Tag: Michelotti

  • 30/9 – Noci settembrine: il teatrino politico e il gatto amletico

    30/9 – Noci settembrine: il teatrino politico e il gatto amletico

    1/9 – Dirigibili, monorotaie, tunnel sotto Dogana…

    +++SAN MARINO TREMA+++

    Anche il sismografo di Casole registra l’ultima uscita di Michelotti!

    (Augustitudine 6.5)

    2/9 – Si inaugura ufficialmente la stagione teatrale

    [Teatrino politico]
    “Se sia più nobile sopportare
    le sparate di Michelotti o una campagna elettorale”

    6/9 – A chi tocca?

    [Governo petaloso]

    Cade, non cade, cade, non cade…

    10/9 – C’eravamo tanto pedini amati

    [Fino al tra…collo] Rete e MD si separano: furibonda lite per l’affido delle magliette

    16/9 – Gattara

    [RASSEGNATO STAMPA]
    The heat is coming (e siamo solo all’inizio)

    24/9 – San Marino e l’informiaozione

    Nuova puntata al bau bau micio micio de “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”

    29/9 – Sammarinesità all’estero

    [Fatca non pugnette!]

    Renzi incontra Trump a New York: scongiurati i dazi sul Tilus!

    30/9 – Un lustro di cazzate, cazzate da lustro

    [Tanti auguri a noi]

  • Pino lavoratore effimero. Lettera di protesta contro i tagli dei frontalieri.

    Pino lavoratore effimero. Lettera di protesta contro i tagli dei frontalieri.

    Riceviamo e pubblichiamo:

    Buongiorno egregio direttore, mi chiamo Pino Marino e da decenni ormai svolgo in Repubblica la mia mansione lavorativa con scrupolo e dedizione in riferimento a quanto richiestomi.

    In tutti questi anni poi, insieme a tutti i miei compagni frontalieri di reparto, mai abbiamo richiesto adeguamenti del trattamento economico o delle condizioni lavorative, anzi ci siamo integrati nel territorio alla stregua dei nostri colleghi indigeni, felici e soddisfatti di svolgere al meglio la nostra opera, considerandoci, dopo il tanto tempo trascorso sul monte Titano, praticamente autoctoni. Talmente integrati che, se avessimo ricevuto il diritto di voto, avremmo dato tutti la preferenza unica a Michelotti. Quella volta. Adesso no di sicuro.

    E’ vero che ultimamente si legge che l’occupazione dei lavoratori frontalieri è sensibilmente aumentata in percentuale a danno dei lavoratori sammarinesi, ma l’insediamento della nostra colonia nel territorio è ormai lontano nel tempo e, oltre a disparati piccoli gruppi, come ben tutti sanno, grandi insediamenti di membri della nostra popolazione sono altresì presenti in zone strategiche di San Marino, nelle quali incessantemente da sempre svolgiamo al meglio la nostra attività per il bene della comunità.
    Di contro, purtroppo, è recente la triste notizia di ulteriori tagli di personale verso il nostro settore, che hanno colpito altri ventuno membri della nostra categoria.

    Quindi siamo abbastanza perplessi e depressi, anche se non siamo cipressi, nel constatare come, ultimamente, molti nostri colleghi vengono distolti dalla loro funzione, letteralmente sradicati dal tessuto sociale, abbattuti nel morale e nel fisico.

    Ma noi siamo esseri tosti, scolpiti con l’accetta – si fa per dire, eh – abituati a lavorare al meglio in ogni condizione climatica e atmosferica, siamo quelli che mangiano anidride carbonica e cagano ossigeno, educati da sempre ai fatti e non alle pugnette. Non alle seghe però, quelle ci fanno paura.

    Pino Marino

  • Il giro del monte in 80 giorni

    Il giro del monte in 80 giorni

    Un romanzo avventuroso di fine ‘800 ambientato Adesso.

    La storia è nota a tutti, l’eccentrico bi-segretario di un immaginario paese di montagna prospiciente al mare, una sera al bar, scommette con gli amici di compiere un’impresa folle negli anni duemila, impiegare ben 80 giorni per compiere il giro del paese, quando a piedi possono occorrere al massimo 8 ore.

    Due anni fa, freschi freschi di legislatura, Miche e Lotti si erano iscritti al torneo di briscola del bar, quello grosso dove si vince il prosciutto. E’ una coppia collaudata, Miche fa i segni e Lotti guarda da un’altra parte, Lotti mischia le carte e Miche spezza il mazzo, e raggiunta la finale la coppia cala i propri assi vincenti: “Invaso!” e ancora “Aviosuperficie!” Sul tre pari, all’ultimo giro della partita decisiva Miche rischia il tre di briscola, l’avversario seguente ammazza con l’asso, e quando tutto sembra perduto Lotti stramazza con l’asso pigliatutto: “Monorotaia volante!” Game, set, match! Una vittoria epica.

    Poi altri tornei, qualche torrone e un paio di panettoni per il terzo e quarto posto, la Monorotaia rimane un bel carico da undici ma non è più la carta vincente. Due anni interi senza riuscire a portare a casa il prosciutto, e neanche il salame con il Rosso dei castelli, solo pochi sporadici Boeri di consolazione. Mestamente la monorotaia diventa una carta come le altre, fino al giorno fatidico nel quale viene tolta dal mazzo, come un due di coppe qualsiasi.
    Qualcuno però – la tempestività perfetta – nel frattempo passa a Miche e Lotti la carta magica: “Dirigibile!” Letteralmente presa al volo e sbattuta sul tavolo con un sonoro schiocco.

    Mai un paese intero restò a bocca aperta come quella sera, anche i 10 più creduli erano increduli. Dall’avveniristica monorotaia sospesa al romantico suppostone volante ormeggiato a Torraccia nel volgere di un attimo. Adesso la scommessa è stata lanciata e le carte sono sparigliate sul tavolo, difficile immaginare come andrà a finire. Difficile proprio a immaginare. Un sigarone pronto a volteggiare nei cieli della repubblica recante sui fianchi la scritta macroscopica <E’ BUONO, C’E’ DELL’ELIO>, un’idea allucinante!


  • Dalla Micologica alla Michelogica: un marciapiede è per sempre.

    Dalla Micologica alla Michelogica: un marciapiede è per sempre.

    PA: Politica degli Alberi

    Se non taglia Zanotti ci pensa Miche Lotti, non un taglio ai rami secchi dello stato ma ai sempreverdi per fare largo ad una rotonda o ad un marciapiede, insomma un taglio netto col passato.

    Se la PA è specie protetta lo stesso non si può dire per il PU, dove il Governo è intervenuto con la scure. Dalla recente Banca Cispuglio decespugliata in un frullo fino alla sradicata Abet Bank, abbattuta con un taglio netto senza lasciare neanche il mizgone e assorbita fino al midollo dalla Cassa di Castagno, a sua volta scortecciata e defogliata fino a ridurre in truccioli due miliardi di NPL venduti come segatura. Il classico guadagno del castagnaro.
    Si è salvata, momentaneamente, Banca di San Pino Guidi, ma con i tempi che corrono per i pini, se fossi in loro mi toccherei le pigne.
    In tutto questo disboscamento non si capisce cosa succeda nella jungla del tribunale (c’è caso che una volta entrati si esca con un pacco di gocciole in guzzetta nel latte) mentre i Segretari Piangenti con l’appoggio determinante di Boschi e Selva rassicurano che la maggioranza è solida come una quercia.
    In questo clima da disboscamento continuo la mottola, un animale fantastico e la sua creatura San Marino Innovation, hanno introdotto il decreto sulla blockchain, qualsiasi cosa esso sia.

    No comment dell’UGRAA.

  • Miche Lotti raddoppiano: due funivie is megl che one!

    Miche Lotti raddoppiano: due funivie is megl che one!

    Accoppiate utili e inutili nella vita quotidiana.

    I coglioni ad esempio sono sempre in coppia e, nonostante esiti futuri incerti e discutibili, sono necessari per la continuità della specie. le mani sono due perché ovviamente una mano lava l’altra, mentre i sensi di marcia sono due ma potremmo benissimo avere tutte le carreggiate a senso unico cosi ognuno se ne va per la sua strada.
    I sessi per fortuna sono due se no ci ammazzeremmo di pugnette, i bagni sono due ma solo perché gli uomini pisciano sulla tazza, i poli sono due perché non possiamo permetterci mica il lusso di averne solo uno enorme. I binari del treno sono due e non si incontrano mai, chi mai potrebbe immaginare un treno che viaggia su una sola rotaia?
    Al ballottaggio vanno in due perché tre balle sarebbero veramente troppe, di contro invece le torri sono tre perché una torta Due Monti sicuramente non avrebbe avuto successo, mentre i due liocorni sono, appunto, in due, anche se non li ha mai visti nessuno.
    A San Marino i Reggenti sono due perché, come dice la parola stessa, si reggono l’un l’altro, e in questa legislatura anche i segretari al Territorio, Miche e Lotti, sono due ed hanno sviluppato una visione binoculare del paese. Una funivia è bella, funzionale e costosissima, non si comprende il motivo per cui sul monte non possiamo averne due, come le corna sulla testa del bue.
    Innanzitutto per una mera questione di equilibrio e simmetria nel deturpare il profilo del monte, ma anche per garantire trecentosessantacinque giorni all’anno il servizio all’incessante flusso di turisti e utilizzatori che affollano le pendici del Titano. E infine perché come ben si sa le funivie del Signore sono infinite e non saremo certo noi a peccare di modestia.
    Due funivie meglio che una, i classici due piccioni presi con una fava insomma, e indovinate un po’ chi è la fava.

    Casualità del giorno: a San Marino anche i carcerati evadono in coppia.

  • American Express bye bye: San Marino ha perso il treno!

    American Express bye bye: San Marino ha perso il treno!

    Ne resterà uno solo?

    Avremo anche la monorotaia dei Segretari Miche e Lotti prima o poi ma intanto si sta configurando la “monocartadicredito” del Segretario Celli perché l’American Express, convoglio turistico carico di money, a San Marino non funziona più. Qualche turista ignorante, nel senso che ignora, ci ha anche provato a scalare il Titano per spendere due soldi, euro o dollari che siano, per sentirsi rispondere dal commerciante, incazzato nel senso che incazza, di turno: “No grazie, l’America Express a noi non ci serve mica, non avete due soldi spicci nascosti nelle mutande?” E ai poveri negozianti, in senso lato, non resta che appendere il cartello sulla porta: American Express – noi non possiamo entrare”. 

    Dall’altra parte se non ci pensa lo stato, che ha profuso tutti i suoi sforzi nel Polo del Lusso (Tax Free e American Express free) ci pensa il privato, e l’ingegnere di Serravalle, Mohamed Ali non quell’altro, lancia le sue frecce:
    “Aeroporto internazionale!”
    -Eh!
    “Nuovo ospedale!”
    -Cosa?
    “Hotel extra lusso di 33 piani!”
    -Dove!?
    “Ma che, parlo arabo?”
    Tutte mega strutture che possono fare tranquillamente a meno dell’American Express, sperando poi che la sorte futura non ci sia inVisa. Per tutto il resto c’è Mastercard, finché dura.

  • Santa Marina: Miche Lotti vuole uno sbocco sul mare, basta vomitare nell’Ausa!

    Santa Marina: Miche Lotti vuole uno sbocco sul mare, basta vomitare nell’Ausa!

    Great San Marino, anzi San Marina visto che, stando alle dichiarazioni del Segretario Miche Lotti, prossimamente avremo uno sbocco sul mare Adriatico con un progetto che, se inizialmente può apparire un pelarino fantasmagorico, risulterebbe tutt’altro che irrealizzabile.
    Tutto è legato a doppio filo al progetto della monorotaia San Marino – Rimini che, per essere realizzata nonostante la mancanza di spazio, correrà interamente nella parte italiana sopra il greto del torrente Ausa, torrente sammarinese di nascita e che a sua volta tornerà a sfociare orgogliosamente nel mare invece che, ingloriosamente come avviene ora, deviato nel fiume Marecchia.
    L’area a ridosso della foce sarà legittimamente considerata parte del territorio sammarinese; l’estensione della Marina di San Marino è ancora da definire ma porterà ulteriori benefici, oltre a un porto turistico e commerciale infatti avremo un canale navigabile per il trasporto delle merci. Oltretutto cosi facendo potremo scavalcare determinati sistemi di controllo su tutta la “merda” che riversiamo nell’Ausa, che rimarrà cosi sammarinese dall’inizio alla fine, vanificando tutte le possibili lamentele e ritorsioni del comune di Rimini.
    Ci aveva già provato Napoleone ma allora i tempi non erano maturi proprio perché era allora, mentre adesso è Adesso.
    Ma non finisce qui: dalla costa adriatica ad Arbe il passo è breve e viene da se che lo step successivo sarà il collegamento diretto con l’isola originaria. Due le possibilità da sondare: i cantieri navali Costa Dell’Arnella avrebbero già ricevuto l’incarico per uno studio sulla possibilità di realizzare un prolungamento galleggiante atto a fare proseguire la monorotaia fino in Croazia, mentre in alternativa si sarebbe addirittura proposto di realizzare una galleria sotto al mare Adriatico, anche se è noto che non si vede la luce in fondo al tunnel. Subito allertati i Sindacati che vigileranno sulla possibilità di svolgimento di lavoro sommerso.

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  • Il Congresso lancia il MonoTitano: nuovo look monotorre!

    Il Congresso lancia il MonoTitano: nuovo look monotorre!

    Adesso si cambia veramente! .sm

    Dopo gli annunci shock di Miche Lotti, monorotaia, invaso, aviosuperficie, e la decisione monoshock del Congresso di annullare il mondiale di motocross, ecco reso pubblico il futuro skyline del nuovo Prg al bacio di Boeri: a San Marino resterà solo la Seconda Torre!
    La Terza Torre, chiusa e abbandonata da tempo, necessita di costosi lavori di restauro e consolidamento mentre alla Prima, recentemente colpita da un fulmine e danneggiata nell’impianto elettrico, occorrerebbero costosi lavori di riparazione per riportarla in conformità.
    Fortunatamente il mercato delle torri, a differenza del rimanente mercato immobiliare, è tuttora attivo e vitale, e, assicurano dal Congresso di Stato, oltre all’incasso netto derivato dalla vendita si dovranno considerare i soldi risparmiati dagli interventi di manutenzione. E qui, rassicura il Governo, non dovremo oltretutto pagare nessuna penale.
    Da alcune indiscrezioni parrebbe esserci già un accordo di massima con Pisa per la vendita delle due torri in eccesso; in cambio la città toscana trasmetterà la tecnologia necessaria per inclinare il Palazzo del Governo, che ultimamente sta prendendo una certa piega, tecnologia che sarà poi applicata nel prossimo futuro anche al Polo del Lusso per armonizzare il centro commerciale con la collina di Rovereta.
    L’Ufficio Numismatico sarebbe, a quanto risulta, già al lavoro per emettere i francobolli con il nuovo profilo del monte Titano. Qualche problema in più invece per alcune aziende che avevano utilizzato le tre torri come marchio di fabbrica, in primis la Serenissima con le sue torte; l’inconveniente sarà risolto immettendo sul mercato la Torta Torrone, con l’aggiunta di miele, mandorle e chiara d’uovo.

     

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  • Miche Lotti: “Quando penso all’invaso di Gorgascura mi si allaga il cuore”

    Miche Lotti: “Quando penso all’invaso di Gorgascura mi si allaga il cuore”

    Un Miche Lotti euforico quello che si presenta in conferenza stampa: il tema sul tavolo è il prossimo piano regolatore ideato da Stefano Boeri ma in realtà è l’occasione per mostrare alcuni trucchi che il nuovo segretario al Territorio teneva in serbo. Che il momento fosse magico lo si è intuito fin da subito: Miche Lotti si è presentato in sala stampa assieme a Marco Berry, noto escapologo e presentatore del prossimo Festival della Magia di San Marino, tra sbuffi di fumo, colombe volanti e fontane colorate, indossando un cilindro rosso dove ha fatto uscire numerosi conigli tra lo stupore generale.
    Rivolgendosi ai giornalisti presenti ha subito precisato: “Chiamatemi Mr. Lotti” e con il classico gesto di prestidigitazione ha iniziato il suo numero magico. Simsalabim! Mr. Lotti è un fiume in piena che deve essere sbarrato per non esondare. Tac! Tac! Tac! Stordisce la platea con un uno-due micidiale, inanella un trucco dopo l’altro senza soluzione di continuità: monorotaia, invaso, avio-superficie per “scavalcare determinati sistemi di controllo”

    Stop – Fermo immagine.
    Fermi tutti.
    Scavalcare che? Facciamo atterrare gli UFO invisibili ai radar? Metodi contraccettivi di business? Il gioco delle tre carte?
    Pim! Pum! Pam! Raudi in sala! Fumo..

    Ed ancora: Prg, verde, tanto verde, San Marino sta al verde. Lo dicono anche quelli del Fondo Monetario ma bastava guardare i buchi nelle strade.I presenti non credono ai loro occhi. Anche Berry rimane a bocca aperta. Ma come ci riesce? ci si chiede.
    Si vede che si è allenato in apnea per affrontare l’appuntamento.
    Lotti Continua.
    I giornalisti silenziosamente appuntano sui loro taccuini senza fare domande (perchè farle?). C’è chi usa la biro, chi il tablet, chi registra per rivederlo successivamente a velocità ridotta per carpire il segreto che si cela dietro al trucco, ma tutti si scervellano per pensare a cosa scrivere nell’articolo di domani. Noi proviamo a dare un consiglio: Quante grosse le hai sparate?