“Son iatTura vostra,
la mia moderazione osta.
E nel parlar d’Arengo,
il dibattito io spengo.
A ribatter non si azzardi
i Cittadini, ormai è tardi!”
(‘Come ti anniento un dibattito in 10 mosse’ – 1906 – Earl Tupperware, poeta ermetico)


(Galazzano) – La Dc non ci sta che vengano infangate le Istituzioni della Repubblica. Intravvedendo la possibilità di prendere due piccioni con una fava, per far fronte anche alla forte crisi occupazionale, la Segreteria Industria ha pensato bene di stringere un accordo con la Robopac per la costruzione di un grosso macchinario in grado di imballare ogni istituzione della Repubblica di San Marino.
A pochi giorni dall’accordo, un team di ricerca della maggioranza ha anche depositato un brevetto per la nuova tecnica di imballaggio denominata “DCellophane”, che sarà poi possibile commercializzare in tutto il mondo, con enormi guadagni per le casse dello Stato.
A progetto depositato però, sono sorti i primi dubbi circa le modalità di applicazione del DCellophane alle istituzioni. Cosa imballare? Un grande rotolo ed imballiamo il Palazzo Pubblico? il Tribunale? Le Giunte? E come facciamo con l’Arengo?
Esclusa in partenza l’ipotesi di imballare fisicamente la Reggenza, i membri del Congresso, i Commissari della Legge, i Capitani di Castello e gli stessi cittadini sammarinesi ci si è trovati quindi nel cosiddetto ‘cul-de-sac’. Non avendo ricevuto alcuna risposta da parte delle istituzioni preposte, il team di ricerca sta decidendo quindi di abortire il progetto industriale, ancor prima che veda la luce. Manuel Ciavatta (Dc) non ci sta ed annuncia un minuto di silenzio per i progetti annunciati e mai nati.
Dalle prime indiscrezioni, pare che l’iniziativa abbia comunque avuto dei costi collaterali; dalla Segreteria alle Finanze fanno sapere che erano già stati ordinati grossi rotoloni dcellophane, ora accatastati in magazzino. Per un loro rapido recupero si sta pensando di dotare i Pos Smac di uno scontrino trasparente. Plauso delle associazioni di categoria, scettica la CSU.


(Nunzio vobis) – Rivoluzione istituzionale dopo l’incontro in Vaticano tra i Capitani Reggenti e Papa Francesco. Il Pontefice ha intrattenuto un colloquio con i Capi di Stato sammarinesi per 24 minuti durante i quali ha appreso come Bene Comune si adoperi per il Paese, 24 minuti suddivisi in linea col peso politico delle due compagini di maggioranza: 22 minuti per Gianfranco Terenzi e rimanenti 2 minuti per Guerrino Zanotti.
– “Purtroppo a breve dovremo lasciare la nostra carica, facevamo così bene…” – hanno detto rammaricati i Reggenti.
– “Solo sei mesi?!” – ha esclamato con sorpresa Bergoglio che, colpito dall’esiguo tempo a disposizione dei Reggenti, ha voluto stilare una bolla papale di immediata attuazione – “visto che in sei mesi non potete fare cose brutte, ho deciso che sarete Capi di Stato a vita”.
La coppia reggenziale quindi, per dare continuità ai progetti che realizzano il bene comune, avrà pieno mandato fino alla naturale conclusione della propria esistenza. Incassato il benestare del Pontefice, forti della nuova carica a vita, i Reggenti hanno fatto ritorno a San Marino per ricevere le congratulazioni del Congresso di Stato che, per l’occasione, ha indossato una nuova mantellina istituzionale ed una papalina di colore rosso. Plauso da tutta la maggioranza per il nuovo assetto istituzionale; nel giro di pochi giorni siamo passati dalla verifica perenne al bene perenne.


(Giochi preziosi) – La vita è tutto un quiz: vuole la busta numero uno, la due o la tre? Avete scelto la terza… via Gentili.
Fuori il Generale, dentro il Santone (non abbiamo foto dell’ex Osho sammarinese). Le strade della Repubblica sono ora più sicure; finalmente li abbiamo messi tutti dentro… al governo. Per mettere in sicurezza il vicolo stretto della maggioranza non è stato necessario pescare la carte degli imprevisti, è bastato giocare la carta della corrente socialista ed occupare via Gentili. Giocatori spiazzati quando si è passati accanto alla prigione, forse qualcuno ha la carta bonus. Occhi puntati sulle banconote fasulle ma si continua a giocare, tutti concentrati sul vero obiettivo: fermarsi per primi su Parco della Vittoria Elettorale, in modo da costruirci un bel maxi albergo a 7 stelle, facendo anche pagare salato gli sconfitti che dovessero malauguratamente passare di lì. Quanto all’adiacente Tassa di Lusso… si fa alla sammarinese: la si trasforma in Polo del Lusso. Perciò avanti col gioco, anche a costo di ipotecare i terreni. Il dado è tratto.

(San Marino) – Non è passata inosservata la notizia rimbalzata sui media nazionali (italiani) sul dramma che colpisce costantemente il popolo sammarinese (vedi Lercio) in cui viene spesso confuso con quello italiano. Immediata la reazione della politica sammarinese che, in uno scatto d’orgoglio, ha ribadito la propria distanza dalla vicina Repubblica Italiana: “non subiamo ingerenze esterne, non patiamo fenomeni corruttivi, né abbiamo clientelismo”. Per ribadire la diversità dalla politica italiana, la rigenerata Democrazia Cristiana, annuncia l’iniziativa “extracomunitari in casa nostra”. Matteo Salvini, venuto a conoscenza di tale paradosso, ha chiesto con forza al Parlamento italiano di invadere San Marino, pur non sapendo cosa sia un paradosso. Per l’occasione si farà cucire una felpa 3XL in modo che ci stia la scritta ‘Sammarinese’.

(San Mari…no è una bufala) – Altro importante tassello per la Repubblica di San Marino. L’allineamento agli standard internazionali in materia di diritti civili ha segnato un altro importante risultato per la Repubblica più antica al mondo. Il caso: un pensionato, che passa le sue intere giornate a commentare su Facebook piuttosto che guardare i cantieri stradali, vessato continuamente dagli utenti del noto social network, ha deciso di basta; dopo l’ennesima reprimenda sulla veridicità delle notizie postate, ha trovato il coraggio di uscire allo scoperto e, assieme ad un gruppo di cittadini ormai stanchi dell’indifferenza della politica, ha formato l’associazione ABS.
“Vogliamo dare voce” – dice il presidente Dario Condivi – “a chi, come noi, ha il diritto di credere a tutto!”. L’uomo ha deciso di dotare l’associazione ABS di un sistema di ‘anti bloccaggio’ che permetterà, agli utenti che ne fanno parte, di non essere mai smentiti e di credere alla versione che più fa comodo. Sembra che la decisione sia stata presa dopo l’ennesimo post preso di mira da un bullo della rete. Dalle prime indiscrezioni pare che il suo avvocato, un certo Severo Dinome, abbia sporto denuncia verso il malintenzionato. ilBaracucco, sempre primo a fare copia-incolla, è in grado di riportare il post incriminato