Fondi pensioni a rischio default: bisogna morire prima.
I Sindacati lanciano l’allarme, il fondo pensioni si erode anno dopo anno, ormai le uscite superano di gran lunga le entrate mettendo a serio rischio la stabilità del sistema, il momento di crisi sistemica (ma quanto è bello usare crisi sistemica?) non permette di individuare espedienti nell’immediato. Come agire?
Le soluzioni estreme (senza ratio) ci sarebbero, e sono due. Primo progetto da sviluppare: non andare in pensione, ovvero stabilire un rapporto lavorativo continuato “fin che morte non ci separi” individuando attività, in ambienti idonei, ad esempio la cavia medico farmaceutica o il collaudatore di materassi, da svolgere fino alla esalazione dell’ultimo respiro. Con questa soluzione, oltretutto, la Diocesi San Marino Montefeltro potrà invertire la tendenza negativa dei matrimoni celebrando riti appositi, i mortimoni. Se da un lato, cosi facendo, gli anziani porteranno via il lavoro ai giovani, dall’altro non graveranno sui fondi pensioni, anzi andranno ad aumentarli e senza mai poterne usufruire, secondo il modello Tafazzi.
Seconda soluzione al fondo pensioni che si erode è, guarda caso, il progetto Erode: morire prima di andare in pensione, con validità attuabile fino al giorno precedente al riconoscimento pensionistico da parte dell’ISS. Ovviamente questi lavoratori votati alla causa e che non potranno godere delle spettanze, ma solo delle onoranze (funebri), riceveranno diversi incentivi usufruibili negli anni vitali, quali sgravi, indennità, facilitazioni e accesso al programma di vita smodata “Meglio un giorno da leoni”, appositamente istituito, che garantisce cibo alcool e fumo senza limite, ed addirittura esonera dai limiti di velocità e dall’autovelox. Adesso va cosi.sm
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