Tag: territorio

  • Miche Lotti: “Quando penso all’invaso di Gorgascura mi si allaga il cuore”

    Miche Lotti: “Quando penso all’invaso di Gorgascura mi si allaga il cuore”

    Un Miche Lotti euforico quello che si presenta in conferenza stampa: il tema sul tavolo è il prossimo piano regolatore ideato da Stefano Boeri ma in realtà è l’occasione per mostrare alcuni trucchi che il nuovo segretario al Territorio teneva in serbo. Che il momento fosse magico lo si è intuito fin da subito: Miche Lotti si è presentato in sala stampa assieme a Marco Berry, noto escapologo e presentatore del prossimo Festival della Magia di San Marino, tra sbuffi di fumo, colombe volanti e fontane colorate, indossando un cilindro rosso dove ha fatto uscire numerosi conigli tra lo stupore generale.
    Rivolgendosi ai giornalisti presenti ha subito precisato: “Chiamatemi Mr. Lotti” e con il classico gesto di prestidigitazione ha iniziato il suo numero magico. Simsalabim! Mr. Lotti è un fiume in piena che deve essere sbarrato per non esondare. Tac! Tac! Tac! Stordisce la platea con un uno-due micidiale, inanella un trucco dopo l’altro senza soluzione di continuità: monorotaia, invaso, avio-superficie per “scavalcare determinati sistemi di controllo”

    Stop – Fermo immagine.
    Fermi tutti.
    Scavalcare che? Facciamo atterrare gli UFO invisibili ai radar? Metodi contraccettivi di business? Il gioco delle tre carte?
    Pim! Pum! Pam! Raudi in sala! Fumo..

    Ed ancora: Prg, verde, tanto verde, San Marino sta al verde. Lo dicono anche quelli del Fondo Monetario ma bastava guardare i buchi nelle strade.I presenti non credono ai loro occhi. Anche Berry rimane a bocca aperta. Ma come ci riesce? ci si chiede.
    Si vede che si è allenato in apnea per affrontare l’appuntamento.
    Lotti Continua.
    I giornalisti silenziosamente appuntano sui loro taccuini senza fare domande (perchè farle?). C’è chi usa la biro, chi il tablet, chi registra per rivederlo successivamente a velocità ridotta per carpire il segreto che si cela dietro al trucco, ma tutti si scervellano per pensare a cosa scrivere nell’articolo di domani. Noi proviamo a dare un consiglio: Quante grosse le hai sparate?

  • Giunte presso l’incubatore d’impresa, i Castelli ne escono ridisegnati

    Giunte presso l’incubatore d’impresa, i Castelli ne escono ridisegnati

    (Taglia e cuci) Le Giunte di Castello si sono recate in visita all’incubatore di impresa per comprendere come l’innovazione possa aiutare a ridefinire la realtà sammarinese. Inaspettatamente sono stati però i Castelli ad uscire ridisegnati dalle start up: gli esperti hanno detto che nove castelli sono troppi e quindi è necessaria una razionalizzazione, ottenuta fondendo insieme amministrazioni e territori adiacenti. Non solo spending review quindi, ma una riprogettazione funzionale più efficace ed un marketing accattivante, grazie anche alle tecnologie messe in campo dal supercomputer HAL9000, per delineare i nuovi confini:
    – Fiorgiardino diventerà il Castello per gli amanti della natura e del verde, un luogo dove l’Ugraa non può mettere piede;
    – Chiesaviva verrà dotata di una fonte battesimale a getto continuo, 24/7, per chi vuole battezzarsi ad ogni ora della giornata;
    – Domavalle sarà la nuova frontiera da conquistare, tipo Far West: grandi spazi da costruire, realizzando il sogno sammarinese di libertà (edificatoria);
    – Città Maggiore, la Capitale, allargherà la sua sfera d’influenza e si candida ad ospitare la crème dell’alta società ed un Ospedale diffuso.
    Fuori dai giochi Faetano, che come il Molise rimane solo e semidimenticato. Purtroppo nessuno lo ha voluto come compagno dopo che il computer ha elaborato lo sfortunato esempio del Castello di Serravalano. Visto il grido d’allarme lanciato dal Capitano di Castello sulla situazione frane, in molti scommettono che tanto, presto o tardi, franerà fuori confine, verso il Marano.
  • [sponsor] Per difendere la sammarinesità dei nostri prodotti, nasce il Consorzio Noce del Baracucco

    [sponsor] Per difendere la sammarinesità dei nostri prodotti, nasce il Consorzio Noce del Baracucco

    (UE) – Con l’approssimarsi delle trattative con la delegazione dell’Unione Europea sulla libera circolazione delle merci all’interno del mercato unico europeo, diversi produttori hanno avvertito la necessità di riunirsi in un consorzio che potesse dare loro l’impulso ad una rinnovata produzione. il Consorzio nasce con l’obiettivo di tutelare e salvaguardare i produttori del territorio, le proprie produzioni e l’identità legate al territorio.

  • Expo, firmato accordo per ripopolare la colonia sammarinese di Muratoreum Acottimo

    Expo, firmato accordo per ripopolare la colonia sammarinese di Muratoreum Acottimo

    (SuperQuark) Uno dei princìpi di Expo 2015 è quello di conservare la biodiversità, non solo alimentare ma anche di tutte le specie che popolano i nostri habitat. E’ stato perciò siglato un importante accordo che consentirà, tramite la migrazione di molti esemplari in esubero che finora dimoravano nei cantieri di Expo, di ripopolare San Marino di un animale che da noi rischiava l’estinzione: il Muratoreum Acottimo, quasi scomparso per via dell’eccesso di nidi cementizi costruiti in territorio, con un sovraffollamento che ne ha causato la morìa. Questo volatile, simile al picchio muratore con cui a volte compete per gli spazi dove realizzare i nidi, ma molto più grande, ha dimensioni che variano a seconda dell’età e sfoggia una livrea mutevole. Verso metà primavera passa da una copertura uniforme con tute a pettorina e maglioni ad un più leggero manto a maniche corte e pantaloncini. Gli esemplari più vigorosi, durante la stagione estiva degli amori, passano addirittura alla canotta o al torso nudo, per sfoggiare un colore brunito con schizzi di cemento che serve ad intimidire gli esemplari più giovani. A differenza del picchio, il Muratoreum Acottimo predilige terreni agricoli sbloccati o zone a servizi, dove forma colonie stanziali che possono andare da pochi esemplari a svariate decine, a seconda dell’area a loro disposizione. Dal carattere stanziale, le colonie sono spesso riconoscibili per la presenza di un altro uccello di grandi dimensioni, la gru, con i quali i Muratoreum convivono in stretta simbiosi. Amano arrampicarsi su impalcature e mucchi di sabbia, spesso portandosi appresso curiosi contenitori, talvolta sostenuti da una ruota, nei quali trasportano i materiali con cui ampliano i nidi. Gli esemplari adulti, riconoscibili per le dimensioni sviluppate degli arti e talvolta dell’addome, si muovono spesso anche con strani macchinari che permettono loro di accelerare i tempi dell’opera. Animale mattiniero, inizia il suo lavoro al nido all’alba, concedendosi pause in cui assume nicotina oppure panini imbottiti e birre di bassa qualità. Canta di frequente durante il lavoro, intervallando a volte con bestemmie o interrompendosi per fischiare se vede passare nei pressi del nido qualche passeriforme di sesso femminile. Il loro rituale di accoppiamento e la loro riproduzione sono ancora piuttosto misteriosi; si spera che l’introduzione di esemplari alloctoni possa rinvigorire la colonia sammarinese, a cui si sta provvedendo a fornire un nuovo habitat vicino al confine di Rovereta.

  • Concerto della Segreteria al Territorio, eseguita la prima delle “Varianti PRG”

    Concerto della Segreteria al Territorio, eseguita la prima delle “Varianti PRG”

    (Andante con motopicco) Era stato annunciato da tempo, ma ora finalmente gli amanti della classica musica sammarinese hanno potuto assistere all’esecuzione dell’atteso componimento sinfonico della Segreteria al Territorio. La Grande Opera in cemento armato denominata “Varianti PRG” (suite per ruspa, camion e gru) è stata presentata con grande sfarzo nell’erigendo nuovo Teatro “La Scala a chiocciola” dal Segretario Mularoni. La platea, con indosso regolare elmetto di protezione e scarpe antinfortunistiche da gran galà, ha potuto così ascoltare i movimenti terra del componimento, che si apre con un’ouverture allegro delle zone produttive all’insediamento di attività al dettaglio (per agevolare il fare la spesa col rimorchio). Segue poi il frizzante spostamento della sottostazione elettrica di Cailungo, tempo prestissimo con sbalzi tra momenti di tensione, che si scioglie poi in un rilassato larghetto per la depurazione delle acque reflue. Leggera accelerazione con l’andante ritardando dell’impianto di compostaggio che rimanda a bucoliche atmosfere di aree agricole, poi si torna a crescere col movimento del Centro Ippico a Gaviano (marcia moderato) e ci si lancia verso il gran finale, passando attraverso il vivacissimo accelerando di varie rotatorie sulla Superstrada. La conclusione è un tripudio di promesse, un solenne adagio, sostenuto da anni: il classico “chi va piano (regolatore) va sano col mattone in mano”. Il pubblico entusiasta ha tributato (19)92 minuti di applausi, tanto da far venire giù quel poco del Teatro che già era stato realizzato. L’inatteso crollo causerà ritardi nella messa in scena di una replica dell’Opera, anche per la carenza di finanziamenti.