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  • Apre #Repubblicafutura, irritazione di Teodoro Lonfernini: “il simbolo # è roba mia”

    Apre #Repubblicafutura, irritazione di Teodoro Lonfernini: “il simbolo # è roba mia”

    Aprono i cancelletti di #repubblicafutura, il nuovo spazio politico voluto fortemente da AP e brandelli di UPR, ma Teo reclama la chiave. Ora che l’hashtag è stato sdoganato politicamente al centro, il segretario si trova #spiazzato: – “#apro e #chiudo#io” – avrebbe dichiarato ai suoi fedelissimi. Custode un po’ geloso e un po’ orgoglioso dei cancelletti, lui e la DC dovranno fare i conti coi futuristi che hanno aperto un vialetto laterale verso il centro, finora tenuto seminascosto dai cipressi. Gli addetti ai lavori in via delle Scalette fanno notare che ad ogni hashtag sparato nell’etere, Lonfernini sarà costretto ad utilizzare il #simbolo del tradimento appena consumato, ma i più conservatori tra i conservatori non demordono: “Se lo osservate bene sono 4 croci sovrapposte, più Democrazia Cristiana di così!”.
    Dal nuovo #soggettopolitico non le mandano a dire: “Voi controllate i gabinetti, noi usiamo i cancelletti”. Parola d’ordine: “rinnovamento e trasparenza”, metà Rete praticamente…

    Strani segni
    Strani segni
  • San Marino, vitello in fuga: era il vitello grasso da sacrificare per il ritorno dei figlioli prodigi dall’UPR alla DC

    San Marino, vitello in fuga: era il vitello grasso da sacrificare per il ritorno dei figlioli prodigi dall’UPR alla DC

    Grasso è bello, mica tanto per un vitello.

    Anche in tempi di crisi e spending review non ci si fa guardare dietro e una importante occasione quale il ritorno a casa dei figlioli prodigi va festeggiata come si deve.
    Cosi mentre in casa DC si preparavano a festeggiare, qualcosa deve avere immaginato anche Mou, il vitello più grasso dell’allevamento, che ha pensato bene di andarsene per campi per non farsi trovare all’appuntamento con il destino e con la carbonella.
    Qualcuno potrebbe fare giustamente notare che al plurale si dovrebbe scrivere “figlioli prodighi” e non “pròdigi”, non è un refuso ma una costatazione della prodigiosa evoluzione di consiglieri che eletti all’opposizione si ritrovano magicamente in maggioranza.
    Comunque tutto è bene (comune) ciò che finisce bene, il vitello è stato recuperato e ricondotto alla stalla e rassicurato sui festeggiamenti, che quest’anno saranno esclusivamente a base di panini del consorzio. Senza tuttavia specificare all’animale che all’interno dei panini c’è il roast beef……….
    Subito rientrate le tempestive proteste dell’Apas, nel contempo la CSU ha promesso di attivare da subito uno sportello animale con servizio gratuito per tutte le bestie tesserate.

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  • San Marino: DC attiva un centro accoglienza, primi profughi in arrivo.

    San Marino: DC attiva un centro accoglienza, primi profughi in arrivo.

    Uscire dalla Porta e Rientrare dalla finestra.

    Lo aveva detto di recente il segretario Morganti che non si può restare indifferenti al problema dei migranti. Taaaac! Subito dopo il PSD, e il Bene Comune, celebrano la riunificazione con il PSS, ufficializzando con l’operazione “Stampella” un rapporto in qualche modo clandestino.
    La Dc va oltre e con l’operazione “Aprite le finestre” si appresta a riprendere in casa tutti coloro che erano usciti dalla porta principale, accogliendo già da questa settimana uno zatterino di profughi provenienti dalle coste dell’Upria. “Più che profughi preferiamo definirli figlioli prodigi” precisano dalla direzione del partitone, “anche se il vitello più grasso può stare tranquillo stavolta, i tempi sono cambiati e festeggeremo esclusivamente rivolgendo il nostro voto a varianti di PRG e poli del lusso.”
    Basta insomma con tutta questa frammentazione frammentaria e questa dispersione di forze e intenti, anche la DC si schiera apertamente per la preferenza unica, si, ma di un unico partito.

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  • UPRilander: ne resterà soltanto uno! UPR verso l’estinzione?

    UPRilander: ne resterà soltanto uno! UPR verso l’estinzione?

    Unione per la Repubblica si appresta a diventare una Ditta Individuale, o, se preferite, una One Man Band per suonare la musica del partito.
    Dopo tutte le defezioni del recente passato altre due tegole stanno per cadere dal tetto dell’UPR sul selciato della DC, e il direttivo teme veramente che di questo passo si rischi l’estinzione.
    Tutto questo poi dopo la notizia del futuro matrimonio del coalizzato PSS con il PSD, annunciato non appena è stata approvata la legge sui permessi di soggiorno per mutuo aiuto.
    Comunque gli Upirrini superstiti non si perdono d’animo, e per sdrammatizzare organizzano per le notti di agosto la rassegna cinematografica Cinema Sotto Le Stelle (cadenti), con titoli internazionali quali:

    Highlander
    Il mio nome è Remo Williams
    Torna(no) a casa Lessi
    Il richiamo della foresta

    Dopo le proiezioni seguirà uno sparuto dibattito o tutt’al più un tre/trentuno.

    Bill-OneManBand
    chi resterà a suonare lo spartito del partito sparito?
  • Chiuso passo per il centro, UPR invoca una (tavola) rotonda

    Chiuso passo per il centro, UPR invoca una (tavola) rotonda

    Che traffi(CO) – “Basta gossip sull’UPR!” afferma il coordinatore Nicola Selva; è notizia di pochi giorni fa la firma dell’accordo televisivo (non sappiamo se anche elettorale) per la messa in onda di una nuova fiction tutta sammarinese: “Centro vetrine” con protagonista ciò che resta dell’UPR e membri neutrali di Alleanza Popolare per dare vita ad un altra storia di centro moderato ma commerciale. La mossa non ha colto di sorpresa nessuno, dato che gran parte del pubblico di centro è da sempre orientato verso la soap firmata DC “Incantesimo”. Molti critici televisivi commentano che quella targata DC è una serie “alla Dynasty”, difficile da contrastare, che suscita ancora grande fascino nel grande pubblico; lo dimostrano i grandi ritorni nel cast scudocrociato, di attori messi sotto contratto con promesse puntualmente disattese. Ad ammetterlo ai nostri microfoni l’attore di fama minore Alfredo Manzaroli: “Nella scorsa stagione mi avevano promesso un ruolo da protagonista ed invece mi hanno fatto morire alla seconda puntata sotto i tronchi di un parco avventura”. La DC dal canto suo va avanti e stima di poter battere il numero di episodi di Beautiful.
    Il timore quindi, per gli uomini dell’UPR e di AP, è che il nuovo cast venga in qualche modo ‘fagocitato’ dalla DC ancor prima di partire con le riprese.
    In altri studi televisivi non stanno certo con le mani in mano, anche il PSD assieme ai SS (Socialisti con Stampelle) stanno ultimando il casting alla ricerca di volti nuovi per la serie “Sopravvivere”.

  • Attenti al lupo e l’Ultima Pecorella Rimasta

    Attenti al lupo e l’Ultima Pecorella Rimasta

    Favo (LE) – C’era una volta una pecorella che aveva 5 capretti: Gio, Pier, Gian, Willy e Marc. Un giorno pensò di andare nel bosco a far provviste per l’inverno: “Ho letto su Tribuna che dovete guardarvi dal lupo; se viene, vi mangia tutti in un sol boccone. Quel furfante spesso si traveste, ma lo riconoscerete subito dalla voce rauca e dalle zampe nere.”
    Poco dopo, qualcuno bussò alla porta, gridando: “Aprite, cari piccini; c’è qui la vostra mamma, che vi ha portato un regalo per ciascuno.”
    Nonostante avesse la voce rauca e le zampe nere Pier, Gian e Gio non esitarono ed aprirono la porta accettando subito un regalo, ma poco dopo il lupo li mangiò in un sol boccone. Quando si fu cavata la voglia, il lupo se ne andò, si sdraiò sotto un albero sul verde prato e si mise a dormire, aspettando di avere nuovamente fame.
    Willy e Marc rimasero nascosti per un po’ poi, usciti dal loro nascondiglio e cessato il pericolo, si misero a litigare su cosa fare con l’eredità della vecchia Pecorella. Poco dopo la vecchia Pecorella tornò dal bosco. Ah, cosa le toccò vedere! La porta di casa era spalancata, tavola sedie e panche erano rovesciate, l’officina del cambiamento non aveva fatto nemmeno un cambio dell’olio, dei capretti rimasti nemmeno l’ombra. Alla fine l’Ultima Pecorella Rimasta uscì di casa tutt’afflitta per non fare più ritorno; dove sia andata non si sa ma è certo che il lupo quando ha fame le escogita tutte e si prende pure tutti i titoli di giornale.
    (Favole dei Fratelli Grimm – 2015 – Edizioni “Il tappa-lupi di Tribuna”)

  • Patto AP-UPR: nasce AppUp, disponibile su iOS e Android

    Patto AP-UPR: nasce AppUp, disponibile su iOS e Android

    (Startup) – Primi risultati per l’incubatore di intesa. Il centro diventa applicazione che si scarica all’occorreza utilizzando il browser DC (Download Centrum). L’applicazione sarà testata a breve su tutti i dispositivi e non necessita di rete per poter girare. Grazie ai tecnici sviluppatori di Ap ed Upr, l’applicazione sarà in grado di sfruttare a pieno la CPU (Centro Popolare Unito) e pare non ci sia bisogno di applicativi esterni a fare da stampella. Questa fusione tecnologica potrebbe inevitabilmente dare una spallata ai vecchi software ormai ritenuti obsoleti che, molto spesso, tendono ad arrestarsi. Dalla galassia della programmazione open source fanno notare che anche Upr aveva riscontrato diverso bug all’interno del proprio applicativo nei mesi scorsi per via del bug “mazzini” che aveva pregiudicato gran parte del funzionamento della batteria. Gli esperti dicono che, col rilascio della nuova App, dovrebbero risolversi gran parte dei problemi del fastidioso bug. A far da contraltare all’innovativa applicazione del Centro, un esperimento molto meno tecnologico non è andato invece a buon fine; pare infatti che nella notte un anziano signore, nel tentativo di unire due coalizioni in contrapposizione, sia rimasto ferito dallo scoppio nel proprio garage. A breve aggiornamenti sulle nuove miscele adottate, per ottenere il composto perfetto per governare.

  • Il dramma: UPR lancia l’officina del cambiamento, ma il trenino biancoazzurro non ha le gomme…

    Il dramma: UPR lancia l’officina del cambiamento, ma il trenino biancoazzurro non ha le gomme…

    (Vecchia stazione) – L’UPR, dopo gli scossoni delle indagini sul conto Mazzini, decide di voltare pagina… l’ultima. Dalla conferenza stampa, Marco Podeschi lancia il progetto “Officina del Cambiamento”. Parola d’ordine cambiare, anche l’UPR stesso, se necessario. Dopo aver chiuso l’Officina nel 2012 per mancanza di clienti, oggi è tornata in auge l’idea e riprovarci coi ricambi originali; al via quindi montaggio e sostituzione dei vecchi copertoni per tutte le stagioni, dotandosi di pneumatici anti-foratura. – “Dobbiamo cambiarle! a costo di fare noi i meccanici!” – annuncia ai microfoni Marco Podeschi. La speranza dell’UPR è quella di veder fermare il treno della maggioranza, capitanato da Venturini e dal suo fido ‘boccetto’ Lonfernini, alla prossima stazione per cambio gomme. I giornalisti, presenti alla conferenza stampa, fanno notare però che il treno non può bucare perchè non ha le gomme, il treno quindi non ferma, tira dritto. – “Ah, non era il trenino su gomma di Benedettini?”. La delusione è cocente e per togliersi dall’imbarazzo si lasciano andare ad un amaro sfogo di claudiovillana memoria. Giardi: “binario triste e solitario, tu che portasti via col treno dell’amor la giovinezza mia”. Marco Podeschi: “odo ancora lo stringere del freno, ora vedo allontanarsi il treno con lei che se ne va”. Tutti in coro: “binario, fredde parallele della vita, per me è finita”.

  • Allarme nucleare in Repubblica, aumento imprevisto del livello di dimissioni veloci dal reattore UPR

    Allarme nucleare in Repubblica, aumento imprevisto del livello di dimissioni veloci dal reattore UPR

    (Sindrome cinese) La protezione civile ed il Cemec hanno diramato un preoccupante allarme di inquinamento nucleare sul Titano: il vecchio reattore di classe UPR (Usual Politic Reactor, ndr) installato in Repubblica ha improvvisamente iniziato ad emettere un livello anomalo di dimissioni veloci, con fuoriuscite di cariche pesanti i cui isotopi hanno un lungo tempo di decadimento. Pare che siano state incautamente rimosse delle barre di moderazione, e nonostante l’attivazione di un vecchio sistema di tenuta denominato EthiCode, rivelatosi inefficace, si corre ora il rischio che si verifichi una reazione a catena che porti ad un’incontrollata fuoriuscita di elementi dal nocciolo della centrale. L’episodio è stato classificato al livello 5 della scala INES, quindi come “incidente con conseguenze significative”. Sono già state approntate misure di contenimento con comunicati piombati e schermature nelle mutande, ma il pericolo per alcuni soggetti è di essere già stati esposti ad un livello nocivo di partiticelle e potrebbero presto presentare i primi sintomi di avvelenamento che nei casi più gravi può portare alla perdita della faccia.

    “Le tragedie del passato non hanno insegnato niente, hanno cercato di spremere ancora qualche briciolo di energia da quel vecchio sistema pericoloso, instabile ed inefficiente, ed ora queste sono le conseguenze” ha esclamato ai nostri microfoni Ununennio Stronzio, noto esponente dell’Agenzia Internazionale per la sicurezza dell’Energia Atomica. Ora per precauzione molti si sono chiusi in casa o nel proprio bunker, in attesa che il pericolo cessi e la pericolosa nube sprigionatasi venga spazzata via dagli agenti atmosferici.

  • Grande evento botanico sul Titano, Fiore si apre eccezionalmente

    Grande evento botanico sul Titano, Fiore si apre eccezionalmente

    (Giardino del vicino) Un raro evento ha richiamato a San Marino molti botanici ed appassionati di piante rare. Quando si è saputo che nei giorni scorsi l’esemplare di Fiorenthius Titanum ospitato nella serra del convento dei Cappuccini si stava per aprire agli inquirenti, centinaia di persone hanno contattato le strutture ricettive del Titano per poter assistere a questo evento eccezionale. Giunti sul posto molti si sono però sentiti male a causa del fetore nauseabondo delle rivelazioni. “Sapevabo che ci sarebbe stata puzza di barcio, ba dod pedsavabo ad uda cosa sibile” ha detto un esperto, ancora col naso tappato. Tale odore disgustoso sarebbe comunque servito, nel ciclo naturale delle cose, ad attrarre l’insetto impollinatore, il Claùdium Podeschii, già allo studio dei giudici entomologi, mentre avrebbe inaspettatamente causato la potenziale morìa di alcune specie autoctone della famiglia degli Upièrridi. Come noto, il fenomeno dell’apertura di tale esemplare floreale dura solo tre o quattro giorni, ed ora che si è richiuso pare che gli uomini dell’Ugraa si aggirino con fare sospetto nei dintorni della serra.