Rassegna(ti): Il Cinema Ritrovato presenta “I titoli del debito pubblico”
È stata disposta l’emissione di titoli del debito pubblico denominati “Repubblica di San Marino”:
Debito di sangue La grande abbuffata
Prendi i soldi e scappa
I predatori dell’Arca perduta
Quei bravi ragazzi
L’impero colpisce ancora
C’era una volta il west
Il dittatore dello stato libero di Bananas
Le mani sulla città
Gli spietati
Viale del tramonto
Colpevole d’innocenza
I soliti sospetti
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Vite vendute
La stangata
Z – l’orgia del potere
Politic shopping, ultima settimana di saldi: Area Riformista al 30% e tante altre occasioni imperdibili!
Ancora sconti nel mercato politico e occasioni irripetibili da non perdere, come l’offerta eccezionale dell’Area Riformista in saldo del 30% su tutti i marchi del gruppo, Psd Pss e Su, più in omaggio un indipendente (fino a esaurimento scorte) per qualsiasi importo. Più Smac.
La DC dal canto suo continua a smaltire il magazzino con offerte fino al 50% e svendite in blocco a prezzi di stock, come la cessione dei coordinati NS a prezzi di realizzo. Più Smac.
La maison AP, al contrario, protegge la sua linea di nicchia e concede piccoli sconti al proprio guardaroba di alta sartoria, solamente qualche esigua concessione personalizzata. Più Smac.
I movimenti, Rete e Civico 10, sempre sobri e attenti al mercato sostenibile non concedono niente alle svendite, anzi buttano l’occhio attento sul mercato con la prospettiva di non farsi sfuggire qualche occasione. Rete in particolare non perde occasione per manifestare la propria contrarietà alle logiche di mercato, mentre C10 sembrerebbe ogni tanto tentata dai centri commerciali della Repubblica. Più Smac.
Infine Upr, piccolo brand rimasto indipendente (orfano) sul mercato, ha anticipato da tempo le svendite di realizzo, esaurendo tutte le scorte e riducendo il magazzino al minimo. Più Smac. Indicativo il fatto che, non avendo più merce da commerciare, si dichiarino adesso apertamente contrari al mercato politico.
Gli operatori dell’Ugraa avevano ricevuto un ordine di abbattimento dell’abete “perché malato” ma qualcosa deve essere andato storto nella catena di comunicazione tra il dirigente responsabile e la manovalanza addetta alla manutenzione del verde. Laconico il commento del presidente della FSGC Giorgio Crescentini: “Considero Abete come un amico, a Natale gli lasciavo pure dei pacchi regalo”. Se ne va un simbolo e quella che poteva essere una festa per lo sport ora non è che un piccolo contributo alle prossime focheracce. La FSGC per commemorare l’accaduto ha già in programma una partita di calcio tra scapoli ed imboscati, il cui ricavato andrà alla famiglia degli abeti. Allerta massima anche nei pressi dello stadio dove potrebbero essere a rischio anche i “legni” delle porte, per non parlare dei giovani del vivaio della nazionale. Al momento, dagli uffici competenti, non vengono rilasciate dichiarazioni ufficiali, anche se c’è da dire che il rapporto tra San Marino e l’Abete non è mai stato tutto rose e fiori…
Giuseppe detto “Pino” Guidi, influente membro della DC, si è detto seriamente preoccupato. Diversi cittadini stanno intasando i centralini dei corpi di polizia con segnalazioni di viavai sospetti in luoghi considerati finora tranquilli, come l’hotel Quercia Antica o il Parco Verde.
Al bar, un anziano apostrofato “vecchia quercia” da un amico, si è subito rintanato in bagno terrorizzato e tuttora non risulta ancora uscito dal nascondiglio, attesa una breaking news nel pomeriggio. Intanto cresce il panico in Repubblica, le famiglie Selva e Dell’Olmo temono la strage etnica e richiedono l’intervento della Gendarmeria.
(Hotspot) Rivoluzione mobile, arriva la prima funivia wifi del mondo. Il Titano si libera dai vincoli delle vecchie tecnologie e per dimostrare la sua sovranità e il suo spirito innovatore annuncia che d’ora in poi la “nofunivia” farà la spola tra Borgo e Città senza viaggiare su funi.
Parola d’ordine: più comfort, infatti per riequilibrare i pesi della struttura, in maniera stranamente frettolosa, la cabina è stata equipaggiata da comode sedie Ikea modello Democristä, acquistate a basso prezzo ad un’asta pubblica.
L’AASS in occasione della revisione ventennale dell’impianto di risalita ha voluto fare il salto di qualità: in attesa di devastare di nuovo le strade per posare la fibra ottica, basta cavi! Del resto lo dice la parola stessa: funi via! Grande soddisfazione della Segreteria al Territorio: “A chi si lamenta che il proprio telefonino non prende, diciamo: intanto prendete la funivia”. Altrettanto entusiaste le dichiarazioni della Segreteria al Turismo che ha già lanciato un contest fotografico con l’hashtag #menofunipiùfun dove le persone fingono di tenere sospesa la cabina con le dita, così avremo anche noi, come a Pisa, orde di turisti che agitano le mani nel nulla, con in più il coefficiente di difficoltà della cabina in movimento. Il vincitore potrà ricevere un modellino in miniatura della rotonda sotto il Monte dentro una palla di vetro con la neve finta.
Rifiuti “accendono” dibattito in consiglio. Proposta shock: bruciamo tutto! Istituito un San Giuseppe tutti i mesi.
W la fogheraccia!
Fiamme purificatrici sul monte.
Il porta a porta non parte, a Raibano non ci vogliono bruciare l’immondizia nell’inceneritore, difficoltà palesi a pronunciare il termine “tritovagliatore” in aula, cosi si infiamma la polemica in Consiglio sulla gestione dei rifiuti, una delle vere e poche produzioni autoctone di San Marino.
I tempi si dilatano e in attesa di mettere a regime il PaP e il successivo conferimento della raccolta differenziata ecco l’idea folle, attuabile, sostenibile e a basso costo: bruciamo tutto!
Zero spese di trasporto fuori territorio, zero spese di smaltimento, conseguente guadagno per le casse dello Stato.
Facile a dirsi e facile a farsi, infatti tra un mese, il 18 marzo, la sera della vigilia di San Giuseppe, come da tradizione si svolgeranno i fuochi, le ben note “fogheracce”. Sarà quindi sufficiente istituire fin dal prossimo aprile un San Giuseppe il 19 di ogni mese, cosi da potere bruciare tutto il possibile la sera prima, a scadenza regolare, il 18 di ogni mese appunto, per tutto l’anno e per gli anni a seguire. Naturalmente nel pacchetto saranno inclusi e reiterati anche i successivi “fuochi della Madonna” del 25 marzo, cosi da poter consentire ai ritardatari e alle situazioni problematiche di essere risolti senza accumuli indesiderati di materiale immondo, e avere una possibilità di riserva in caso di maltempo e pioggia.
Sarà possibile anche organizzare a scadenza mensile allegre e divertenti sagre paesane con balli, ciambella e vin brulè. Inoltre verrà creata occupazione istituendo le figure professionali di accatastatori di falò e di fogheraccisti specializzati, necessari gli ultimi per gestire sapientemente il mix di rifiuti e creare un blend accattivante negli odori e negli effetti cromatici. Senza dimenticare gli addetti al brulè.
Individuate già dalla Segreteria al Territorio alcune zone adatte all’uso, una su tutte la zona polivalente di Ca’ Montanaro, già designata in passato per realizzare un campo da polo, un resort, un campo da golf, il parco scientifico tecnologico, ancora il campo da golf e infine il circuito automobilistico.
Condivisione e entusiasmo al Turismo: ‘Con questa iniziativa diventeremo la terra dei fuochi!’
La ripresa di San Marino passa anche dalle riprese. L’antica Repubblica si candida così ad essere il primo paese a circuito chiuso, vero obiettivo del progetto Dreamland. I sammarinesi non si fidano più di nessuno e vogliono sentirsi al sicuro, così, dopo anni di cecità permanente dove le peggio cose sono passate sotto gli occhi, ora vogliono vederci chiaro e la ripresa pazza ora impazza. Gli automobilisti chiedono telecamere all’Ufficio Urbanistica per possibili maltrattamenti alla viabilità; gli utenti arrabbiati chiedono telecamere davanti ai ripetitori per la scarsa ricezione dei loro telefonini; anche gli operai dell’Aass per la loro sicurezza chiedono le telecamere nei bar, mentre lettori avviliti chiedono le telecamere nelle redazioni per stanare i “furbetti del tastierino” per possibili maltrattamenti alla grammatica. Carlo Romeo dichiara: “Noi di riprese ne facciamo un sacco”. Intervengono anche i lupi: “Se volete, le telecamere noi ce le portiamo appresso” così non perdiamo il vizio.
I Reggenti stessi hanno stanziato un fondo per l’Eccellentissima Telecamera.
Un credente divenuto sospettoso chiede le telecamere durante l’eucarestia perché non crede che quello sia davvero il corpo di Cristo ed invoca l’intervento della polizia scientifica; analisi hanno poi confermato che si trattava di ostie vegane, ora la formula verrà modificata con: ” il corpo di crusca”.
Anche la FSGC si fa avanti: “Sì alle telecamere per i gol fantasma” ma non è un mistero che qualcuno vorrebbe che il grande fratello chiudesse un occhio in alcuni casi.
Il fenomeno delle pompe al ribasso sbarca aldilà. Parte un’altra iniziativa imprenditoriale fai-da-te dopo che la febbre dei giorni scorsi per le “pompe low cost” aveva sollevato alcuni dubbi sui prezzi applicati, causando vibranti proteste dalla statale: “Perché le vostre pompe a prezzi così stracciati?”.
L’imprenditore sammarinese Pietro Sopra lancia la sfida all’ingessato mercato delle pompe funebri proponendo un’offerta a basso costo che ha subito destato interesse tra i consumatori più esigenti. Già dalla prima mattinata, infatti, una piccola folla di persone ha invaso il laboratorio dell’uomo per ordinare i primi quantitativi di assi. “Con la crisi bisogna guardare al portafoglio” ci ha confidato un uomo che stava organizzando la sua futura dipartita. L’imprenditore è chiaro su come battere la concorrenza: “Perché pagare caro anche il passaggio all’eternità?”. La sua personale pompa funebre bianca prevede anche il ricarico dell’ormai defunta SMaC card e la formula “Soddisfatti o tumulati”. La sfida alle pompe funebri ufficiali è lanciata, ora si aspettano le prime reazioni a freddo. Nel Paese intanto non si parla d’altro che di pompe e così, per difendere l’onorabilità della Repubblica, l’Avvocatura dello Stato ha dato mandato alla magistratura per verificare se ci sono i presupposti per procedere ad una denuncia: “Le pompe offendono l’onorabilità della Repubblica”
(Fumata nera) Fiasco totale per il debutto della commedia (o per meglio dire farsa) musicale in due anni dal titolo “Il grande rifiuto”, sottotitolo “Ma che c’importa del porta a porta”.
RECENSIONE: L’allestimento, costato cifre da musical di Bollywood, vede all’opera le maestranze Aass, anche nelle vesti di attori improvvisati. Molti elementi (e che elementi) dell’orchestra dell’Azienda se la suonano e se la cantano autonomamente, generando una cacofonia inconcludente su cui svetta la prestazione solista di Valli, che non apre bocca ma fa un gran casino. La confusione derivante dal direttore Aass aumenta con la totale incapacità del maestro Lonfernini, che vorrebbe dirigere la melodia con tempo prestissimo ma si stanca subito e si distrae troppo facilmente con i commenti negativi dei presenti e rivolgendo i suoi pensieri al buffet. Gli spettatori schifati hanno espresso il loro disappunto con fischi e lancio di oggetti indifferenziati.
IN SINTESI: solo una scarsa percentuale del pietoso spettacolo si salva, mentre tutto il resto è da buttare e non lo si potrebbe riciclare nemmeno per “I talenti dei castelli”.
VOTO: 0/5
[ECO NEWS] Rainbano brucerà i rifiuti del Titano, in cambio il fumo sarà visibile dal cantone della funivia. Nei giorni più fortunati, col favore del vento, potremo ricevere gratis i fumi a casa nostra.
Proteste della cartiera per l’anomala triangolazione dei rifiuti, si ipotizza il reato di esterovestizione dei fumi.
Si costituisce frattanto il comitato per Bruciare gli Pneumatici nei Terreni Agricoli e da subito rivendicano il loro diritto. Raggiunto telefonicamente il dirigente dell’AASS ha commentato così la vicenda dell’accordo tra San Marino e Raibano: “Ottima iniziativa! Un marchio top nella produzione di occhiali da sole che ci fa guardare il futuro sotto una luce diversa”. Offuscata o polarizzata.
(Breaking ISS) Tempo di cambiamenti nelle farmacie. Troppo lunghe le code, troppo costosi i dentifrici, troppo imbarazzanti le richieste tipo “Una confezione di Zigulì ed un pacchetto… ehm… di questi”. Per non parlare del solito problema di non trovare Viagra sotto banco (che se ti chini son dolori) o di dover ascoltare le tristi storie di emorroidi di chi ci precede, raccontate con dovizia di particolari al farmacista di turno. Ora il vulcanico Mussoni lancia nuove professionalità tramite l’innovativo format “Chi vuol essere Walter White?”: dieci aspiranti farmacisti dovranno dimostrare di essere capaci di creare medicinali anche a domicilio con quello che trovano, destreggiandosi tra chimica e bollettari farmaceutici contraffatti. La trasmissione verrà inserita nel palinsesto di SMTv e vedrà il gradito ritorno alla conduzione di Luciano Onder. Il casting per il pubblico in studio è aperto, tenendo presente che gli ipocondriaci avranno la precedenza e gli spettatori verranno sorteggiati per testare in diretta il risultato della sfida finale a due in stile “La prova del cuoco”. Indiscrezioni sulla prima puntata parlano di realizzare una supposta masticabile ed un’aspirina effervescente ad uso rettale. Vi sentite già poco bene? E’ tempo di cucinare.