Tag: San Marino

  • San Marino: istituito il reato di “passeggiatore abusivo”

    San Marino: istituito il reato di “passeggiatore abusivo”

    Il cane è il miglior amico dell’uomo.

    Con una modifica tempestiva, relativa alla recente ordinanza del 14 marzo che vieta tassativamente di uscire di casa se non per necessità al fine di contrastare il diffondersi del coronavirus, il Congresso di Stato ha stabilito di istituire per decreto il reato di “passeggiatore abusivo”. Ciò è stato necessario per prendere un serio provvedimento contro tutti i camminatori clandestini che si sono formati in Repubblica in soli due giorni. Pattuglie delle forze dell’ordine sono incaricate di controllare il territorio.

    “I supermercati sono aperti? SI.
    Posso fare una passeggiata o una corsa da solo? NO
    . Allora vado a fare la spesa a piedi.”

    Tutto è nato da questo sarcastico post su Facebook nel quale il classico sammarinese, notoriamente ribelle e restio alle prese di posizione autoritarie, ha manifestato la personale intenzione a non abbandonare la classica passeggiata giornaliera, o in alternativa a farla a tutti i costi anche se usualmente usa l’automobile anche per scendere nell’orto, in barba alle ordinanze e alla sicurezza propria e altrui. Da lì un putiferio di commenti favorevoli e contrastanti, con la conseguenza che diverse persone si sono riversate nelle strade, nei campi e finanche nei calanchi.

    Alcuni hanno potuto sfruttare il cane di casa, con la scusa dei bisogni fisiologici dell’animale, ci sono giunte anche testimonianze di cani costretti a bere tisane depurative per farla più volte al giorno, mentre diversi possessori di gatti avrebbero tentato di portare a spasso il micio travestito con tanto di guinzaglio e museruola. Un altro soggetto avrebbe addirittura tentato di portare a spasso il cavallo, sanzionato perché si trovava a dieci chilometri da casa, mentre un signore di Valdragone sarebbe stato sorpreso a 20 metri da casa con una tartaruga legata con due giri di spago. Nessun problema in questo caso per la lontananza da casa, solo che il tale era in giro da tre ore. Fuori tempo massimo.

    Sconvolgente invece un fatto di cronaca denunciato dall’A.P.A.S. che ha portato al fermo di due fratelli di Fiorentino: la Gendarmeria infatti, grazie alle segnalazioni ricevute avrebbe sgominato un sordido giro di prostituzione canina, con i pelosetti “venduti” a ore, o meglio a quarti d’ora, per brevi ma continue ed estenuanti passeggiate con il “cliente” di turno. Manco li cani, direbbero a Roma.

    A Faetano è stata segnalata una coppia del luogo che, per eludere le pattuglie di sorveglianza, sarebbe uscita all’alba dal retro della casa direttamente nei calanchi nel versante di Piandavello. Qui, purtroppo, scendendo per il terreno impervio la signora avrebbe messo il piede in fallo procurandosi una dolorosa e grave distorsione. Rientrati a fatica a casa, la donna sarebbe stata medicata dal marito falegname che le avrebbe immobilizzato l’arto con delle stecche di compensato e abbondante colla vinilica. Per non appesantire il lavoro del Pronto soccorso in questo delicato momento, si sarebbero giustificati, e comunque si sarebbero già informati con chi di dovere, visibilmente preoccupati, di un solvente adeguato.

    Nota di cronaca: l’ultima moda del momento sembra sia quella di chiamare i centri sanitari per ottenere dal medico di base un certificato per poter passeggiare liberamente, insomma un togliersi di mezzo certificato dall’ISS. Avercene.

  • San Marino 2020, nuovo Governo schierato con un 5-3-2: il catenaccio!

    San Marino 2020, nuovo Governo schierato con un 5-3-2: il catenaccio!

    Importante non è vincere ma pareggiare.

    Difesa ad oltranza e contropiede. Lo schema è quello classico e consolidato a “doppia V” con gli inossidabili Valentini e Venturini, non più abili per il campo giocato, in cabina di regia a dettare le strategie e le tattiche di gioco, mentre la formazione scende, lei si, in campo con un ancor più classico 5-3-2, catenaccio e gioco di rimessa in gioco.

    In difesa il blocco granitico della Vecchia Signora del campionato sammarinese, la DC, schiera esperienza e giovane esuberanza, il meglio del panorama nostrano. Tre centrali d’eccezione a formare un blocco insuperabile, Marco Gatti alle Finanze, Bilancio e Trasporti, nipote del funambolico GabriGol mago delle triangolazioni e del passaggio filtrante alla sopaf, dal canto suo Marco ha sempre avuto una vena fallocentrica che gli ha valso il soprannome de “il Cativo”, esperta colonna portante e ponte tra le vecchie formazioni e la nuova, con lui Teodoro “Teoduro” Lonfernini, al Lavoro, Programmazione Economica, Sport, Informazione, Rapporti con AASS e chi più ne ha più ne metta, un jolly esperto e dal gioco spumeggiante ma che non lesina, all’occorrenza, maschie entrate in scivolata. A completare il trio il solido Luca Beccari agli Esteri, Cooperazione Economica Internazionale e Telecomunicazioni, eclettico e indispensabile per fare bene anche in Europa. Sulla fascia, da una parte il collaudato cursore di lungo corso Stefano Canti, già riserva storica di Giancarlo Venturini, a galoppare incessantemente sul Territorio e l’Ambiente, Agricoltura, Protezione Civile e Rapporti con AASLP, garanzia e sostanza nel gioco di conserva ma capace di arrivare al cross dal frustolo, dall’altra il giovane cavallo rampante Massimo Andrea Ugolini alla Giustizia e Famiglia, con la benedizione della Curia. Croce e delizia con le sue giocate tra il fantasioso e il pratico, a volte osannato a volte criticato dai vip seduti in tribunale.

    A centrocampo, dove c’è da far legna, il blocco DIM, con in mezzo il neo convocato motussino Fabio Righi per Industria, Artigianato, Commercio, Ricerca Tecnologica e Semplificazione Normativa, un regista dal gioco lineare, uscito dal vivaio diccino ma un poco scapestrato per rimanere tra le fila scudocrociate, affiancato dai due incontristi puri e duri di RETE, Elena Tonnini agli Affari Interni, Funzione Pubblica, Affari Istituzionali e Rapporti con le Giunte, a togliere le ragnatele dalla PA e a tessere la ragnatela di centrocampo insieme al focoso compagno Roberto Ciavatta alla Sanità, Previdenza, Affari Politici, Pari Opportunità e Innovazione Tecnologia, faticatore dai piedi buoni ma troppo incline ai cartellini rossi. Dalla sua capa dovranno uscire gli schemi per mandare definitivamente in pensione il fraseggio infinito e le giocate fine a se stesse. In attesa di giudizio.

    In attacco i due “falsi nueve” socialisti del team NPR, tanto qui non serve fare goal ma l’importante è non prenderne ancora, il tornante Andrea Belluzzi a Istruzione e Cultura, Università, Ricerca e Politiche Giovanili, e l’esordiente ed esuberante Federico Pedini Amati al Turismo, Poste, Cooperazione e Expo, cercando di far dimenticare l’insostituibile predecessore Michelotti. Comunque vada sarà un successo.

    Squadra ruvida dal gioco duro, possesso palla esasperato, ricerca affannosa del pareggio di bilancio e del mantenimento dello status quo, si basa principalmente sulla difesa rocciosa e attenta agli attacchi esterni ma anche ai pericoli interni e ai possibili autogoal. L’inconsueto Tiki Taka della nuova compagine verrà messo alla prova dopo che il Thinki Tanko non ha convinto i tifosi.

  • Il Canto del Pianello – Lo spirito del Pianello Futura e lo spirito del Pianello di Adesso (parte tre)

    Il Canto del Pianello – Lo spirito del Pianello Futura e lo spirito del Pianello di Adesso (parte tre)

    Tink tank! Tink tank! Tink tank!”

    Il nuovo sonno di Omissis era turbato da uno strano scampanellio lontano e da una specie di macchia turbinosa in avvicinamento che sembrava provenire da una stessa origine. Man mano che si faceva più vicina si accorse che era il turbine stesso a produrre lo scampanellio, agitando freneticamente nell’etere una sorta di indefinibile AreaDem. Quando poi l’ebbe davanti, Omissis realizzò che la macchia turbinante altro non era che l’intreccio di due fantasmi che, loro malgrado, non riuscivano a divincolarsi e più si agitavano freneticamente più si intrecciavano tra loro.

    Così, di nuovo sveglio, si trovò davanti lo Spirito del Pianello Futura e lo Spirito del Pianello di Adesso, i quali più che fantasmi apparivano anime in pena, in un continuo punzecchiarsi e rinfacciarsi a vicenda. Il primo agitava vorticoso il suo AreaDem “Tink tank! Tink tank!” in faccia al secondo – faccia per modo di dire, perché il fantasma di Adesso cambiava continuamente forma, passando dai baffetti al sorriso e dal sorriso ai baffetti senza soluzione di continuità – cercando di divincolarsi definitivamente dall’intreccio, mentre il secondo agitava in faccia al primo una spina elettrica divelta dal muro e con una mano, o quello che era, tirava per un lembo il contendente, mentre con l’altra lo spingeva via.

    – “E voi altri chi siete, adesso?” disse Omissis

    – “Io sono il fantasma del Pianello Futura, tink tank!

    – “E io sono il Fantasma del Pianello di Adesso”

    – “Adesso ho capito, cioè non è che ho capito, ma fa lo stesso. Ma siete tutt’uno o siete rimasti impigliati nella lavatrice?”

    – “Siamo condannati a stare insieme, prima al governo e adesso all’opposizione, tink tank!”

    – “Noi abbiamo staccato la spina, ma era una presa per il culo! E dai poteri forti, come te, siamo passati a combattere i poteri morti”

    – “Ma che morti e morti, qua non muore mai nessuno, non avete visto le elezioni?”

    – “Ah le abbiamo viste, tink tank!, ma non è vero che non muore mai nessuno, guarda i socialisti che fine hanno fatto!”

    – “I socialisti sono rimasti senza spina – disse Adesso brandendo la sua – ormai sono degli spettri, hanno qualcosa di sinistro”

    – “Tink tank! Tink Tank! ” 

    L’altra entità si limitò ad emettere quello strano suono dallo strumento che teneva in bocca (o erano due?):a  metà tra un tamburo ed una tromba, facendo fuoriuscire un clangore tribale come un’antica alleanza pop… ancestrale. Era un suono talmente antico che Omissis vide perfino le lettere di quel suono manifestarsi sopra la sua testa come un liquido appiccicoso di colore bianco sporco.

    – “Qualche libro l’ho letto” rispose Omissis – “ma non credo che sia corretto scriverlo così”

    – “Buahahahahaha, perché il nostro libro è ancora da scrivere e lo facciamo liberamente. Per questo siamo qua, per dettarti la via” e il doppio spettro spettrale sparì indicando un cubotto di plastica che sembrava Alexa.

    Quando finalmente se ne andarono, chi vorticando la sua spina, chi agitando l’AreaDem, tink tank!, Omissis si addormentò ancora con il sorriso sulle labbra. Pensava allo spirito del Pianello di Adesso, quello vero, che era tornato e lo aveva rimesso in quel posto a tutti quanti.

    D.C.

     

    Leggi la prima parte

    Leggi la seconda parte

  • 31/12/2019 dc: noci elettorali di novembre e dicembre.

    31/12/2019 dc: noci elettorali di novembre e dicembre.

    15/11 – Warm up elettorale

    TROVA LE DIFFERENZE
    In una foto ci sono due venditori di scope a vapore, nell’altra due commessi di un negozio di elettronica.

    1/12 – E’ la stampa, bellezza!

    Bar Sport: Juventurini

    2/12 – Super Mario

    Pescare il jolly

    2/12 – E’ sempre la stampa, bellezza!

    Novità Montante

    5/12 – Stavamo beneeee!

    [San Marino pills]

    Stavamo bene, stavamo bene, il giorno dopo eravamo morti.

    8/!” – Election day

    Cvibbio!

    9/12 – Zambo c’è!

    [Forever Young]

    La scossa!
    La Dc chiede la riconta dei voti: ne abbiamo presi troppi!

    18/!2 – Liberazione

    [Impressioni di dicembre]

    Governo asse: Libera ha spinto così forte per le larghe intese che si è cagata addosso.

    19/12 – I conti non tornano

    [Archeologia politica]

    Ritrovata alla Tanaccia la Sindone di Ciacci.

    Dalla datazione al C10 e dalla perdita di alcuni elementi è possibile farla risalire a Adesso.

  • Il Canto del Pianello – Lo spirito del Pianello di quando stavamo bene! (parte due)

    Il Canto del Pianello – Lo spirito del Pianello di quando stavamo bene! (parte due)

    – “Stavamo beneeee! Stavamo beneeee!”

    – “Uuuuuuuuuuu, uuuuuuuuuuu, stavamo beneeee!”

    Omissis dormiva e sognava, e nel sogno sentiva un sibilo, forse più un urlo, o una via di mezzo, qualcosa di indefinibile che veniva da lontano, “Uuuuuuuuuuu, uuuuuuuuuuu” e gli sembrava di ascoltare nel sibilo le parole, strane, “Stavamo beneeee”! Stavamo beneeee!”, che vorticavano e si intrecciavano allo strano sibilo remoto.

    Poi, sempre da lontano, una macchia bianca indefinibile, qualcosa di amorfo e cangiante nello stesso tempo, una presenza indefinibile ma stranamente riconoscibile, si stava avvicinando a lui, e mentre si avvicinava Omissis realizzò che era la figura ad emettere il sibilo, “Uuuuuuuuuuu, stavamo beneeee!” fino che gli fu addosso, ed Omississ si sveglio di soprassalto.

    Seduto sul letto, con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata, si trovò davanti la candida figura ferma nell’aria ma nello stesso tempo vorticosa, immobile e nel contempo frenetica, amorfa e contemporaneamente multiforme. Ora era gatto, un folto gattone immacolato, contemporaneamente era un fiore, un grande giglio bianco come la neve, ed era anche una galassia, candida come la Via Lattea, qualcosa di comprensibilmente indefinibile, uno e trino, a formare in una terna ciò che per l’universo sammarinese si squaderna.

    Qualcosa di polimorfo e poliedrico, una triangolazione con il dono dell’ubiquità, appare sia in periferia che al centro uffici attraverso la storia passata da Mazzini ai Faraoni egiziani, ha la coda e la barba lunga, è da bere, symbolo e segno dei tempi d’oro quando il Tilus era reclamizzato dal Publiphono nelle spiagge.

    – “Ost-cia! Ma te chi sei?”, riuscì a dire Omissis

    – “Sono il fantasma del Pianello passato, quando stavamo beneeee! E’ strano che non ti ricordi di me”

    – “Non mi ricordo di te? Non si capisce niente, cambi forma di continuo, anche se qualcosa… va be’ stavamo bene, e allora, non si può?

    – “Si può, si può, ma io mi ricordo bene di te! Ti conosco mascherina!”

    – “Io non ti conosco, anche se mi ricordi qualcuno, e poi qualcuno, e poi ancora qualcuno, ma di preciso a’ gni capisc più gnint! E poi io sto bene anche adesso, stavamo bene una volta e a’ stag ben ancoura”

    – “Ah certo, grazie a me stavate bene – stavamo beneeee!, uuuuuuuuu – e state bene ancora, a voi vi basta stare bene, non importa perché e per come, o da dove arriva il bene, basta che ci sia!”

    – “Vabbè ma cosa c’entra? Stavamo bene e basta, e i più fur…bi stanno bene anche adesso”

    – “Eccolo là, sei come tutti gli altri, avete dormito a occhi aperti, adesso è meglio se ti rimetti a dormire davvero… uuuuuuuuu, stavamo beneeee!

    E mentre il fantasma spariva da dove era arrivato, lasciando dietro di se una vorticosa scia di ennepielle sogghignanti e brandelli evanescenti di banche e finanziarie, Omissis piombò in un sonno improvviso e profondo, ma con un largo sorriso sulle labbra. Un pò anche per effetto del Tilus.

    Continua…

  • Il canto del Pianello – A Christmas Carol (parte uno)

    Il canto del Pianello – A Christmas Carol (parte uno)

    Interno casa. San Marino. Vigilia di Natale. Ore 22:00. La Tv trasmette la tombola in sammarinovisione a volumi da after. Il nonno prende il telecomando e preme il tasto ‘mute’.

    – “La volete sentire una bella storia di Natale?”
    – “Dammi il Tilus prima”
    – “Mamma, perché il nonno è così rosso?”
    – “Andrea, metti giù il telefonino, basta giocare a Think Tank®”
    – “Anche te Matteo, vieni via dalla presa di corrente”
    – “Giancarlo vieni giù dalle scalette dai!”
    – “Roberto, lascia stare il gatto, vieni a tavola che il nonno deve raccontarci una favola”
    – “Vaffanculo”
    – “Nonno, cosa ci racconti?”
    – “Cara Marina, questo storia si intitola il Canto del Pianello e non è una favola come tutte le altre”

    Un altro sorso di Tilus e il nonno inizia a raccontare…

    Non tanto tempo fa, c’era un Gran Vecchio di Baldasserona che aveva un potere talmente grande che non si poteva vedere. Era come camminare di notte dentro la galleria di Montalbo ma senza cacche di cane. Aveva un potere talmente forte da sembrare impensabile, come votare Democrazia Cristiana nel 2019. In pochi lo hanno visto in faccia ma è conosciuto come Omissis. C’è chi dice che lavori 24h/24 dalla sua roccaforte su di un’isola sperduta nell’Oceano Pacifico, altri lo hanno visto fermare la funivia con le mani per scommessa, altri ancora dicono che sia più brutto dei parcheggi sotterranei dell’Azzurro.
    Omissis è molto taccagno e paga qualche tirapiedi che cura i suoi interessi in territorio, per lui le sedute del Congresso e del Consiglio sembrano una ridicola perdita di tempo, meglio dedicarsi al suo hobby preferito: collezionare uc-Celli impagliati. Nello studio dicono abbia una vetrina dove tiene tutti gli esemplari imbalsamati nel corso delle legislature.
    Anche se un tempo le cose erano più semplici, aveva messo a punto un geniale sistema di leve e carrucole che gli permetteva di muovere le ali ai suoi volatili con grande naturalezza: sembravano vivi con una volontà propria. Omissis setta ali, una grande idea di libertà!
    Era la vigilia delle elezioni ed Omissis era parecchio scocciato perché doveva imbottire nuovi pennuti per l’ennesimo cambio di gabbietta. Che perdita di denaro! Non aveva fatto in tempo a completare l’ultimo esemplare di uccellino di paglia da mostrare agli amici del club nautico che lo avevano subito sgamato.  Per risparmiare aveva dato in appalto ad una società di consulenza estera la progettazione di alcuni meccanismi interni ma vuoi per l’insufficiente CQ, vuoi per i materiali scadenti, durante un’esibizione era fuoriuscita l’etichetta “made in Lux” dal buco del culo del pennuto, provocando l’irrisione della sua ristretta cerchia di amici. D’ora in avanti avrebbe fatto tutto da solo.
    Quella stessa sera, rientrando nella sua dimora, gli fece visita il fantasma di un vecchio amico detto Anonimato Socie Dario. Gli annunciò che avrebbe ricevuto la visita imminente di tre spiriti quella stessa notte: lo spirito del Pianello di quando stavamo beeeene, lo spirito del Pianello Futura e quello del Pianello di Adesso.

    – “Nonno sei sicuro che la fiaba sia autentica?”
    – “Certo, passami una fetta di torta Titano che la inzuppo nel Tilus. Dove eravamo rimasti?”
    – “I tre spiriti del Natale”

    Al calar della notte il silenzio elettorale avvolgeva San Marino e dal suo laboratorio situato in qualche sperduto edificio anonimo dai citofoni pieni di etichette “associati”,  stava controllando la nuova fornitura di coloratissime piume giunte dall’oriente. La sua mente vagava tra le prossime speculazioni sul Titano perché era quello che il paese che amava ed era lì che voleva continuare a fare quel cazzo che gli pareva.  Ancora scosso dalla vista dello spettro del vecchio amico, Omissis si coricò dando la colpa della strana visione all’impepata di cozze che aveva acquistato alla Lidl.

    Continua…

  • RF & LIBERA, ovvero l’amore al tempo degli elettricisti.

    RF & LIBERA, ovvero l’amore al tempo degli elettricisti.

    Finito governo finito amore. Ma l’amore, si sa, è come il baccalà.

    Non c’è rosa senza spine, e tra chi le ha staccate e chi è rimasto attaccato al mazzo, da un po’ di giorni è tutto un susseguirsi di rimpalli, rivalse e ripicche. A botte di comunicati stampa e anche direttamente sui social, i protagonisti della nostrana guerra dei Rose’s non si risparmiano i colpi, anche i più bassi, e non la mandano a dire.

    In un recente post su Facebook, ad esempio, Matteo Ciacci, lo staccator staccato, ha infatti ribadito ulteriormente la necessità e la bontà del proprio operato, scatenando una querelle infinita:

    Matteo Ciacci: Ribadisco con forza la forte necessità di avere agito con forza sia nella forte risoluzione forzata delle banche che nell’azione forte contro i poteri forti, dal momento che la forte azione riformista di Civico10 non poteva più procedere con forza abbiamo deciso di staccare la spina, per forza!

    Nicola Renzi: Caro Matteo, la fretta e la giovanile irruenza sovente spingono a commettere errori dettati dall’imprudenza, il consiglio che ti offro, a onor del vero in maniera affettuosa e comprensiva, così come il maestro benevolmente riprende il discolo scolaro, il consiglio dicevo, è quello di pensare adesso dove la puoi mettere la spina che ancora brandisci in mano. Ma tant’è, pazienza, non è mia intenzione aprire ora una diatriba su queste piccolezze, piuttosto mi preme farti notare con estremo rammarico e gravità il non avere considerato, quando hai staccato la spina – oppure si? – che nel congelatore a pozzetto avevo riposto tre pitture di baccalà già bagnato di primissima scelta che malauguratamente sono andate a male, me le aveva portate Giorgetti per la vigilia di Natale, e adesso saremo obbligati a preparare una minestrina con i ceci.

    Matteo Ciacci: Scusa Nicola ma ribadisco con forza il nostro operato, quando abbiamo preso fortemente atto di non avere più la forza di portare avanti le riforme e che non potevamo più agire con forza contro i poteri forti abbiamo staccato con forza, anche perché non veniva via dal muro. E con forza non siamo stati a guardare neanche i nostri interessi. Io ad esempio ci avevo due confezioni di ghiaccioli con il 100% di succo di frutta che si sono sciolti per forza, adesso mica sto qui a recriminare.

    Roberto Giorgetti: Confermo.

    Fabrizio Perotto: Caro Matteo, un vero sbaglio interrompere a questo punto, la fretta è davvero cattiva consigliera. Anche io ero invitato alla cena della vigilia da Nicola Renzi e adesso dovremo mangiare la pasta con i ceci, che è buonissima, ma il baccalà per RF è una tradizione! #nostocafissi

    Matteo Ciacci: Roberto Giorgetti confermi cosa? Che eravamo arrivati con forza al punto di staccare con forza o che non potevamo più agire con forza contro i poteri forti? Fabrizio Perotto scusa ma mi hai sempre detto con forza che non ti piace il baccalà e che lo devi sempre mangiare per forza!

    Roberto Giorgetti: Confermo che erano le tre pitture migliori.

    Fabrizio Perotto: Lei ha frainteso le mie parole, no comment.

    Nicola Renzi: Scusate, ma voi nel brodo vegetale ci mettete anche la cipolla?

    Giuseppe Maria Morganti: Amici, scusate, non posso non condividere le parole di Matteo, e sono veramente dispiaciuto, ma a me non lo aveva detto nessuno delle tre pitture di baccalà ed è un vero peccato. Chiedo per curiosità, come avevate intenzione di cucinarlo? Al forno o mantecato con le patate? E soprattutto, eravamo invitati anche noi alla cena?

    Matteo Ciacci: Te lo dico io con forza Peppe, noi non eravamo invitati! Avevano invitato solo Zafferani, per forza!

  • Il governo dell’Asse RETE – DC col puntello NPR è ancor più bello. Chi risica e chi rosica.

    Il governo dell’Asse RETE – DC col puntello NPR è ancor più bello. Chi risica e chi rosica.

    Mai con la DC!

    La Democrazia Cristiana finalmente avrebbe sciolto le riserve (nell’acido?) disponendo la nuova squadra governativa, composta da DC, DIM e NPR. Quello che covava da mesi, o almeno dallo scorso 8 dicembre, finalmente si realizza, e non è un virus, è l’Asse RETE-DC con Motus come ombrello e NPR a fare da puntello.

    Nel governo la DC ovviamente calerà i suoi di assi, bada bene di un colore solo, mentre RETE si accinge finalmente ad approdare nella stanza dei bottoni, preparati e prontì ai sacrifici istituzionali. Infatti la domanda politica fondamentale che tutti si pongono adesso è se Zeppa, per un posto di Segretario di Stato, sia disposto a raparsi la chioma.

    Ciavatta, dal canto suo, che non ha niente da tagliare, avrebbe accettato, con un lieve malcontento, va detto, di rinunciare alle sue locuzioni preferite, quali “vaffanculo” e “pezzo di merda” . Dallo scranno ministeriale potrà al massimo utilizzare, ben pesandone l’uso, termini come “non mi innervosire” e “cacca”, porca paletta!

    Elena Tonnini invece, già proponibile pienamente nei modi e nella forma, sarebbe stata invitata dal direttivo della DC a scrivere sulla lavagna per 1000 volte la frase “non devo più pronunciare le parole decrescita felice”,e non appena terminato si potrà procedere pienamente con il programma governativo da attuare, piccolo dettaglio fondamentale. (Sia la lavagna che il programma.)

    Niente da eccepire al momento su Motus Liberi, basta che Righi dritto.

    Il puntello all’Asse DC – DIM, che sarebbe autosufficiente di suo, sarebbe NPR, quelli di “stavamo bene!” e dei Berti Brother’s (ari ari ari oh) scelti a discapito di Libera, che ormai di libera ha solo la caduta. Riposi in Ciacci. Socialisti e socialisti democratici, dopo aver ammansito il cavallo pazzo Pedini Amati, si apprestano a fornire la terza gamba per il tavolo governativo della DC, che sarà così sicuramente un tavolino da seduta spiritica, per chiedere all’anima dei governi passati, quelli dove stavamo bene, appunto, di battere un colpo. Perché socialisti e socialisti democratici sono abituati a fare governi con la DC, vuoi vedere che alla fine il terzo incomodo è proprio RETE?

    Libera cercavava le larghe intese e ha trovato invece le larghe distanze. Infatti quelli dell’altro asse, Ciacci – Morganti, invece che al governo a fianco della DC si son ritrovati a essere l’asse del WC, praticamente li hanno mandati a cagare. Anche qui, tranne qualche no-vax residuato di C10, buona parte con la DC ci ha avuto il suo giusto, pochissimi possono dichiararsi immuni alla pandemia nazionale.

    E se Libera non risica, RF rosica, ha rosicato e rosicherà in Futura, tanto che Mario si sarebbe deciso a inserire un castoro nel logo del partito, un simpatico, mite e operoso dentone roditore. Loro che con la DC ci hanno fatto e rifatto governi, dighe e calmi e neutri laghetti in quota, i castoroni nostrani denunciano un ritorno al passato e affilano i denti per una costruttiva opposizione insieme a Libera! Praticamente un passato recente, quasi un Adesso. Solo che “quali colombe dal disio chiamate” i due schieramenti ex governativi, adesso all’opposizione, già si scagazzano addosso a vicenda. E il castorone, che sarà mite ma è altrettanto tenace, caga molto più di grosso della colomba, e con la sua coda spatolosa non lesina raggiate di materiale organico sia all’attuale governo che agli attuali compagni di opposizione, rei con fessi di avere staccato la spina al governo precedente, primo perché sono rimasti al buio loro malgrado, secondo perché abitualmente le spine le stacca solo RF.

    Dal dicastero al dicastoro.

  • San Marino si prepara a vivere il sogno con le “Elezioni delle Meraviglie!”

    San Marino si prepara a vivere il sogno con le “Elezioni delle Meraviglie!”

    8 dicembre, l’immacolata votazione.

    Spazio autogestito.

    Democrazia Cristiana

    Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese, semplicemente la DC, fondato nel 1948, quattro anni prima dell’incoronazione di Elisabetta II, è “il partito” per antonomasia della Repubblica di San Marino. Uomo di punta Gian Zambo Terenzi, in Consiglio dal ‘74 al 2012, quando venne “riportato” tra i sessanta grazie al ripescaggio, trombato nel 2016 ci riprova per festeggiare le nozze d’oro nel 2024, più o meno come le regina Elisabetta. Un giubileo.

    La DC c’era, la DC c’è, la DC ci sarà, sempre e comunque, è la costante gravitazionale della politica sammarinese, caposaldo della legge di gravitazione dei corpi politici, con lei bisogna sempre fare i conti, a volte tornano, a volte non tornano. Ma tornano lo stesso. Granitici.

    (Attenzione può contenere tracce di DNA di tirannosauro, osservare giurassicamente le avvertenze)

    Repubblica Futura

    Nato negli anni ‘90 come AP e poi evoluto in RF nel 2016 con l’approdo degli esuli UPR, Repubblica Futura è invece il partito per antitomasia della Repubblica.

    Agile e scattante, e rampante, approda al governo nel 2006 e ivi permane per quattro governi consecutivi fino ad oggi come elemento neutro per eccellenza. Per alcuni il male, per alcuni l’assoluto, per altri il male assoluto. Grandi moralizzatori moltiplicato per due, anzi per quattro, anzi Perotto. Maestri staccatori di spine, l’ultima volta gli hanno tolto la corrente.

    (Attenzione può contenere tracce di Think Tank liberale e nostalgie Areadem, osservare renzi renzi gli avvertenzi)

    Noi per la Repubblica

    Socialisti più socialisti più socialisti più Bertis, agglomerati dall’ecumenicomunista Rossi, una volta più scarlatto adesso mattone, ringalluzziti dall’ambiguo mantra del neotibetano Mancini “Stavamo bene!” che non si capisce altrettanto bene a cosa si riferisce, ma che tanto piace ai nostalgici degli anni d’oro e del socialismo. Un cocktail socialista sapido con quella punta di amaro Sammarinese.

    D’altronde la cometa socialista, è storia, è esplosa frammentandosi in tante meteore impazzite che nelle loro orbite eccentriche a volte si allontanano e volte si si avvicinano, con uno sfunizzo del quale non ci avrebbe capito un cazzo neanche Newton.

    (Potrebbe contenere tracce di schegge impazzite, osservare solo previo protezione di appositi occhiali)

    Libera

    Socialisti più socialisti più socialisti (ah, la cometa socialista!) più Civico10 -, era dieci all’inizio poi hanno perso qualche decimo per strada. Una liberazione?

    Composta da giovani rampanti, da meno giovani e da meno rampanti, adesso, dopo l’esperienza di governo con Adesso, si propongono come futuro, se prossimo anteriore sarà da vedere. Meteore, stelle e Stellino, c’è poco da scherzare, anzi scherza pure con Morganti (ahahah!) ma lascia stare Santolini e Santi.

    (Attenzione contiene tracce di Ciacci, brandelli di Celli e frammenti di dissidenti di SSD)

    Domani in Movimento

    Rete più Motus Liberi è una setta, anzi addirittura quasi otta! Un Frankenstein politico che assembla gente poco raccomandabile con gente poco raccomandata (senza ricevuta di ritorno).

    Sembra un minestrone da mettere in congelatore, con tante verdure diverse e colorate tagliate a Rondelli, che mescolate insieme formano un collage di colori e sapori, dai Dolcini agli amari, fino agli aspri commenti. Esotici e selvatici.

    (Attenzione può contenere tracce dc allergeni e sporadici vaffanculo, osservare attentamente le avvertenze e le indicazioni)

    Elego

    Neo movimentino di matrice socialista (ah, les socialistes!) alle prossime elezioni punta tutto sulla cabala del numero 5%, per questo motivo sembra che abbiano assoldato per la definitiva campagna elettorale il grande mago Gandalf il Bianco. Un anello per trovarli, un anello per domarli, un anello per mettergli al naso. Mission impossible 5%.

    (Attenzione, potrebbe contenere tracce di Sauron, osservare le avvertenze anche solo per hobbit)

    Niente sarà più come prima.

  • RF presenta IL PROGRAMMONE, non è un quiz, non è uno show, è un librone!

    RF presenta IL PROGRAMMONE, non è un quiz, non è uno show, è un librone!

    IL PROGRAMMONE, ovvero tutto quello che avremmo dovuto fare in 13 anni di governo ma non ne abbiamo avuto il tempo.

    64 pagine multicolor più 4 di copertina più Think Tank in allegato, se la tira…tura 16.000 copie per 210 gr di carta con certificazione ambientale ma “stampata in formato 17×24 cm per ottenere il minor spreco possibile”, da qualche giorno in consegna postale in tutte le case dei bravi sammarinesi, è un elegante vademecum per affrontare le complicate elezioni politiche del prossimo 8 dicembre da un punto di vista repubblico-futurista.

    Ma non solo, è molto di più: siccome è risaputo che quasi nessuno riesce ad impegnarsi per intero a leggere tutti i programmi elettorali, il corposo volume è stato realizzato in un progetto interattivo e multifunzione, anche nell’ottica del riciclo e del riuso dei materiali.

    Ad esempio, diversi automobilisti sammarinesi lo tengono nell’automobile e lo utilizzano quando parcheggiano in salita, nelle molteplici ripide strade del territorio sammarinese, a mo’ di zeppa sotto la ruota posteriore per evitare che il veicolo scenda pericolosamente a valle. E sarebbe questa sicuramente l’unica e possibile volta che Zeppa e RF collaborano insieme.

    Un agricoltore di Faetano poi, avendone recuperato un discreto numero di copie non utilizzate dai destinatari, è riuscito a buttare su in quattro e quattr’otto un economico e stabile muretto a secco per delimitare l’orto, mentre un pensionato di Serravalle invece, avendone a disposizione una decina di metri quadri, ha potuto pavimentare in modo veloce ed isolante il capanno degli attrezzi, nel quale durante la notte ricovera anche i suoi due cani pastori. Entrambi, data la provenienza e la struttura del materiale, non hanno neanche dovuto procedere al condono edilizio per le modifiche effettuate.

    Altri, in maniera rozza e violenta per la verità, hanno bruciato il volume cercando così di estrarre il Think Tank diffuso tra le pagine, purtroppo per loro l’effluvio liberal si è disperso in fumo e in cenere, altri ancora utilizzano più tranquillamente il tomo per semplice svago con la funzione “make up”, la più utilizzata da sempre sulla Settimana Enigmistica, disegnando baffi, occhi neri o denti mancanti sulle immagini dei 39 candidati presenti nel libro, sempre più duttile e dilettevole.

    A Montegiardino uno studente dell’Università ha dichiarato di usarlo come supporto quando deve cambiare una lampadina, mentre alcuni tecnici della Polizia Civile avrebbero pensato di impilarli per realizzare le colonnine degli autovelox. Ci sarebbe poi, a quanto sembra, un progetto di utilizzo per termocappottare gli edifici del Polo del Lusso in ultimazione, ed addirittura ingegneri di UNIRSM che avrebbero studiato un efficace sistema di contrappesi per ultimare e mettere finalmente in funzione il MO.S.E a Venezia.

    Il futuro è nelle nostre mani, usiamolo!