’AASS ha orgogliosamente annunciato di aver firmato la sponsorizzazione per fornire filmati in formato 4K nello stand milanese della Repubblica, ed avendo notoriamente l’Azienda stessa una capacità di altissima risoluzione dei problemi, le immagini in Ultra-HD mostreranno scorci caratteristici del Titano. Le riprese saranno a cura di Smtv, che oltre a fornire un reportage accattivante su cassonetti, acquedotto e funivia, mostrerà addirittura una ripresa in bullet time del direttore generale Romeo. “La nostra intenzione è di andare oltre al tema dell’Expo, perciò oltre a nutrire il pianeta vogliamo illustrare anche il concetto di nutrire delle speranze” è stato detto durante la conferenza stampa di presentazione dell’accordo. Largo quindi agli effetti speciali, con le riprese in time-lapse della schiuma nell’Ausa e non è escluso che, dai megaschermi piazzati nel padiglione, venga trasmessa anche la telenovela sul porta a porta. “Puntate inedite” – dice Valli – “ma non fatemi dire di più”. Non si vuole quindi svelare il finale, ma la sensazione è che Valli non abbia proprio voglia di parlare. -

Expo 2015, consegnato il padiglione a San Marino, già pronte le squadre per le pulizie
(Milano) – “Ma che padiglione grande!” – ha esclamato Lonfernini a seguito della consegna ufficiale del Padiglione al commissario Expo Mauro Maiani.
“Per sentirci meglio!” – ha risposto Maiani vestito con un completino da nonna per l’occasione. Sottoscritti i documenti formali, ora San Marino può iniziare i lavori di pulizia del padiglione; subito contattata un’impresa di pulizia locale, la “In the Fioc”, mentre l’otorino incaricato del progetto ha svelato il titolo dell’operazione: “Small enough to be clean” (Abbastanza piccolo da essere pulito). “Sarà un’operazione rapida e indolore” – ha dichiarato ai microfoni, mentre Lonfernini, ancora sbalordito dalle dimensioni del padiglione, è stato portato via di peso quando sono arrivati i cotton fioc giganti.

