Dalla piada e le bolle alla piada e le bolle papali. La sfoglia rotonda del Consorzio saluta il nuovo millennio con un innovativo impiego ed apre la strada ad interessanti opportunità commerciali. Dopo il successo all’Expo di Milano infatti, i prodotti Terra di San Marino sbarcano nella più piccola monarchia assoluta del mondo. Le ostie, in fondo, sono piadine piccole piccole piccole e la visita in Vaticano è stata l’occasione per invitare Papa Francesco a salire sul Titano per seguire le fasi della preparazione della piada sammarinese che, ci auguriamo, potrebbe invadere i mercati di tutto il mondo tra chiesette, chiese, duomi e basiliche. La ricetta verrà rivisitata, con la possibilità di avere l’impasto all’ortica per i peccati più gravi. L’iniziativa di Lonfernini non è piaciuta all’ala più conservatrice del partitone scudo crociato, dopo la foto assieme al Papa sono arrivate le prime accuse: “Non vogliano un corpo di Cristo precotto!”. Il Consorzio cercherà di trovare una mediazione plausibile.
Categoria: Politica
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Facebook: Governo vieta assolutamente di postare foto “tramonto di San Marino”, dicitura che lede il prestigio, allusiva e porta anche sfiga.
Facebook: Governo vieta assolutamente di postare foto “tramonto di San Marino”, dicitura che lede il prestigio, allusiva e porta anche sfiga. Al bando la strumentale e subdola tecnica usata dalle opposizioni.
Dopo “piove governo ladro” modo di dire oramai obsoleto, ha preso sempre più piede ultimamente il detto “tramonto di San Marino” #SanMarinosunset , accompagnato da fotografie edulcorate pubblicate ad arte sui social network per distrarre l’attenzione dal vero significato del testo. Cosi il Congresso di stato è dovuto correre ai ripari.
Decreto legge e ordinanza attuativa: “A partire da oggi, domenica 17 gennaio 2016, è vietato in maniera assoluta postare su Facebook e altri social network fotografie del cosiddetto “tramonto di San Marino”, da ogni punto di vista e con qualunque condizione metereologica esso appaia. Siffatte immagini accattivanti e pretestuose in realtà sottendono a secondo fine, essendo allusive, fuorvianti e portatrici di iattura, per non dire sfiga. Mirano altresi, come altre iniziative in corso attualmente, al disfattismo più bieco.
Ogni volta che viene pubblicata una suggestiva immagine del tramonto sul Titano un membro del governo si tocca i maroni, diversi gli scongiuri per le signore con paliativi, ritenendo che la vera intenzione degli innumerevoli tramonti postati da tantissime persone, sicuramente in opposizione con il Governo, sia proprio quella di tirargliela all’esecutivo del Bene Comune.
A far data da oggi quindi si consiglia e si invita la popolazione responsabile a fotografare e postare con titanico entusiasmo solamente rosee e fulgide albe, foriere di un messaggio positivo e propositivo.
In questo delicato momento storico non possiamo permetterci il lusso di non essere coesi, non possiamo permetterci il lusso di non avere come obiettivo il bene comune. L’unico lusso che possiamo permetterci è quello del polo.”
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Banca Centrale, un candidato si ritira. Fatale il programma a 60°
Dei 46 candidati alla presidenza dell’istituto si era passati a 3. Ora, clamorosamente siamo a 2 e 1/2! Sì, perché qualcosa deve essere andato storto nelle operazioni di scrematura della maggioranza per scegliere il presidente. Pare che uno dei candidati si sia visto macchiare sia la giacca che la cravatta; a nulla sono serviti i tentativi di candeggio, tant’è che l’uomo dopo un abbondante risciacquo si è ritirato. Non sono ancora chiari i motivi del ritiro, la causa potrebbe essere stata la temperatura troppo alta oppure il taglio precipitoso dell’etichetta con le istruzioni di lavaggio. Dalla maggioranza trapela comunque un certo grado di ottimismo:”Tanto quello non l’avremmo messo”. La sensazione è quindi che ci sia già un capo prescelto ma si deve attendere la decisione dell’Omino Bianco, mentre dall’opposizione si alzano cori di disappunto: “Anche stavolta hanno scoperto l’acqua troppo calda”.
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Opposizioni Pictures presenta “La grande scommessa politica”
(Cinema Concordia) Dopo le elezioni dell’anno 2008, la gestione politica sammarinese appariva più stabile e florida che mai. Chiunque chiedesse un favore, preferibilmente legato ad un posto di lavoro sotto la PA o allo sblocco di un terreno, era quasi certo di ottenerlo. Per questo, quando quattro outsider, Civico10, R.E.T.E., Per San Marino e San Marino 3.0 (a dire il vero uno di questi più che outsider aveva un certo che di “déjà vu”) si presentarono in campagna elettorale per scommettere sostanzialmente contro l’andamento del sistema, nessuno gli negò la possibilità di farlo, e anzi gli risero alle spalle. Gli outsider dell’opposizione, però, avevano visto quello che molti cittadini non vedevano ancora, abituati a decenni di benessere gonfiato: una pericolosa e crescente instabilità del sistema, peggiorata dalla vendita smodata di diritti e libertà con rientri per lo Stato pressoché nulli, etichettati in maniera fraudolenta con il rating “AAAssolutamente tutto va bene”.
Il film racconta dunque la scoperta più o meno contemporanea da parte di alcuni uomini della gigantesca “bolla” cresciuta in seno al mercato dei voti e destinata a scoppiare pochi anni dopo con effetti disastrosi. Tratto da una storia vera, un film che probabilmente scalzerà presto dai primi posti ai botteghini il campione d’incassi “Qua pago?”. -

31.12.2015, Messaggio di fine anno del Governo del Bene Comune
31.12.2015, Messaggio di fine anno del Governo del Bene Comune.

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Paride Andreoli scambiato per Babbo Natale, costretto a raccontare favole ai bambini. Quello che fa di solito coi suoi elettori
Curiosa scenetta quella accaduta sul Pianello al termine dei lavori del Consiglio Grande e Generale dove era stata appena approvata la legge di bilancio. Il capogruppo del Partito Socialista, uscito da Palazzo Pubblico, è stato fermato da una folla di bambini che, saliti in centro storico per il Natale delle Meraviglie, lo hanno scambiato per Santa Claus. Invece di incontrare l’omone in calzamaglia rossa però, si sono trovati davanti ad un omino con, sì la barba bianca, ma con un completo grigio e cravatta blu.
Per i bimbi accorsi sul Pianello più che meraviglia si è trattato di un natale dello stupore:
– “Ma come sei magroooo!”
– “Sai, la spending review…”
– “Il mio babbo dice che quando si usano le parole inglesi in mezzo alle frasi c’è sempre una fregatura”
[…]
– “Babbo Natale, Babbo Natale perché sei vestito così?” – chiede curioso un altro bambino mentre tira il moccio su col naso per evitare che gli coli sulla faccia.
– “Perché ero seduto là dentro”
– “Noi a scuola ci fanno mettere il grembiule ma cosa facevi là dentro?”
– “Impacchettavamo i vostri prossimi regali”
– “Ma in quanti siete?”
– “Siamo in sessanta ma contiamo poco, sono gli altri dieci che fanno i veri pacchi”
– “Ma quindi Babbo Natale non conta niente?”
– “Non ho detto questo, c’è un Congresso che decide chi è buono e chi no”
– “E perché decidono loro chi è buono?”
– “Perché gli sono state mandate diverse letterine nel 2012 con tante preferenze”
– “Ma la mia mamma dice che quei numeri lì era meglio giocarli a tombola” -

Polo della moda. La maggioranza chiede stop alle firme, Moschino e D&G girano i tacchi!
Governo e maggioranza promuovono il polo della moda ma ora chiedono di sospendere le firme. Le firme rimangono perplesse e chiedono cosa devono fare. La tensione corre sul filo, di seta. Tessere o non tessere? Questo è il problema. Nel frattempo il comitato referendario fa spalline e va avanti, anche se non vanno di moda. La moda di questo Natale è la barba glitterata, Paride Andreoli ci sta pensando anche se non riceve i consensi necessari. Insomma c’è chi raccoglie le firme, chi vuole le firme e poi chiede di fermarle, la matassa è ingarbugliata. Il referendum è un vestito ancora troppo stretto, meglio una comoda vestaglia. La nuova collezione referendaria primavera/estate potrebbe tardare ad arrivare; è già stato formato un comitato referendario che chiede l’estensione del calendario, il 2016 è quindi a rischio.
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Sfiorata la rissa in consiglio, da gennaio le sessioni saranno condotte da Maria de Filippi
Rissa sfiorata nottetempo, il Consiglio sconfessa il Governo e abroga la legge che tagliava le indennità di malattia, si accendono gli animi e scoppia una rissa verbale nel cuore della notte, che evidentemente non porta consiglio.
Per evitare future e sconvenienti baruffe è stato deciso con un decreto che da gennaio prossimo sarà Maria de Filippi a condurre le sedute consiliari, probabilmente coadiuvata da Costanzo e Baudo, ormai di casa a San Marino, nelle veci della giuria di qualità. Già imbastito un accordo di massima con RTV per mandare in onda i serali via Skype.
Non è ancora stata definita la formula, se affidarsi allo spettacolare format di Amici (del Consiglio, non Denis…) con tanto di sfide e cavalli di battaglia da sfoggiare nell’arena o a quello consolidato di Uomini e Donne, con la peculiarità di ben due tronisti fissi in sala e ben sessanta contendenti. Tre comunque le categorie in sfida, pianisti, chi le canta e chi le suona. Punteggio extra per le esibizioni cabaret.
Il Movimento Rete ha provato nel finale a proporre un emendamento per considerare anche la formula di C’è posta per te, proponendo Roberto Ciavatta come postino nelle serate. Respinto!!
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Lavori consigliari ad oltranza, in diretta radio “I Notturni”
(Musica da camera) I lavori consiliari vanno per le lunghe, la discussione prosegue ed in radio la musica sta per cambiare. Basta con la cacofonia degli interventi sgrammaticati, niente più improvvisazioni jazzistiche e voli pindarici sugli articoli della finanziaria: la maggioranza, vista l’ora tarda, adeguata alle decisioni sottobanco, ha deciso che è il momento della classica con “I Notturni”, composizioni per pianisti soli.
Per la realizzazione della suite, che comprende varie opere, la maggioranza ha preso spunto da composizioni che si adattano facilmente alla sua indole sognante e tipicamente romantica. Esse sono il trionfo del bel “me la suono e me la canto” e dell’espressione del potere; sono per lo più opere in forma di una monodia (una composizione per una voce solista avente una sola linea melodica) accompagnata, strutturate in “Ah-Boh-Mah” a volte con una breve coda con carattere di Decreto Delegato. I capigruppo le insegnano spesso agli alleati affinché imparino che cosa intendano per tono degli interventi e per tocco sul pulsante del voto. “I Notturni” hanno spesso la peculiarità di essere divisi in più sezioni tematiche contrastanti: troviamo accostate varie espressioni di stati di cose (deficit, tagli, va-tutto-bene, indebitamento, salvataggi degli istituti di credito, eccetera, descritti con espressioni dolci, tenere, sognanti, ma anche violente) ed inoltre un uso più raffinato degli emendamenti che ora si fondono totalmente con la melodia. Tema ricorrente sono lo spirito di responsabilità e il Bel Canto italiano, legati indissolubilmente a tutte le loro opere.
La programmazione radiofonica dalle tre alle sei del mattino prevede invece le serenate del PS a Bene Comune, adatte a coloro che non riescono a dormire sonni tranquilli. -

Breaking panettone: lo mangeranno? Ma soprattutto, con o senza canditi?
Il PS sbatte la porta sul dito del PSD che se lo lega, anzi se lo fascia. “Ci saranno strascichi, e non è una velata minaccia” afferma Giovagnoli. “No, non vi vogliamo più sposare” risponde Andreoli, fraintendendo: “Non ci basta un bilancio di sopravvivenza, gli accordi prematrimoniali prevedevano molto di più”. Le crepe in maggioranza sono evidenti, anche sulla faccia della DC messa sui provvedimenti. Le rughe non si distendono nonostante una crema idratante e lenitiva al 50%, si pensa perciò di creare un mascherone di bellezza in cartapesta utilizzando le 42 pagine di emendamenti e tanta colla vinilica. Il problema è chi guiderà il carro allegorico dei vincitori, visto che, nella foga di ritirare libretti al portatore per il nuovo miracolo delle finanze sammarinesi, qualcuno si è visto ritirare anche quello di circolazione. Le tensioni politiche arrivano anche sul piccolo schermo di SMTv, dove però trovano solo un piccolo spazio a fronte dell’atteso film di Lolliwood “Prendi i soldi e Skypa”.



